ROSETO DEGLI ABRUZZI,
20.9.2016 -
«La mancata elezione
del primo cittadino di
Roseto degli Abruzzi,
Sabatino Di Girolamo, a
membro del Comitato
ristretto dei Sindaci
della Asl di Teramo non
è da imputare, come
qualcuno vuole
erroneamente far
credere, al centrodestra
provinciale, bensì alle
divisioni interne al
centrosinistra teramano,
che aveva tutti i numeri
per eleggere Di
Girolamo, nome
evidentemente non
gradito a qualcuno della
sua parte, ma
soprattutto rischia di
avere gravi
ripercussioni per tutto
il territorio rosetano»
sottolinea il
Consigliere provinciale,
nonché Capogruppo dei
Liberalsocialisti-Insieme
per Roseto, Nicola Di
Marco.
«Gli
allora vertici della Asl di Teramo, grazie
soprattutto al lavoro del Direttore Sanitario
Camillo Antelli e del Direttore Generale
Giustino Varrassi, deliberarono l’atto aziendale
n. 471 del 17 aprile 2014, che ottenne il parere
favorevole del Commissario Regionale per la
Sanità, Gianni Chiodi, con decreto n. 56 del 28
aprile 2014, che prevedeva nel programma
pluriennale un finanziamento di 7 milioni di
euro per la costruzione del nuovo Distretto
Sanitario di base (DSB) di Roseto degli Abruzzi”
spiega Di Marco. “Grazie al sostegno politico
di tutte le forze del centrodestra provinciale
ci fu poi l’elezione dell’allora Sindaco
rosetano Enio Pavone al Comitato ristretto dei
Sindaci della Asl di Teramo, una figura stimata
e apprezzata in tutto il teramano, anche dagli
amministratori di centrosinistra, per le sue
comprovate competenze amministrative tanto da
essere stato anche eletto, nei suoi anni alla
guida della nostra Città, Vice-Presidente del
CAL (Consiglio per le Autonomie Locali) presso
il Consiglio Regionale d’Abruzzo e Presidente
del Collegio dei Revisori dei Conti dell’Anci
Abruzzo».
«Ora,
con la mancata conferma nel Comitato del primo
cittadino Sabatino Di Girolamo, la nostra Città
perde, dopo 20 anni, la sua rappresentanza in
seno a questo fondamentale organismo, e tutto
ciò rischia di aprire scenari molto negativi per
tutto il territorio rosetano che, a questo
punto, potrebbe perdere la centralità del suo
Distretto Sanitario di base ed i finanziamenti
per il suo potenziamento ottenuti dall’allora
Amministrazione Pavone - conclude il
Capogruppo dei Liberalsocialisti-Insieme per
Roseto -. A questo punto credo sia lecito
porsi alcune domande! Che fine ha fatto la tanto
sbandierata filiera tra Regione, Provincia e
comuni targati Pd di cui Sabatino Di Girolamo
aveva più volte parlato in campagna elettorale
se, pur avendo il centrosinistra i numeri per
nominarlo nel Comitato ristretto dei Sindaci
della Asl di Teramo, ha finito per spaccarsi e
non farlo eleggere? Ma soprattutto mi chiedo
come mai il Pd rosetano, se pensava di non
riuscire con i propri voti a mantenere questa
strategica nomina in seno alla Asl, non ha
chiesto il nostro sostegno, andando così ad
arrecare un grave danno alla nostra Città? Chi
difenderà l’organizzazione ed i servizi del DSB
di Roseto degli Abruzzi?Ancora una volta,
malgrado i pochi mesi dalla sua elezione,
l’Amministrazione monocolore Pd a guida Di
Girolamo rimedia una brutta figura che rischia
di avere purtroppo gravi ripercussioni per tutto
il territorio rosetano ed i suoi cittadini e per
il potenziamento del locale Distretto Sanitario
di base e dei suoi servizi». |