TERAMO,
12.10.2016 -
L’ospedale
unico ad oggi è solo una vaga ipotesi, non c’è
un quadro funzionale, non c’è uno studio di
fattibilità, non c’è un piano finanziario.
Ad
oggi solo confusione creata ad arte su un
argomento di vitale importanza per la
collettività come l’assistenza sanitaria.
Bisogna
pensare alla salute dei cittadini adesso e
nell’immediato futuro non rimandando ai tempi
del progetto dell’ospedale unico.
Bisogna concentrarsi sull’oggi sulle risposte da
fornire ai cittadini riferite alla tutela della
salute.
Se
vogliamo parlare di una prospettiva credibile la
regione e la asl devono indicare l’utilizzo
delle strutture ospedaliere esistenti
qualificando i servizi.
Dobbiamo parlare
dell’organizzazione dei reparti, dei servizi da
qualificare, dei distretti, di cose reali e
concrete insomma.
Siamo convinti che la buona sanità non è fatta
di muri nuovi ma delle buone pratiche e da
un’organizzazione che metta al centro i bisogni
dei cittadini, l’unico risparmio in sanità è
quello che raggiunge l’obiettivo di una migliore
qualità della vita.
Invece di
concentrare gli sforzi in un unico ospedale
bisogna estendere i servizi sul territorio,
sicuramente non privatizzando l’ADI, garantendo
la continuità assistenziale migliorando
l’offerta di prevenzione, diagnosi e
riabilitazione che sgrava l’ospedale di funzioni
improprie è rendendo più agevole la sua
missione, la cura del malato in fase acuta.
Invitiamo
pertanto tutte le parti in causa ad una
discussione sul miglioramento dei servizi da
erogare alla collettività Teramana, lasciando da
parte progetti ad oggi irrealizzabili e non
confacenti alla nostra realtà, la FP CGIL è
disponibile a dare il proprio contributo come
storicamente ha sempre fatto. |