TERAMO, 9.4.2016 -
C’è stata la letteratura, c’è stata la vita
familiare, c’è stata l’atmosfera di un’epoca non
così lontana ma così diversa da quella attuale:
tutto questo nell’appuntamento del FAI Salotto
dedicato a Michele Prisco, che si è
tenuto venerdì 8 aprile nell’Auditorium
dell’Archivio di Stato di Teramo.
Il grande
scrittore scomparso nel 2003, Premio Strega nel
1966 con Una spirale di nebbia, è stato
molto legato alla città di Teramo per essere
stato presidente di giuria del Premio Teramo. La
sua figura di intellettuale e di uomo è stata
delineata dalla figlia Annella Prisco
Saggiomo che, per l’occasione, ha presentato
il suo romanzo Appuntamento in rosso (Ed.
Guida, 2012). A dialogare con l’autrice sono
stati il capo delegato del FAI Teramo, Franca
Di Carlo Giannella, la direttrice
dell’Archivio di Stato, Carmela Di
Giovannantonio, il giornalista e critico
letterario Simone Gambacorta e la
responsabile di FAI Salotto, Laura De
Berardinis.
“Quando si
chiude un libro, come direbbe Michele Prisco, ci
si allontana da un mondo immaginario per
riguadagnare la realtà, la vita – ha introdotto
la serata Laura De Berardinis - Fai Salotto
continua a proporsi come un ponte e strumento di
comunicazione sociale per attraversare le
meraviglie dell'intelligenza umana, siano esse
rappresentate da un'opera d'arte, da un libro o
da spunti e argomenti vari su cui riflettere
insieme. Dopo cinque anni di attività, tra
volontari e idee messe in campo, ci si sente un
po' come una famiglia. Mi percepisco ‘goccia’ e
mai ‘mare’ e questo modo di intendere
l'approccio alle cose della vita, grazie alla
mia amica Franca e ai volontari tutti del FAI, è
stato sino ad oggi anche la politica aggregante
e del fare di Fai Salotto”.
Il ruolo
della delegazione di Teramo del Fondo Ambiente
Italiano è stato sottolineato dal capo delegato
Franca Di Carlo Giannella: “Il FAI è
orgoglioso di aver organizzato una serata
dedicata alla presentazione del libro di Annella
Prisco Saggiomo. La delegazione di Teramo esiste
da tredici anni e da allora il suo obiettivo è
valorizzare il territorio attraverso la
cultura”.
Il
direttore dell’Archivio di Stato, Carmela Di
Giovannantonio, ha donato all’ospite della
serata i cataloghi di alcune mostre ospitate
dall’Archivio: “Siamo sempre disponibili a
recepire le richieste delle associazioni
culturali. Con il FAI in particolare abbiamo
collaborato in diverse occasioni allo scopo di
promuovere la conoscenza del territorio sotto
varie forme”.
Con
l’intervento di Simone Gambacorta l’incontro è
entrato nel vivo: “Michele Prisco è stato un
grande scrittore e un riferimento culturale
– ha esordito il critico letterario –. Era un
gentleman e all’estero molti giovani ricercatori
studiano le sue opere, così come lui era molto
interessato ai giovani scrittori, li leggeva e
li promuoveva. I suoi romanzi si caratterizzano
per una prosa estremamente curata senza però
essere leziosa, ma soprattutto per una grande
capacità di scavo psicologico applicato ai
personaggi”.
Le domande
di Gambacorta, poi, hanno fornito spunti
preziosi per la presentazione di Appuntamento
in rosso di Annella Prisco Saggiomo:
“Tornare a Teramo ha un forte valore affettivo
– ha dichiarato la scrittrice – perché per
mio padre ogni visita alla vostra città era un
momento di arricchimento culturale. Ha lasciato
libri di grande attualità, ma la sua figura è
stata un po’ trascurata. Il mio libro è nato
dietro questa spinta emotiva, dalla voglia di
scandagliare la psicologia femminile e anche di
raccontare Napoli. L’attenzione verso la
scrittura si è presentata in maniera
indipendente rispetto alla figura di mio padre.
Lui è stato un gran signore di sentimenti e di
stile, una persona che è rimasta sempre umile e
che mi ha lasciato una lezione di equilibrio e
di sobrietà”.
Michele
Prisco (Torre Annunziata, 1920 - Napoli,
2003) è stato uno degli scrittori più
rappresentativi della sua generazione. Dopo aver
esordito con la raccolta di racconti La
provincia addormentata (1949), ha pubblicato
numerose altre opere di narrativa, che lo hanno
consacrato come uno degli autori più
significativi della scena letteraria italiana
del secondo Novecento. Tra le sue opere,
Fuochi a mare, (1957), Punto franco
(1965), Gli eredi del vento (1951),
Figli difficili (1954), La dama di piazza
(1961, Premio Napoli), Una spirale di nebbia
(1966, Premio Strega), I cieli della sera
(1970), Gli ermellini neri (1975), Il
colore del cristallo (1977), Le parole
del silenzio (1981), Lo specchio cieco
(1984), I giorni della conchiglia (1989),
Terre basse (1992), Il pellicano di
pietra (1996) e Gli altri (1999).
Considerato un maestro di indagine psicologica,
Prisco ha dato alla sua prosa una raffinata
caratterizzazione stilistica, riconoscibile
soprattutto nella tornitura sinuosa e avvolgente
di un periodare che accompagna l'evolversi degli
intrecci delle sue storie. Molto legato
all'Abruzzo (fu anche presidente di giuria del
Premio Teramo), nella sua Napoli fondò con gli
amici Pomilio, Rea, Compagnone e Venè la rivista
Le ragioni narrative. Estese il suo
impegno intellettuale anche al giornalismo, dove
portò avanti una intensa militanza soprattutto
attraverso i canali della critica letteraria e
della critica cinematografica.
Annella
Prisco Saggiomo, docente di materie
letterarie, operatrice culturale ed esperta nel
settore della comunicazione e delle relazioni
pubbliche. Ha curato per vari anni il Premio
“Scrittura giovane” rivolto agli studenti delle
scuole medie e superiori e fa parte della giuria
tecnica del Premio letterario
Domenico
Rea e del Premio In pagina. È
vice-presidente del Centro Studi Michele Prisco,
intitolato alla memoria del padre, che punta
alla promozione di eventi culturali con la
partecipazione di ospiti quali Folco Quilici,
Dacia Maraini, Gianna Schelotto, Raffaele La
Capria, Andrea Pinketts, Peppino di Capri, l’On.
Roberto Maroni, Vittorio Sgarbi, Nando Dalla
Chiesa, Marcello Veneziani, Paolo Conti, il
critico letterario Walter Mauro, Paolo Mieli,
Stefano Folli e vari altri. È autrice di alcuni
racconti lunghi e testi di narrativa. Collabora
con articoli a vari periodici e quotidiani:
attualmente collabora con la redazione
napoletana de La Repubblica.
PROSSIMO APPUNTAMENTO
Il prossimo
appuntamento con il FAI Salotto è in programma
mercoledì 13 aprile, alle ore 17.30, a
Giulianova (Sala Buozzi). Il tema scelto è
“Il linguaggio della matematica”:
interverranno il capo delegato del FAI Teramo,
Franca Di Carlo Giannella, il consigliere
regionale Luciano Monticelli, i capigruppo FAI
di Giulianova, Maria Luisa Di Giovanni e Pinella
Poggioli Di Carlo, la professoressa Elisabetta
Santi, docente di Calcolo matematico
all’Università dell’Aquila, la professoressa
Daniela Tondini, docente all’Università di
Teramo, la professoressa Alessandra Gasparroni,
docente di Demoetnoantropologia all’Università
di Teramo, il giornalista Simone Gambacorta e la
responsabile di FAI Salotto, Laura De Berardinis.
Ufficio stampa
Delegazione FAI Teramo |