TERAMO,
12.2.2016 -
E' la prima "area
di crisi complessa" interregionale, la prima che
farà lavorare sinergicamente due modelli
d'impresa e due "modelli" di pubblica
amministrazione: l'Abruzzo e le Marche. La
settimana scorsa il progetto del ponte
ciclopedonale che unirà anche fisicamente i due
territori (da Martinsicuro a San Benedetto) di
ieri la notizia che il Ministero dello Sviluppo
ha approvato la richiesta di area di crisi
complessa Vibrata - Tronto" avanzata sia
dall'Abruzzo (la settimana scorsa la Regione
aveva deliberato in questo senso) sia dalle
Marche. In queste aree di "crisi industriali
complesse del Sistema locale del lavoro”, sulla
base di Accordi di programma, si convogliano con
procedure più veloci e con misure organiche i
fondi della legge nazionale 181 e i
finanziamenti derivanti da altre misure (i Fas
gestiti dalle Regioni, ad esempio) all'interno
di un preciso protocollo d'intervento. La
Regione Abruzzo, ad esempio, sull'Asse 3
obiettivo 2.1, ha previsto 20 milioni di euro
per le aree di "crisi semplice".
"Questo
primo risultato è dedicato ad Ernino D'Agostino (l'ex
presidente di Provincia recentemente scomparso;
nrd) che per
primo ci aveva creduto e
che aveva creato un canale di dialogo sia con le
Marche che con la task force di Borghini sulle
crisi industriali. Cosa
non ha funzionato allora? Non
ha funzionato la politica:
il Governo Berlusconi non ha finanziato per anni
la legge 181, una legge di politica industriale
e di rilancio dei distretti manifatturieri. Non
ci ha creduto nemmeno il Governo regionale di
destra, nella scorsa legislatura: non ha avuto
il coraggio di misurarsi con un obiettivo
difficile ma determinante. Perchè oggi può
funzionare? Perchè sta funzionando la politica:
unità d'intenti con la Regione; il governo Renzi
dopo decenni investe sulla politica industriale
rifinanziando la legge 181; una ritrovata strada
di dialogo con le Marche.
A
questo risultato abbiamo lavorato per mesi - ha
detto questa mattina in conferenza stampa il
presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di
Sabatino che ha aggiunto:
"Adesso saranno fondamentali due cose: l'accordo
di programma con il quale definire in maniera
puntuale obiettivi e azioni utili, condivisi con
gli imprenditori e con una tempistica
accettabile. Altra cosa fondamentale la
governance per evitare che imprese e territori
vadano avanti in ordine sparso senza mirare ad
un obiettivo strategico. Infine ma non da ultimo
la collaborazione con le Marche: una regione che
ha strutturato modelli di distretti industriali
e di governance pubblica diversi dal nostro. Un
confronto che ci sarà utile e che, ne sono
certo, non potrà farci che bene".
Alla conferenza stampa,
questa mattina, c'era
una significativa rappresentanza del mondo
imprenditoriale e sindacale e di quello
istituzionale a
partire dai Sindaci della Vibrata, dal
presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino
Ballone al presidente della Camera di Commercio,
Giandomenico Di Sante insieme al suo vice,
Gloriano Lanciotti, il presidente dell'Unione
Vibrata, Leandro Pollastrelli.
Determinante il
ruolo della Regione Abruzzo oggi rappresentata
dal vicepresidente Giovanni Lolli e
dall'assessore all'Agricoltura, Dino Pepe.
"La
tenacia con la quale il presidente Di Sabatino e
l'assessore Pepe hanno preso in mano la
questione è stata travolgente -
ha scherzato Lolli
che ha precisato due cose - i
finanziamenti per le aree di crisi complesse
sono quelli stanziati con la 181 dal Governo.
Con il riconoscimento avremo una corsia
privilegiata anche, ad esempio, lo ha appena
chiesto la Toscana per le sue aree di crisi, per
allungare i tempi degli ammortizzatori sociali.
La Regione Abruzzo ha previsto circa venti
milioni per le aree di crisi semplice, che sono
di nostro diretto finanziamento, e sono altre
risorse con le quali possiamo integrare e dare
risposte anche ad altre aree della regione.
Nelle aree di crisi complessa le agevolazioni
sono importanti e si realizzano attraverso
bandi, crediti agevolati , la partecipazione di
Invitalia e c'è già il regolamento mentre siamo
in attesa di conoscere quelle per le <aree
semplici>".
Per l'assessore
Dino Pepe,
ex sindaco di un paese vibratiano, Torano, ha
funzionato la "velocità" degli enti coinvolti e
la sinergia con le Marche: "Devo
ringraziare la vicepresidente della Regione,
Anna Casini, che ci ha creduto subito anche
perchè per loro è strategico non solo il
presidio industriale ma anche il completamento
della Pedemontana per dimezzare i tempi di
collegamento con la Capitale. Tanti gli
interessi in comune. Adesso tocca alle
istituzioni locali e alle imprese trovare una
sintesi sui migliori progetti possibili".
Di Sabatino ha
ringraziato il gruppo di lavoro "ristretto": i
dipendenti dell'ente Renata Durante, Pierluigi
Babbicola, Fabrizia Calvarese; Salvatore
Florimbi della Camera di Commercio e Christian
Corsi dell'Università.
Ed è stato proprio Christian
Corsi, docente di
Comunicazione d'impresa alla facoltà di Scienze
della Comunicazione a
sottolineare che "questo
primo risultato è già una buona pratica: ha
dimostrato la capacità delle istituzioni locali
di lavorare insieme. Questo modello si deve
strutturare e ci deve sostenere nei prossimi
passi. Quelle che chiediamo sono misure
straordinarie che però devono servire alle
aziende per tornare alla normalità superando la
crisi determinata dagli enormi cambiamenti nel
modo di fare impresa. Una complessità che
bisogna imparare a gestire con nuovi modelli".
Un risultato in
sei tappe
1.
23 Gennaio 2015 la
Provincia ricostituisce l'Osservatorio
provinciale per lo sviluppo composto da
associazioni datoriali, sindacati, istituzioni,
Università e Ricerca.
2.
27
gennaio 2015 le
Regioni Marche e Abruzzo e le due Province
(oltre Teramo anche Ascoli Piceno) tornano al
Ministero dello Sviluppo Economico per
incontrarsi con l'allora viceministro Claudio De
Vincenti e“riprendere” il discorso sul progetto
del Protocollo d’intesa Val Vibrata-Tronto
(sottoscritto anche dalla Regione Marche e dalla
Provincia di Ascoli Piceno nel 2008)
3.
Fine Gennaio 2015 viene
costituito un gruppo ristretto di lavoro
composto da funzionari della Provincia,
dell'Università e della Camera di Commercio che
si mette al lavorare su un progetto di
riconversione industriale.
4.
16 Giugno 2015 viene
presentato RiTer (Rigenerazione Territoriale)
all'interno del quale viene individuato un
modello d'azione per l'area Vibrata-Tronto.
Contestualmente inizia il lavoro di relazione
istituzionale con la Regione Abruzzo, con la
Provincia di Ascoli Piceno e la Regione Marche e
al Ministero dello Sviluppo.
5.
19 gennaio e 4 febbraio.
La Regione Abruzzo approva le delibere per il
riconoscimento dello stato di crisi.
6.
10 Febbraio il
Ministro dello Sviluppo firma il Decreto |