TERAMO,
19.4.2016 -
Andare a piedi o in
bicicletta al lavoro e a scuola. Utile per
decongestionare il traffico nelle nostre città,
molto utile alla salute e assolutamente
determinante per incentivare quelle scelte
tecniche e urbanistiche sostenibili che
migliorano la qualità della vita e la vivibilità
delle nostre città.
Il collegato ambientale
alla legge di stabilità 2016 mette sul tavolo35
milioni di euro per il programma sperimentale
nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e
casa-lavoro.
Con un Protocollo d’intesa
che “per
primo in Italia”
come ha sottolineato Giancarlo Odoardi della
FIAB regionale, questa mattina, in occasione
della firma “mette
insieme tutti i soggetti istituzionali
interessati alla realizzazione di simili
progetti” la
Provincia ha dato il via ad un Coordinamento per
la progettazione di sistemi di “intermodalità".
Infatti, perché le piste
ciclabili vengono fruite e utilizzate come
alternativa alle quattro ruote, è necessario che
siano realizzate seguendo criteri precisi e,
che, possibilmente, siano programmate
all’interno di Piani urbani della mobilità.
La Provincia, nel 2014, ha
adottato un “Piano
Strategico per la sostenibilità ambientale e il
contenimento del consumo di suolo”
che introduce, tra le diverse priorità, quella
dello sviluppo della cosiddetta “mobilità
dolce” o “mobilità
sostenibile”,
nell’ambito di politiche di riqualificazione dei
territori urbani e periurbani;
“Lo Stato finanzia
progetti che abbiano un bacino di almeno
centomila abitanti – ha spiegato
il presidente Renzo Di Sabatino –
per questo è importante coordinarsi e fare
sistema. Non solo, sia il Protocollo che il
nostro Piano, in caso di partecipazione ai
bandi, rappresenterebbero un valore aggiunto
sulla valutazione”.
A firmare il
protocollo, questa mattina, numerosi Sindaci, la
Asl (era presente Maurizio Di Giosia) l’Ufficio
scolastico provinciale (era presente
Massimiliano Nardocci), la Fiab (oltre a
Giancarlo Odoardi rappresentata da Alessandro
Tursi fra i promotori di Bicibus a Giulianova) e
la Tua (con Michele Valentini, direttore
generale).
L’obiettivo a lungo
termine è quello di incidere sul modello di vita
dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie
per ciò che concerne la mobilità, mettendo in
evidenza come il problema degli spostamenti in
città debba cercare e trovare soluzioni più
compatibili con la sostenibilità urbana, con la
salute e la qualità della vita.
E a questo proposito, Tursi,
ha citato la positiva esperienza che si sta
conducendo con bicibus e pedibus a Giulianova: “All’inizio
i commercianti uscivano dai negozi per
applaudirci, oggi siamo una realtà consolidata:
con l’ausilio di un paio di adulti, ogni
mattina, decine di bambini vanno a scuola a
piedi o in bicicletta”.
La pianificazione
di ciclabili, inoltre, rappresenta una leva per
un approccio integrato ai problemi che
riguardano gli spazi urbani, in particolare per
quanto concerne le competenze urbanistiche,
educative e della salute. |