ROMA,
27.5.2014
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Lo sport è un argomento di
studio serio per la Sociologia? Se non
bastassero i numeri che è capace di mettere in
gioco – i 17 milioni e 715 mila persone dai 3
anni in su che dichiarano di
praticare sport in
Italia nel 2013 (Istat 2014); gli oltre 6
milioni di telespettatori che hanno seguito la
recente sfida di Europa League Juventus-Benfica
(6.382.000 telespettatori,
ovvero il 24,1% di share
precisa l’Auditel);
le audience globali coinvolte dai mega eventi
sportivi come Olimpiadi, Mondiali di calcio,
corse di ciclismo, moto e auto di F1; il
fatturato annuo che la
filiera dell’industria sportiva è in grado di
movimentare; le relazioni sociali che ogni
giorno si stabiliscono, nelle migliaia di
impianti sportivi, palestre, piscine, spazi
outdoor…
relazioni che
si
rafforzano o, al contrario, si sfilacciano,
trasformandosi talora anche in problemi di
ordine pubblico.
Questi
e molti altri aspetti sono considerati nel
Manuale di sociologia dello sport e
dell’attività fisica (2013, ed. FrancoAngeli,
Milano), il primo fra gli studi sociologici
italiani che si offre come sintesi dei
principali risultati ottenuti dalla ricerca
sociale in Italia e all’estero, invitando a
guardare sport e attività fisica come fenomeni
sociali relazionali. Lo sport infatti parla, si
nutre, “sa” di sociale nella misura in cui
osserva le relazioni cui esso dà vita;
studiarle
significa cogliere l’importanza e la
multidimensionalità che le pratiche motorie
(siano esse volte alla competizione,
all’intrattenimento, o al benessere) possono
mettere in gioco all’interno delle culture e
delle società contemporanee. Alla base di questa
indagine vi è un pregio indiscutibile: lo sforzo
di far cambiare la “pelle alla cultura”, laddove
è evidente che lo studio sociologico dello sport
e dell’attività fisica si fa portavoce di nuove
istanze sociali, potendo fornire risposte
concrete ad una differente domanda di qualità
della vita, tanto individuale quanto collettiva.
Di
questi temi si parlerà nella tavola rotonda
“Sport movimento e scienze sociali”, che si
terrà presso la Scuola dello Sport-Coni (Largo
Giulio Onesti, 1 - Roma), il giorno 28 maggio
2014, ore 16,30.
Apriranno i lavori Giovanni Malagò
(Presidente Coni), Giovanni Panebianco (dirigente
dell’Ufficio
per lo
Sport, Presidenza
del
Consiglio
dei
Ministri), Rosanna
Ciuffetti (Direttore Scuola dello Sport);
interverranno i professori Roberto Cipriani
(Univ. di Roma Tre) e Paolo de Nardis (Univ.
“la
Sapienza”),
entrambi Ordinari di Sociologia generale.
Saranno presenti anche gli autori: Stefano
Martelli (Professore ordinario di Sociologia
dei processi culturali e comunicativi presso
l'Università di Bologna "Alma Mater Studiorum” e
Direttore dello SportComLab - Centro studi e
ricerche sulla Comunicazione sportiva) e
Nicola Porro (Professore ordinario di
Sociologia generale presso l'Università di
Cassino e del Lazio meridionale, già Presidente
dell’Eass – Associazione europea
di
Sociologia dello sport).
Informazioni sempre aggiornate
su attività ed eventi nelle Scienze dello Sport
dell’Università di Bologna
si possono trovare nel
sito web dello SportComLab dell’“Alma Mater”
all’indirizzo:
http://www.sportcomlab.it
Stefano Martelli
Ordinario
di Sociologia dei Processi culturali e
comunicativi
presso i
CdS in Scienze Motorie
Responsabile dello SportComLab dell’Alma Mater
Per
ulteriori informazioni riguardanti l’evento è
possibile contattare il Dott. Alberto Basalù:
vocescienzemotorie@unibo.it
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allegati
per saperne di più sull’offerta formativa dell’Uni.Bologna
“AMS” nel campo delle Scienze Motorie:
A) Le Scienze Motorie all’Università di Bologna “AMS”
Sono quattro i Corsi di studio che formano i
nuovi professionisti nel campo delle Scienze
dello Sport e dell’Attività fisica,
nell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”.
Sciolta ex lege 240/2010 la Facoltà di Scienze
motorie, la quale nel 1998 aveva raccoltò
l’eredità del precedente ISEF (Istituto
superiore di Educazione fisica), al tempo stesso
trasformandolo in un vero e proprio percorso
formativo universitario, dal 15 ottobre 2012 le
funzioni della disciolta Facoltà sono passate
alla School in Farmacia, Biotecnologie e
Scienze Motorie e pure al Dipartimento di
Scienze per la Qualità della Vita, con sede
a Rimini. Saranno tali strutture ad assicurare
la formazione dei nuovi scienziati del movimento
umano nell’Università più antica del mondo.
L’offerta
formativa dell’Alma Mater nel campo delle
Scienze Motorie è stata profondamente rinnovata
negli ultimi anni, sia negli aspetti
organizzativi, sia di contenuto, con
l’istituzione di nuovi corsi di studio e con la
rimodulazione degli esistenti. Nel presente A.A.
2013-2014 al 1° livello degli studi universitari
è attivo il nuovo Corso di studio in
SAMS-Scienze delle Attività motorie e sportive,
che è presente nelle due sedi (Bologna e
Rimini); il SAMS è un CdL a numero programmato
(220 posti nel capoluogo, 110 nella città
romagnola).
Al termine del triennio i laureati
potranno iscriversi a uno dei tre seguenti Corsi
di Laurea Magistrale, con sede a Bologna i primi
due, e a Rimini il terzo:
1. Scienze
e Tecniche dell'Attività Motoria Preventiva e
Adattata (STAMPA);
2. Scienze
e Tecniche dell'Attività Sportiva (STAS);
3. Management
per le Attività motorie e sportive (MAMS).
Le
Scienze motorie comprendono un ampio campo di
discipline aventi per obiettivo la
conoscenza del corpo umano in movimento in tutti
i suoi aspetti: dalle basi biologiche della
motricità, alle tecniche di allenamento negli
sport; dalle attività fisiche praticate a scopo
ludico, a quelle mirate al ripristino e al
mantenimento della forma e della salute fisica;
dal raggiungimento di elevati livelli di
prestazione nell'agonismo, al mantenimento o al
recupero della motricità sia nei soggetti
normali sia in persone anziane ovvero portatrici
di handicap. In questo campo sono inoltre
incluse tutte quelle conoscenze collaterali
necessarie all'educazione alla motricità e
all'organizzazione socio-economica delle
attività e degli eventi sportivi.
La
finalità dei Corsi di studio in Scienze
Motorie dell’Alma Mater è quella di acquisire e
trasmettere ai giovani conoscenze approfondite
nei vari campi delle attività motorie dell'uomo,
per far fronte alla sempre maggiore richiesta
sociale di competenze professionali in materia
di fitness, di wellness e di sport competitivo
(a livello professionale o amatoriale).
L'obiettivo
specifico dei suddetti Corsi di studio è
quello di preparare atleti, manager, educatori,
ricercatori e professionisti di livello
universitario, impegnati in attività finalizzate
al raggiungimento e al mantenimento delle
migliori condizioni di benessere psico-fisico
della popolazione nei vari ambienti, così come
quello di sostenere e comunicare le attività
sportive a livello agonistico e competitivo.
B) Dati
statistici sul gradimento dei Corsi di Studio in
Scienze Motorie da parte degli studenti
Secondo i
risultati dell’ultima indagine (2013) condotta
dal Censis-la “Repubblica” sul gradimento dei
Corsi di laurea in Italia, i Corsi di studio
[CdS] in Scienze motorie dell’Alma Mater
sono tra i più apprezzati a livello nazionale.
L’87,8% dei laureati a Bologna risulta
infatti complessivamente soddisfatto del proprio
Corso di studi, contro una media nazionale nei
Corsi similari di altre Università dell’85,3%.
Nel 1° anno
i complessivamente soddisfatti della qualità
dell’insegnamento ricevuto sfiorano il 92%,
contro una media nazionale dei Corsi di studio
in Scienze motorie dell’85,3%. Il
livello di soddisfazione dichiarato è elevato:
chi ha risposto al questionario Almalaurea (l’80%
dei 210 laureati fra CdS triennali e CdS
magistrali) dà un giudizio sui Corsi di studio
in Scienze Motorie decisamente positivo, sia
rispetto a chi si è laureato in altre sedi, sia
rispetto ai laureati triennali delle altre
Facoltà di Bologna.
Altri
risultati positivi sono i seguenti.
L’età media
dei laureati nei quattro CdS in Scienze Motorie
a Bologna è di 25,8 anni rispetto una
media generale degli atenei italiani di 27,1
anni. Più di un quarto si è laureato a meno di
23 anni (27,6%,) e altrettanti si sono
laureati in un’età compresa tra i 23 e i 24 anni
(27,6%); solo l’ultimo quarto si è laureato a
più di 27 anni, ma tra questi numerosi
laureati Magistrali (22,4%). In altri termini
oltre due laureati su cinque si sono laureati in
corso di studi (44,8%) e un altro quinto lo ha
fatto entro il 1° anno fuori corso. Quasi uno
studente su cinque iscritto a un Corso di Studi
in Scienze Motorie presso l’Università di
Bologna AMS ha usufruito di borse di studio
(19,6%), e il 3,6% ha trascorso periodi di
studio all’estero usufruendo di una borsa
Erasmus o di un altro programma dell’Unione
europea.
Altro dato
da mettere in rilievo è la frequenza molto
elevata di occasioni professionali già nel corso
degli studi universitari in Scienze Motorie: il
93,5% dei laureati presso l’Alma Mater ha
lavorato in varie forme e a vario titolo in
strutture sportive già nel corso degli studi,
contro il 74,5% delle altre sedi.
In questo
quadro gli studenti intervistati si dichiarano
decisamente soddisfatti del corso di studi
frequentato, tanto da considerare favorevolmente
l’idea di iscriversi nuovamente all’Università
di Bologna AMS nello stesso corso di studi per
il 66,1%, e solo nel 4,8% allo stesso
corso di studi ma in un’altra Università. Ben 7
laureati su 10 dichiarano poi di voler
proseguire gli studi (70,2%), nella maggior
parte dei casi iscrivendosi ad uno dei 3 Corsi
di laurea Magistrale in Scienze Motorie offerti
nelle sedi di Bologna e Rimini (30,4%), ma anche
a un’ulteriore laurea triennale (12,5%), a
Scuole di specializzazione post-laurea (3%), a
Master universitari o a corsi di perfezionamento
(8,4%) o ad altre attività di qualificazione
professionale (organizzati dal CONI o altri
enti) (13,1%).
Inoltre,
come emerge dalla XV Indagine sulla condizione
occupazionale e formativa dei laureati
effettuata dal Consorzio AlmaLaurea (2012), i
laureati in Scienze Motorie ad un anno dal
conseguimento del titolo di 1° livello risultano
occupati per il 40,4%, per l’ulteriore 24,9% al
tempo stesso lavorano e studiano essendosi
iscritti alla Laurea Magistrale, e per il 19,6%
studiano solamente –quindi ad un anno dalla
laurea solo il 15% circa è inoccupato o cerca
lavoro. Ciò a fronte di una media nazionale
rispettivamente del 29,3%, del 15,1%, e del
39,7% [Rapporto 2013: 70, fig. 22].
Per
conoscere l’offerta formativa ed ulteriori
informazioni sui Corsi di Studio in Scienze
Motorie dell’Università di Bologna “Alma Mater
Studiorum” è possibile visitare il sito internet
della Scuola di Farmacia, Biotecnologie e
Scienze Motorie, all’indirizzo:
http://www.farbiomot.unibo.it/it. |