GIULIANOVA,
1.7.2016 - Dopo
aver risolto lo scorso anno la questione del
cosiddetto “esproprio Franchi”, mettendo la
parola fine ad una vicenda trascinatasi dagli
anni '70 con il pagamento agli eredi di quasi
4,5 mln di euro, dal passato si proietta
sull'Amministrazione comunale lo spettro di un
nuovo pagamento derivante egualmente da un
esproprio di terreni effettuato nel 1976.
«Si
tratta – spiega il sindaco Francesco
Mastromauro – di terreni ubicati in via
Ippodromo, quelli dove è sorto l'attuale Centro
sportivo. Come per la ben nota vicenda Franchi,
ma anche per i numerosi altri debiti derivanti
da espropri del passato che in questi anni
abbiamo avuto cura di azzerare liquidando i
pagamenti dovuti, torna sul tappeto una
questione di quarant'anni fa, in uno scenario
culturale ma anche e soprattutto economico
completamente mutato. Non c'erano allora patti
di stabilità da rispettare e tagli drastici nei
finanziamenti agli enti locali da parte di
Regione e Governo. Ma soprattutto non c'era una
crisi economica feroce come quella che ha
iniziato a stritolare l'Italia dal 2008. Erano
gli anni di piombo, e la RAI iniziava
timidamente le prime trasmissioni a colori.
Sembra davvero un secolo fa. Quell'esproprio per
pubblica utilità del 1976 – prosegue il
sindaco - è tornato di drammatica attualità
con una sentenza pronunciata pochissimi giorni
addietro dalla Corte di Appello di Ancona che ha
quantificato in circa 380.000 euro la somma
dovuta dal Comune agli eredi
Sodo-Migliori-Cerulli. I quali peraltro,
ritenendo la somma non congrua, faranno
ricorso chiedendo, in base all'art. 1124 del
codice civile, il maggior danno e quindi la
rivalutazione monetaria. Ciò significa che il
giudizio proseguirà. In ogni caso sarà
necessario il passaggio in Consiglio comunale
per riconoscere la somma dovuta come debito
fuori bilancio. Riaprendo ancora una volta –
conclude il sindaco - lo spinoso capitolo
delle espropriazioni venute da lontano ma i cui
effetti si ripercuotono nel presente» |