TERAMO,
21.12.2016 –
Il presidente della giunta
regionale, Luciano D'Alfonso, ha dato mandato
agli uffici regionali della programmazione di
porre in essere tutti gli atti necessari per
finanziare l'opera di completamento dell'area
attrezzata nel Comune di Rocca Santa Maria –
località Il Ceppo (Te), in prossimità del
monumento della storica 'Battaglia del Bosco
Martese'. Era il 25 settembre 1943 e si trattò
di una delle prime battaglie in campo aperto tra
partigiani e tedeschi, vinta dai primi che
riuscirono a difendere Teramo.
Mario Mazzocca, Sottosegretario
alla Presidenza regionale e membro ANPI, spiega:
«Il capo partigiano 'Maurizio', al secolo
Ferruccio Parri, antifascista e uno dei padri
costituenti, definì Bosco Martese come la 'prima
nostra battaglia in campo' a cui 'tutti i
resistenti italiani rendono onore', uno dei
primi esempi di quell'unità d'intenti volta a
liberare l'Italia dal nazifascismo. Nonostante
questo riconoscimento, ad oltre 70 anni, molti
ancora ignorano cosa sia realmente accaduto e
cosa portò centinaia di civili teramani,
antifascisti, soldati italiani, prigionieri di
guerra e internati stranieri a prendere parte
alla battaglia. E' preciso dovere delle
istituzioni valorizzare questi momenti e
contribuire a preservare l'integrità dei luoghi
in cui è nata la giovane repubblica italiana e
da cui si è generata la meravigliosa
Costituzione repubblicana».
Il sindaco, Lino Di Giuseppe,
aveva chiesto di poter beneficiare di un
finanziamento per il completamento della
struttura e la sistemazione dell'area
circostante. L'opera era inserita inizialmente
nell'intervento n.6/98 L.64/86 per il quale con
deliberazione di Giunta fu concesso un
finanziamento a favore della comunità montana
della Laga. Le particolari situazioni che si
sono verificate nel tempo, ivi compreso il
sequestro del cantiere e la messa in
liquidazione della comunità montana, ne hanno
reso impossibile il completamento. A settembre
di quest’anno è stata definita una nuova
concessione per il completamento dell’opera a
valere sulle disponibilità finanziarie residue
con la determinazione di un’economia di spesa
pari a circa 170mila euro.
«L'opera
– conclude l'assessore alle politiche agricole
Dino Pepe - presenta caratteri di degrado
evidente. E' nostro dovere preservare
l'integrità del luogo e restituire dignità». |