ROMA,
25.7.2014
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Dalla Fnsi-Unci riceviamo e pubblichiamo:
E'
stato inaugurato stamani a Palermo il Giardino
della Libertà di stampa; l'area scelta si trova
tra la via Francesco Crispi, la Prefettura ed il
monumento dedicato alle vittime della mafia, in
piazza XIII Vittime. Erano presenti, tra gli
altri, il vice-prefetto Maria Rosa Trio, il
questore Maria Rosaria Maiorino, i comandanti
regionali di Guardia di finanza ed Arma dei
carabinieri, generali Ignazio Gibilaro e
Giuseppe Governale, i magistrati Leonardo Agueci,
Leonardo Guarnotta e Matteo Frasca.
“Questo Giardino
- ha detto Leone Zingales, Presidente dell’Unci
Sicilia e ideatore del progetto - vuole
ricordare non solo tutti i giornalisti caduti
nell'adempiere un dovere fondamentale in una
società democratica, quello di informare i
cittadini, ma anche il valore della libertà di
stampa, indice del livello di democrazia
raggiunto e garanzia di trasmissione alle future
generazioni di un sapere collettivo ricco di
valori positivi condivisi perchè sedimentati
criticamente nelle coscienze dei cittadini.
Purtroppo -
ha concluso Zingales - si affacciano nuove
proposte per imbavagliare i giornalisti, per
ostacolare il cammino della stampa libera, per
intrappolare la libertà di informare. Ma noi
teniamo duro. Per il momento ci accontentiamo di
far salire l'Italia di un gradino nella
classifica mondiale. E lo facciamo con questo
Giardino. Da 49esima a 48esima. Palermo lancia
la sfida ai contrabbandieri della verità, ai
pirati che vogliono negarci il diritto
sacrosanto di informare la gente liberamente”.
Per il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando,
“il Giardino della Libertà di stampa rappresenta
un'altra tappa di un cammino comune che vede
impegnati Amministrazione e cronisti nel solco
della difesa dei valori fondanti della
democrazia”.
Alessandro
Galimberti, componente della Giunta esecutiva
dell'Unci, ha detto che “le minacce alla
libertà dell'informazione, e perciò alla
democrazia, non arrivano solo dalla malavita
organizzata ma anche e soprattutto dalle classi
dirigenti del Paese. La riforma della legge
sulla diffamazione a mezzo stampa al vaglio del
Senato - ha concluso Galimberti - è un
bell'esempio di propaganda ma una pessima e
pericolosa legge”.
La cerimonia si è
conclusa con la scopertura di una targa marmorea
dedicata ai giornalisti “uccisi da mafie e
terrorismo e nel nome della libertà di
informazione”.
L'Assostampa siciliana era
rappresentata dal presidente Giancarlo Macaluso
e l'Ordine dei Giornalisti dal vicepresidente
Maria Teresa Di Fresco. |