TERAMO,
9.6.2016 -
Uno
spazio verde dalle peculiari caratteristiche
arboree e progettuali viene restituito alla
città di Teramo, ai cittadini, alle associazioni
che vorranno utilizzarlo. Si tratta dei giardini
annessi al Palazzo di via Milli: la prossima
settimana, dopo lavori di restauro e
manutenzione, sarà ufficialmente aperto al
pubblico quello con l’ingresso in via Rosati
(angolo via Milli) e sarà intitolato a Giacinto
Marco Pannella.
La
cerimonia di intitolazione – giovedì 16 giugno
ore 11 - avverrà alla presenza delle autorità e
degli amici dell’illustre concittadino
recentemente scomparso: a scoprire la targa il
presidente Renzo Di Sabatino e il
sindaco, Maurizio
Brucchi.
«Sono due mesi
che lavoriamo per restituire questo bello spazio
alla cittadinanza – spiega il presidente
Renzo Di Sabatino – i giardini,
infatti,fino ad oggi, sono stati aperti solo
occasionalmente, per specifiche manifestazioni
comunque molto rare. E’ venuto naturale pensare
a Marco Pannella: ho condiviso l’idea con il
Comune che l’ha subito appoggiata. Sono certo
che a Pannella avrebbe fatto piacere vedere il
suo nome associato ad un luogo che da privato
diventa pubblico, aperto a tutti, un vero bene
comune: a lui che i suoi beni privati li ha
generosamente utilizzati per finanziare
iniziative politiche e sociali».
«Quella di
Pannella, è stata una vita bellissima, vissuta
da protagonista, con coraggio e determinazione.
Nessuno gli è stato indifferente. A cominciare
dai suoi concittadini, che portava dentro, forse
nello stile e con quell'indole un po' guascona
– commenta il sindaco di Teramo, Maurizio
Brucchi – è bello che una realtà
istituzionale come la Provincia scelga di
intitolare a Marco Pannella uno spazio evocativo
come i suoi giardini, ideale luogo di
riflessione e silenzio, sebbene immerso nel
clamore della vita urbana. Una decisione che
esprime l'orgoglio dell'essere suoi concittadini
e la gratitudine per aver portato nelle sue
battaglie quel tratto di teramanità a noi così
evidente. Qui si materializza in una forma
austera, la memoria di questo galantuomo
irriverente ma fiero di sé e della sua terra,
che ci lascia non un ricordo ma un'eredità».
A
sottolineare la bellezza, la suggestione e anche
le opportunità di questo spazio ritrovato lo
spettacolo della Scuola di Teatro Spazio Tre con
la regia di Silvio Araclio: “Sogno
di una notte di mezza estate”. Un omaggio al
"bardo" nell’anno
delle celebrazioni a 400 anni dalla sua morte
“Shakespeare 400” per ricordare la vita e le
opere del poeta, scrittore e drammaturgo
inglese. Scelta non casuale, quella di Spazio
Tre, visto che la commedia si svolge in un bosco
popolato da fate e pieno di misteri in una
scenografia ricca di vegetazione. Lo
spettacolo sarà rappresentato il 15 giugno, la
sera prima dell’intitolazione, alle ore 18 e con
una replica alle ore 20.
La storia del
giardino
I giardini del
Palazzo di via Milli, palazzo che dal 1901 è
sede dell’Amministrazione provinciale, sono
stati realizzati nel 1888 insieme alla Scuola
normale femminile con annesso Convitto su
progetto di Gaetano Grugnola, ingegnere capo
dell’Ufficio Tecnico Provinciale (Grugnola si
era diplomato al Beccaria di Milano e laureato
al Politecnico di Zurigo, arrivò a Teramo nel
1882 e fra i suoi progetti ci sono opere molto
importanti: la ferrovia Montesilvano-Penne;
l’acquedotto di Teramo, il porto canale di
Pescara allora ancora Castellamare Adriatica).
Il cortile interno
del Convitto venne destinato in parte a giardino
e in parte ad orto. Nel 1899 il Consiglio
provinciale deliberà la soppressione del
Convitto e il trasferimento in altra sede della
scuola. Nel 1901 la struttura di via Milli
diventò la sede della Provincia e i giardini
annessi vennero ulteriormente abbelliti. Il
Giardino, anche se non è mai stato intitolato,
era conosciuto come il Giardino dei cedri per
via dei meravigliosi esemplari di questa specie
arborea. Ancora oggi, un maestoso cedro svetta
fin sopra il palazzo. |