NERETO, 1.12.2016 -
Dal
Gruppo Consiliare Direzione Futuro Nereto
riceviamo e pubblichiamo:
Il presente
comunicato, indirizzato agli organi di
informazione, viene contestualmente inviato alla
Procura della Repubblica di Teramo e alla
Procura della Corte dei Conti per l’Abruzzo, per
quanto di rispettiva competenza, con riferimento
alla vicenda della illegittima assunzione, in
qualità di funzionario contabile a tempo
determinato, della dott.ssa Francesca Lucantoni.
1)
Come è noto, con determinazione dirigenziale
n. 35 del 23.11.2016, il Responsabile
dell’Area Contabile del Comune di Nereto
stabiliva i criteri per lo sfruttamento di
eventuali graduatorie dei Comuni abruzzesi e
marchigiani relative ad un Funzionario contabile
di cui si asseriva avere impellente necessità.
Nel medesimo
provvedimento non si faceva menzione della
obbligatoria deliberazione di indirizzo della
Giunta comunale attraverso la quale si sarebbe
reso obbligatorio il reclutamento di un
funzionario, con specifica indicazione delle
modalità tramite le quali procedere al
reclutamento. Se ne deduce che tale obbligatoria
deliberazione sia inesistente.
Peraltro,
tale carenza di organico è stata creata tramite
la deliberazione di Giunta comunale n. 108 del
17.10.2016 con la quale si autorizzava il
prestito al Comune di Roseto – tramite
l’istituto del comando – della Dott.ssa
Antonietta Crisucci, funzionario a tempo
indeterminato (nonché responsabile dell’Area
Finanziaria e Tributi del Comune di Nereto).
Nella stessa
determinazione si faceva invece menzione di una
lettera del Sindaco di Nereto, tramite la quale
si domandava ai Comuni destinatari della
esistenza di una eventuale loro graduatoria in
essere, onde poter attingere un Funzionario
contabile a tempo determinato per le esigenze
del Comune di Nereto.
La lettera
del Sindaco Di Flavio deve intendersi del tutto
incongrua ed irrituale nella misura in cui manca
un indirizzo della Giunta in tal senso e nella
misura eventuale in cui manchi il piano annuale
e triennale delle assunzioni del Comune che
autorizzi una simile operazione.
2)
Con la immediatamente successiva
determinazione dirigenziale n. 36 dello stesso
23.11.2016, il medesimo Responsabile
dell’Area Contabile del Comune di Nereto, nonché
Segretario Comunale, procedeva ad approvare lo
schema di contratto individuale con la dott.ssa
Francesca Lucantoni – Assessore in carica presso
la Giunta comunale di Teramo – in quanto la
medesima sarebbe il primo nome utile nella
graduatoria in essere presso il Comune di
Bellante, relativa ad un concorso per
Funzionario contabile risalente al 2010.
Curiosamente, la lettera del Comune di Bellante
con la quale viene comunicata la graduatoria cui
poter attingere è datata 14 novembre 2016, ben
prima del 23 novembre, data nella quale vengono
formalizzati i criteri di scelta con la
determinazione n. 35 citata.
Ma quel che
appare grave è il falso contenuto
nella determinazione n. 36, laddove il Comune di
Nereto scrive testualmente: “Sostenuto che la
graduatoria del Comune di Bellante risulta
essere l’unica della Provincia di Teramo”.
Non solo non
è vero che sia l’unica, ma quel che è peggio è
che una identica graduatoria per un identico
concorso da funzionario contabile è esistente
presso il Comune di Nereto, approvata
formalmente con determinazione
dirigenziale n. 293 del 30.11.2010, cioè
a dire lo stesso anno della graduatoria di
Bellante.
Vincitrice
del concorso neretese fu proprio l’attuale
funzionario a tempo indeterminato prestata in
comando al Comune di Roseto, vale a dire la
Dott.ssa Antonietta Crisucci.
Ma
quella graduatoria contiene altri cinque
idonei i quali avrebbero dovuto essere
interpellati con esito negativo prima di
procedere ad un’eventuale richiesta di
graduatorie esterne all’Ente, così come
prescrive la vigente normativa e la costante
Giurisprudenza (le
amministrazioni che vogliono reclutare a tempo
determinato dirigenti o responsabili debbono
utilizzare le graduatorie a tempo indeterminato
dello stesso ente per profili
corrispondenti, vedi per tutti TAR Umbria 10
Giugno2016 n. 494).
Eppure nulla
di tutto questo è stato compiuto, considerato
che in maniera smaccatamente illegittima si è
proceduto ad una assunzione che presenta
numerosi profili di lampante illegittimità. Per
scrupolo lo scrivente Gruppo consigliare si è
premurato nella giornata odierna di telefonare
al primo nome della graduatoria in essere, di
cui alla determinazione n. 293 citata, il quale
ha confermato di essere il 2° in graduatoria ma
di non essere stato né poco né punto informato
circa l’effettuanda assunzione da parte del
Comune di Nereto.
Del resto il
silenzio dell’Amministrazione alle ripetute
interrogazioni dell’opposizione in merito è
sufficientemente eloquente (vedi riunione dei
capigruppo del 24 Novembre scorso, durante la
quale il Segretario comunale, l’Assessore al
Bilancio Corini e il Capogruppo Clementi non
risposero in merito e si capisce il perché; vedi
la seduta del Consiglio Comunale del 25 novembre
laddove il Sindaco Di Flavio, alla domanda posta
dall’ex Vice-Sindaco Di Felice, in prima battuta
cercò di non rispondere fin quando, però, gli fu
ricordato che nello stesso pomeriggio era stato
pubblicato un suo articolo che testimoniava
quanto in discussione).
E
alle illegittimità come sopra inequivocabilmente
acclarate, si aggiunge pure l’assenza del parere
del Revisore Dei Conti dell'Ente, obbligatorio
in caso di assunzioni.
Ribadiamo, altresì, come ai sensi della Legge n.
350/2003, richiamata dalla legge di conversione
del Decreto Legge n. 101/2013, è pure necessaria
una convenzione per l’utilizzo di una
graduatoria tra i Comuni di Bellante e di Nereto,
convenzione che deve comunque intervenire prima
della sua utilizzazione (e della quale non v’è
traccia).
Per tutti questi motivi, nel denunciare
pubblicamente una palese e plurima violazione di
norme imperative (e nel rimetterci alle
decisioni delle Autorità Giudiziaria e Contabile
per quanto concerne i relativi profili penali ed
erariali), il Gruppo
consigliare di Nereto “Direzione Futuro” chiede
l’immediata revoca dell’assunzione illegittima
da ultimo effettuata e il contestuale ripristino
della legalità per il tramite dell’adozione di
tutti gli atti necessari.
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