L'AQUILA,
13.4.2016 -
«Necessario
chiarire al più presto quali siano le vere
intenzioni di questo governo regionale sul punto
nascita di Atri».
Questo l’obiettivo dell’interpellanza presentata
in questi giorni dal Consigliere regionale del
M5S, Riccardo Mercante.
«Sono
mesi - ha spiegato Mercante – che
assistiamo a continui mutamenti di rotta da
parte del Presidente D’Alfonso sul punto nascita
di Atri. Dapprima, infatti, nella sua veste di
commissario ad acta, ha proceduto, con la scusa
di dover ottemperare alle prescrizioni
dell’Accordo Stato Regioni del 2010, alla
chiusura di quattro punti nascita abruzzesi, tra
cui quello di Atri. Una scelta discutibile visto
che quello del San Liberatore figura, nel
rapporto dell’Agenas del 17 novembre scorso
sulla qualità dei servizi, tra i punti nascita
che rispettano perfettamente gli standard
previsti dalla legge. Ed oltretutto una
decisione presa d’imperio senza tenere affatto
in considerazione gli indirizzi del Consiglio
regionale che in tutto questo tempo, più volte,
si è pronunciato a favore del mantenimento in
vita dei quattro punti nascita. Dopo di che, il
5 dicembre scorso, D’Alfonso ha inviato quattro
lettere, redatte in ciclostile, al Ministro
Lorenzin per chiedere una nuova valutazione in
merito.
Un comportamento incoerente ed incomprensibile –
ha proseguito Mercante - visto che, in base
alle possibilità offerte dai più recenti decreti
ministeriali ed alle caratteristiche del punto
nascita di Atri, la decisione di chiusura è
semplicemente frutto di una mera scelta
politica. Credo che D’Alfonso debba chiarire
definitivamente quali sono i suoi propositi e,
se è vero come ha scritto nella sua missiva che
ha a cuore le sorti del punto nascita di Atri,
ci dica cosa ne è stato delle sue richieste e
cosa intende fare per garantire la riapertura
della struttura.
I numeri per salvare il punto nascita di Atri –
ha concluso Mercante – ci sono tutti.
Facciamo in modo questa volta che la
riorganizzazione della rete ospedaliera non si
traduca nel solito taglio di servizi al
territorio ed assistenza ai cittadini». |