TERAMO,
12.9.2016 -
La Provincia
ha aderito alla società consortile “Costa blu”
che ha risposto al bando della Regione Abruzzo
per la costituzione di un Gruppo di azione
locale nel settore della pesca.
La nuova
società ricomprende tutti i Comuni della costa
teramana e una serie di soggetti pubblici e
privati e fra questi l’Ente Porto, la Camera di
Commercio, l’Università di Teramo, l’Area marina
protetta “Torre del Cerrano”. Nella proposta
progettuale, come sottolinea il consigliere
delegato, Massimo Vagnoni, sono sintetizzate le
proposte avanzate dalla Provincia.
«La sinergia con il mondo imprenditoriale della
filiera della pesca è un punto centrale della
nostra elaborazione –
sostiene
Vagnoni
– vanno migliorate le infrastrutture per la
piccola pesca e quelle che rappresentano
un valore aggiunto per il turismo sostenibile. I
finanziamenti andrebbero investiti in azioni che
ci aiutino a superare le attuali criticità;
interventi di raccolta di rifiuti in mare con
recupero e riciclo; ridurre la filiera dei
prodotti ittici favorendo il contatto fra chi
pesca e chi acquista; aumentare la promozione e
la conoscenza del prodotto mare locale. La
società consortile che si è costituita ha al suo
interno tutti i portatori di interesse e
certamente la proposta progettuale tiene conto
delle diverse istanze in campo».
Fra le
proposte formalizzate dalla provincia anche gli
interventi per il dragaggio delle aree portuali,
l’implementazione dei “musei del mare", la
valorizzazione di attività di pesca turismo e
ittiturismo.
Ogni “Flag”
avrà a disposizione circa 1 milione di
finanziamento; il bando regionale è scaduto il
9 settembre. |