GIULIANOVA,
1.12.2016 -
Giovanna Marinelli è il nuovo Capo Delegato del
FAI di Teramo. Subentra a Franca Di Carlo
Giannella che ha guidato la Delegazione teramana
dalla fondazione, avvenuta nel 2004, ad oggi. Il
passaggio di consegne è avvenuto nei giorni
scorsi, su nomina del Presidente regionale del
Fondo Ambiente Italiano, Massimo Lucà Dazio.
Giovanna
Marinelli, esperta in management culturale, è
stata Assessore alla Cultura Turismo e Sport e
Direttore Dipartimento Cultura del Comune di
Roma. Tra i suoi numerosi incarichi figurano
quello di Direttore del Teatro Stabile di Roma e
componente della Commissione Consultiva per il
Teatro del Ministero per i Beni e le Attività
Culturali. Ha insegnato Sistemi Organizzativi
dello Spettacolo presso le maggiori università
italiane. Nel 2013 è stata nominata Cavaliere ne
“L’Ordre National de la Légion d’Honneur” dalla
Repubblica Francese.
Insieme al
Capo Delegazione sono stati rinnovati anche la
Delegazione e il Comitato del FAI di Teramo.
I nuovi
delegati, ognuno dei quali si occuperà di
specifici temi legati alla mission e
all’organizzazione del FAI, sono:
Angeloandrea De Martinis, Vincenzo Di Gennaro,
Alessandra Di Luca, Giorgia De Angelis,
Alessandro Di Emidio, Pina Di Francesco e
Antonio Taraschi. I componenti del Comitato
sono Francesco Di Marco e Riccardo Ferrara.
La
nuova Delegazione FAI di Teramo sarà presentata
giovedì 8 dicembre, alle ore 17.00, a Canzano
(Palazzo De Berardinis),
in occasione dell’evento organizzato per la
restituzione alla comunità dei Gonfaloni
restaurati della Madonna dell’Alno e di San
Biagio. Sui due gonfaloni, di proprietà della
Parrocchia della Madonna dell’Alno di Canzano, è
stato condotto un delicato restauro finanziato
da privati con il patrocinio della Delegazione
FAI di Teramo. Interverranno il sindaco di
Canzano, Franco Campitelli, che ha concesso il
patrocinio all’evento, e il parroco don Delfino
Reggimenti.
Il Gonfalone di San Biagio
rappresenta il santo nell’atto di curare un
giovane. La scena è dipinta su un tessuto di
seta moirè rosso cremisi. Il perimetro è
rifinito, nel lato superiore e nei due laterali,
con una passamaneria in filato metallico color
oro e una frangia nel bordo inferiore anch’essa
in filato metallico. Il retro è protetto da una
fodera di cotone. Canzano ha coltivato un’antica
devozione per il santo al quale ha dedicato
chiese e ricorrenze.
Il Gonfalone della Madonna dell’Alno
rappresenta la scena iconica del miracolo
avvenuto, secondo la leggenda, il 18 maggio
1480, quando la Vergine apparve su un pioppo
bianco a un contadino di Canzano di nome Floro.
Una duplice processione conduce i fedeli ogni
anno dalla chiesa parrocchiale, dedicata proprio
alla Madonna dell’Alno, ad una chiesa rurale
edificata sul luogo dell’apparizione. Il
gonfalone è realizzato in seta color avorio,
dipinto nella parte centrale e arricchito con
rose ricamate in seta policroma e filati
metallici color oro. I bordi sono impreziositi
con una passamaneria in filato metallico color
oro e una frangia dello stesso materiale. Il
retro è protetto con una fodera in cotone.
Ufficio stampa
Delegazione FAI Teramo |