ROSETO DEGLI ABRUZZI,
30.12.2016 -
Dall'ex Sindaco, oggi
Capogruppo di "Avanti X
Roseto", Enio Pavone,
riceviamo e pubblichiamo
il seguente comunicato
stampa di fine anno sui
primi sei mesi di
operato
dell'Amministrazione Di
Girolamo-Ginoble a
Roseto degli Abruzzi:
«Sono
passati oramai più di
sei mesi
dall’insediamento del
Sindaco di Roseto degli
Abruzzi, Sabatino Di
Girolamo che, sin
dall’inizio del suo
mandato, si è
contraddistinto per una
serie di gaffe, a
cominciare dalla mancata
pubblicazione
dell’ordinanza di
divieto di balneazione
nello scorso mese di
luglio, dalla scarsa
presenza in Municipio
del primo cittadino e
della sua
Amministrazione e dalla
difficoltà ad essere
contattato dai rosetani,
vista anche la mancata
pubblicazione del suo
numero istituzionale sul
portale del Comune,
segnale inequivocabile
di distanza con i
cittadini»
dichiara l’ex primo
cittadino, Enio Pavone.
«In questi sei mesi –
prosegue Pavone, oggi Capogruppo di “Avanti X
Roseto” –
l’Amministrazione Di Girolamo-Ginoble ha
solamente deliberato in Consiglio Comunale la
costituzione di due nuovi “carrozzoni” e un
terzo in arrivo, nonostante le continue
lamentele per la mancanza di disponibilità
finanziaria. Sono state infatti deliberate, con
il parere contrario del Collegio dei Revisori
dei Conti, la partecipazione al Consorzio GAL,
al Consorzio GAC e, ciliegina sulla torta,
delibereranno nel prossimo Consiglio Comunale,
come ampliamente annunciato e non approvato solo
per mancanza di quorum deliberativo, la
partecipazione all’Unione dei comuni denominata
“Terre del Sole” nonostante il parere contrario,
in questo ultimo caso, sia del Funzionario
responsabile del Settore Finanziario sia del
Collegio dei Revisori dei Conti, esponendo il
Comune ad una serie di costi aggiuntivi che si
protrarranno negli anni».
«L’amministrazione Di
Girolamo-Ginoble – sottolinea Enio Pavone –
si è contraddistinta
inoltre, in questi sei mesi, per tutta una serie
di scelte errate tra cui:
-
aver provveduto a chiudere la
storica scuola di Montepagano;
-
aver rinunciato a due project
financing che avrebbero portato risorse private
a disposizione dell’Ente per più di 10 milioni
di euro che avrebbero consentito, tra l’altro,
l’acquisto dell’Arena 4 Palme e del parcheggio
di risulta della stazione ferroviaria che sono
di proprietà delle Ferrovie dello Stato e sono
attualmente in vendita, la sostituzione di tutti
i circa 6 mila corpi illuminanti della nostra
Città, la sostituzione dei pali elettrici
rovinati, l’acquisto di un impianto di
condizionamento per il Palazzetto dello Sport e
la sostituzione delle caldaie delle scuole
presenti nel comune di Roseto degli Abruzzi;
-
la mancata conferma della
rappresentanza che la nostra Città aveva nel
Comitato ristretto dei sindaci della Asl di
Teramo;
-
il ritardo nell’inizio dei lavori
di messa in sicurezza della torre campanaria di
Montepagano che, a causa del terremoto dello
scorso 30 ottobre, ha aggravato la situazione
tanto che le campane di Montepagano non
suoneranno più;
-
la perdita dei fondi per gli
interventi sul porticciolo turistico che ora
sono stati assegnati e saranno gestiti dalla
Provincia di Teramo;
-
aver riassegnato la qualifica di
Comandante della Polizia Municipale al Capitano
Tarcisio Cava artefice della cosiddetta
“multopoli rosetana” e di tutto quello che ne è
scaturito, questo malgrado in quel periodo
proprio il Pd, ed in particolare il suo allora
Segretario ed oggi Vice-Sindaco, Simone
Tacchetti, spesero parole forti contro il suo
operato;
-
aver annullato l’ordinanza con
cui il sindaco Pavone aveva istituito il senso
unico su via Manzoni nei pressi della piazza
Piamarta – Chiesa Sacro Cuore, mettendo così a
rischio anche l’incolumità delle persone e
soprattutto dei ragazzi che frequentano il
Centro Piamarta;
-
aver tentato più volte di
accreditarsi meriti che non sono della sua
Amministrazione, vedasi il 72% della raccolta
differenziata messa in atto dall’Amministrazione
Pavone, lo sblocco della lottizzazione della
zona nord di via Makarka, frutto di un grande
lavoro e di atti amministrativi adottati e fatti
adottare dall’Amministrazione Pavone».
«La lista potrebbe essere
ancora più lunga, ma al momento mi fermo qui -
conclude l’ex Sindaco, Enio Pavone -.
Riassumendo sono stati sei mesi
inconcludenti e dannosi dal punto di vista
amministrativo e democratico per Roseto degli
Abruzzi visto che, come ampliamente previsto, il
“reale” potere è concentrato nelle mani di poche
persone che fanno il “bello e cattivo tempo”. La
Città ha fatto un deciso passo indietro anche a
livello di trasparenza e partecipazione dei
cittadini alla vita amministrativa, come
dimostra anche la mancata riattivazione dei
Consigli di quartiere che, malgrado le promesse,
restano ancora sulla carta. L’auspicio è che,
nel 2017, ci sia un deciso cambio di rotta da
parte del primo cittadino rosetano, sempre più
ostaggio dei poteri forti che lo hanno fatto
eleggere grazie ad un accordo elettorale, poi
disatteso, ai danni dei rosetani». |