L'AQUILA,
8.6.2016 -
Depositata
una nuova interrogazione del Consigliere
regionale del M5S, Riccardo Mercante, per far
luce su quanto sta accadendo nella discarica
Santa Lucia di Atri.
«Lo
scorso mese di novembre – ha spiegato
Mercante – ho sollevato numerosi dubbi in
Consiglio regionale circa le modalità di
gestione della discarica Santa Lucia di Atri in
quanto si stava procedendo alla realizzazione di
una terza discarica senza che i problemi sulla
messa in sicurezza delle precedenti fossero
stati risolti. Come al solito e come accaduto
anche per il Cirsu, la risposta fornitami dal
Sottosegretario Mazzocca è stata evasiva tanto
che, a distanza di pochi mesi, ho ritenuto
necessario sollevare nuovamente la questione,
specialmente alla luce di quanto sta accadendo
in questi giorni in discarica. Mi piacerebbe,
infatti sapere - ha continuato Mercante - se
la Regione sia a conoscenza o meno del fatto che
a Santa Lucia stanno arrivando quotidianamente,
secondo quanto riferito dai residenti, numerosi
camion che scaricano enormi quantità di rifiuti
in discarica e soprattutto se vi sia un
controllo effettivo sulla tipologia di tali
rifiuti e sulla loro provenienza oltre che sul
rispetto degli standard di sicurezza e sulle
modalità di gestione, da parte dei Comuni del
Piomba-Fino, dei proventi che ne derivano. Non
vorrei che anche per la terza discarica
accadesse quanto verificatosi in passato per le
prime due, visto che la discarica più vecchia è
crollata nel fosso della Portella, inquinando i
terreni ed i corsi d’acqua circostanti, e la
seconda sembrerebbe accogliere una quantità di
rifiuti maggiore di quella autorizzata senza
essere mai stata completamente bonificata. Con
il risultato che il percolato continua a
riversarsi ovunque, gli odori molesti si
propagano nell’aria con buona pace per la salute
di quanti vivono a Santa Lucia e per il turismo
della nostra provincia che vede minato uno dei
suoi luoghi più suggestivi.
Per questo è necessario che una Regione che si
fregia del titolo di Regione verde d’Europa
intervenga subito per accertare cosa sta
accadendo -
ha concluso Mercante - e garantire una
corretta gestione del sito di Santa Lucia.
Altrimenti oltre a vanificare del tutto
l’utilità della discarica che esaurirebbe in
pochissimo tempo la sua capacità di accoglienza,
al posto dell’oasi dei calanchi potremmo trovare
una landa inquinata e devastata dai rifiuti». |