TERAMO,
12.8.2016 -
Il
Consiglio provinciale, questa mattina, ha votato
a maggioranza l’adesione alla costituenda
società consortile che parteciperà al bando
della Regione Abruzzo per l’istituzione di un
Gruppo di azione locale nel settore della pesca
(FLAG ex GAC). L’area interessata è quella dei
Comuni costieri e la Provincia era già presente
nella compagine consortile del “Gac
costa blu”
con capofila l’Ente porto di Giulianova e ha
quindi deciso di aderire alla richiesta di
partecipazione avanzata da questo avanzata.
L’organismo che si andrà a costituire sarà
composto da enti pubblici e soggetti privati
(associazioni di categoria e consorzi d’impresa)
e gestirà circa un milione di finanziamenti di
derivazione europea per promuovere, sostenere,
difendere e valorizzare le tipicità ittiche e le
attività della piccola pesca.
A
relazionare sul provvedimento il consigliere
delegato all’ambiente,
Massimo
Vagnoni,
il quale ha illustrato le modalità di adesione
della Provincia (sei
quote da 500 euro) e il valore dell’adesione: «Stare
accanto ai comuni costieri e alle imprese della
piccola pesca e della marineria partecipando
direttamente all’attività di programmazione e
gestione dei fondi europei».
Contro la proposta hanno votato i consiglieri
Severino
Serrani e Raimondo Micheli
(lista La forza del territorio per Astolfi)
secondo i quali: «La
Provincia non ha più competenze in materia;
questa scelta contraddice quella, già operata da
questo Ente e dal Governo, di andare ad una
decisa razionalizzazione delle partecipate. Non
si riesce a capire quale vantaggio ne traiamo
visto che le nostre funzioni sono concentrate su
scuole e strade».
Nella
replica il presidente
Renzo Di
Sabatino
ha fatto notare che gli Enti di area vasta
mantengono un ruolo di coordinamento sulle
attività dei Comuni: «Si
puo’ dare una interpretazione restrittiva di
questo ruolo ma secondo me è un errore perché le
dinamiche di sviluppo non possono che essere
inquadrate in una visione di area vasta e in
questo senso la nostra presenza è ampiamente
utile e giustificata».
Nella stessa
tipologia di progetto si inquadra il secondo
punto all’ordine del Consiglio odierno: il bando
regionale per la selezione dei Gruppi di azione
locale che andranno ad agire a sostegno delle
politiche rurali.
In
questo caso il
Presidente
ha chiesto all’Assemblea un atto di indirizzo –
votato a maggioranza - per la partecipazione
della Provincia ad ambedue i costituendi
Consorzi che si candidano a operare nel
territorio teramano spiegandone le ragioni. «Ho
portato il bando regionale all’attenzione
dell’assemblea dei Sindaci chiedendo un ruolo di
coordinamento; i Sindaci hanno deciso,
legittimamente, di operare autonomamente. Poi ho
convocato le associazioni di categoria insieme
all’Ente Parco e all’Università e di fronte alla
volontà emersa sia dai Comuni che dalle
associazioni di arrivare alla presentazione di
due candidature con due Gal distinti ho chiesto
alle associazioni di essere presenti in tutti e
due e ritengo che anche la Provincia debba
partecipare ad entrambi. Questo per limitare il
rischio che ne venga finanziato uno solo e che
metà del territorio teramano rimanga senza
finanziamenti. Avrei preferito vi fosse una
strategia univoca ma visto che non è stato
possibile penso che la presenza della Provincia
in tutte e due le candidature sia la scelta più
giusta e utile».
Anche
in questo caso i consiglieri Micheli e Serrani
hanno espresso una serie di perplessità per
motivare il voto contrario. «E’
sbagliata l’impostazione della Regione che
stravolge i criteri dell’Europa: i Gal
dovrebbero ricomprendere una popolazione di 504
mila abitanti mentre consentendo la nascita di 7
Gal si arriva al milione di abitanti. Visto che
i finanziamenti sono sempre gli stessi
allargando la platea dei fruitori togliamo ai
poveri, le aree interne, per dare ai ricchi, le
aree costiere che per la prima volta vengono
ricomprese nelle aree candidabili.
Per non
parlare del rischio che uno dei due non venga
finanziato» ha
dichiarato
Severino
Serrani.
A
difendere la scelta delle due candidature i
consiglieri Vincenzo Di Marco e Giuseppe
Cantoro del gruppo di maggioranza. Secondo
Di Marco:
«Con
due candidature raddoppiamo le possibilità di
finanziamento visto che rispetto alla passata
programmazione è diminuito il budget a
disposizione di ogni Gal, passato da 5 a 3
milioni. In questo modo includiamo aree della
provincia che prima erano escluse e la maggior
parte dei comuni costieri ha alle spalle ampie
zone collinari con vocazioni agricole. Siamo in
competizione, anche con altri territori, a fare
la differenza sarà la qualità dei progetti».
Sulla stessa linea il
consigliere
Cantoro
secondo il
quale: «I
comuni costieri, con ampia vocazione agricola e
produzioni importanti, per anni sono stati
esclusi da ogni sostegno derivante dalle
politiche agricole europee. I finanziamenti
destinati ai Gruppi di azione per la pesca non
sono assolutamente paragonabili, per consistenza
e azioni, a quelli del programma di sviluppo
rurale». |