ASCOLI
PICENO,
17.4.2014
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Presentato oggi
all’interno della conferenza stampa di lancio,
tenutasi
presso la Comunità Nuove Dipendenze a
Fano, GRETA,
il progetto sperimentale della durata di 12
mesi, finanziato dalla Regione Marche e diretto
al contrasto del gioco d’azzardo patologico.
GRETA dall’acronimo Gioco d’azzardo, ricerca
e trattamento, prevede l’attivazione e la
messa in rete di: tre ambulatori dislocati nel
territorio di appartenenza dei partner
coinvolti, di moduli ad hoc in due centri diurni
per dipendenze patologiche, di percorsi
residenziali brevi e di un ciclo sperimentale di
percorsi costruiti su 4 weekend. Ma non solo,
GRETA è si trattamento, ma anche benchmarking,
confronto scientifico sul trattamento di questa
patologia e approfondimento dei dati, grazie
alla stretta relazione in itinere con l’OED,
l’Osservatorio Epidemiologico Dipendenze.
Secondo dati
del Ministero della Salute del 2012 la
stima dei giocatori d'azzardo problematici varia
dall'1,3% al 3,8% della popolazione generale,
mentre la stima dei giocatori d'azzardo
patologici varia dallo 0,5% al 2,2% . Inoltre i
costi del gioco d’azzardo nel nostro paese sono
altissimi, difatti parlano chiaro i risultati
dello studio presentato da Matteo Iori
dell’Associazione Onlus «Centro Sociale Papa
Giovanni XXIII» durante il seminario “A
carte scoperte” organizzato dall’associazione
IRSAMA il 5 novembre 2013.
Da una parte
ci sono i costi sanitari diretti (ricorso al
medico di base del 48% più alto rispetto ai non
giocatori, interventi ambulatoriali psicologici,
ricoveri sanitari, cure specialistiche per la
dipendenza). Dall’altra i costi indiretti
(perdita di performance lavorativa del 28%
maggiore rispetto ai non giocatori, perdita di
reddito). A questi vanno purtroppo aggiunti i
costi per la qualità della vita (problemi che
ricadono sui familiari, violenza, rischio di
aumento di depressione grave, ansia, deficit di
attenzione, bassa resistenza ad altri tipi di
dipendenze, idee suicidarie, ossessione per il
gioco e per i soldi necessari a giocare e non
solo). Sommando queste tre categorie, l’ipotesi
è che ogni anno in Italia vi siano dai 5,5 ai
6,6 miliardi di euro di costi complessivi per la
società dovuti al gioco patologico.
La rete
GRETA, di cui fanno parte la Cooperativa
Sociale IRS L’Aurora (Ente capofila), la
Cooperativa Sociale Ama Aquilone,
l’Associazione Glatad Onlus,
l’Associazione IRSAMA, il Dipartimento
delle Dipendenze Patologiche ASUR Area Vasta N°1,
il Consorzio di Coop. Sociali “Terre Alte”,
la Cooperativa Sociale T41b e Banca
Etica, erogherà servizi per i giocatori
d’azzardo problematici e per le loro famiglie
lavorando su tre livelli d’intensità:
ambulatoriale, semiresidenziale e residenziali,
in modo da poter costruire dei percorsi ad hoc
per gli utenti.
La creazione
di una rete regionale di soggetti che
condividono prassi e modalità di valutazione nel
trattamento, rappresenta un’innovazione e un
traino per tutti i servizi che in questo ambito
operano. Tale innovazione si arricchisce anche
del fatto che le organizzazioni che aderiscono
al progetto avranno la capacità, grazie al
contributo Regionale, di potenziare i servizi
già esistenti e anche d’implementarli,
costruendo così una offerta trattamentale
efficace e capace di rispondere alla
problematica in maniera efficace.
Interlocutori strategici, oltre a quelli già
coinvolti nel progetto stesso, sono i servizi
territoriali pubblici che si occupano a vario
titolo di dipendenze patologiche (STDP, ma anche
DSM), i vari sportelli dedicati presenti in
alcune città (Ancona, Fano), i gruppi A.M.A., il
servizio di numero verde “Chiamachiama”,
i servizi sociali comunali e il Servizio
Politiche sociali della Regione Marche. |