L'AQUILA,
29.6.2016 -
“Anche
il piano di riqualificazione del servizio
sanitario abruzzese per il biennio 2016-2018,
adottato dal commissario ad acta Luciano
D’Alfonso lo scorso 10 giugno, continua sulla
falsariga tracciata dall’attuale governo
regionale accingendosi a produrre l’ennesimo
atto di impoverimento della provincia teramana.
È quanto affermato dal Consigliere regionale del
M5S, Riccardo Mercante, che ha così proseguito:
“Non bastava un Masterplan che lascia alla
nostra provincia solo le briciole né la totale
assenza di progettazione o di una strategia per
lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.
Adesso è la volta degli ospedali teramani, già
colpiti dalla chiusura di reparti e servizi, dai
continui tagli di risorse, dalla drastica
riduzione delle prestazioni e della rete
assistenziale, dalla cronica carenza di
personale, che dal PSR escono fortemente
danneggiati. Così mentre per l’area di Chieti e
Pescara è prevista la nascita di un DEA di
secondo livello, per il nostro territorio si
parla solo di analisi e studi di fattibilità. Se
il destino dei nosocomi di Lanciano, Avezzano e
Vasto è quello di essere sede di DEA di primo
livello, l’ospedale di Giulianova continuerà ad
essere relegato a mero ospedale di base.
All’interno di una programmazione seria ed
attenta ai bisogni dei cittadini, al contrario
– ha continuato Mercante – ritengo sia
assolutamente necessario prevedere una
connessione funzionale anche tra i PO di Teramo
e L’Aquila che porti alla realizzazione di un
DEA di secondo livello proprio a Teramo in
quanto baricentro, tra l’altro facilmente
raggiungibile da ogni punto del territorio in
pochissimo tempo, tra le due province. Senza
dimenticare, poi, che è ora di restituire al
nosocomio di Giulianova il ruolo che merita,
considerando che è l’unico ospedale della costa
abruzzese nel lunghissimo tratto che va dal
confine marchigiano fino a Pescara e che
accoglie quotidianamente un numero elevatissimo
di utenti destinato, oltretutto, ad aumentare
in maniera esponenziale durante la stagione
estiva.
Capisco che non sia semplice riuscire a gestire
un sistema sanitario facendo i conti con risorse
sempre più esigue
– ha concluso Mercante – ma pensare di
tagliare danneggiando in questa maniera Teramo e
la sua provincia è assolutamente impensabile. E
non si tratta di una questione di mero
campanilismo ma di valutare attentamente come è
distribuita la popolazione sul territorio e la
configurazione stessa del territorio vista la
posizione centrale e strategica che occupano
Teramo e Giulianova nelle rispettive aree di
riferimento. Il mio appello va, quindi, a tutti
i Consiglieri della provincia teramana affinché
sostengano una proposta tanto legittima quanto
necessaria. Se questo piano deve servire alla
riqualificazione del servizio sanitario
abruzzese allora si riqualifichi anche quello
teramano. Non possiamo essere sempre noi il
fanalino di coda dell’intera Regione”. |