TERAMO,
16.6.2016 -
I giardini
della Provincia, da questa mattina, sono
intitolati a Marco Pannella, leader Radicale
recentemente scomparso e cittadino “illustre” al
quale l’Amministrazione comunale aveva
consegnato il 13 maggio scorso le chiavi della
città e che aveva ricevuto la laurea honoris
causa dall’Università nel febbraio del 2015.
La cerimonia di
inaugurazione si è svolta alla presenza delle
Autorità, degli amici del “tra spartito
Radicale” e di Radio radicale (che ha trasmesso
la cerimonia in diretta) dei familiari e della
compagna Mirella Parachini: “Grazie
Teramo” ha
detto la Parachini al termine di un saluto nel
quale ha ricordato che nelle ultime settimane di
malattia, quando non poteva più uscire di casa,
Marco Pannella stava sul balcone e si “commuoveva
guardando gli alberi e gli uccelli e mi pare una
cosa molto bella che a lui sia intitolato questo
un giardino, un primo segno tangibile che lui
c’è…Marco ci sarà in quanto anche Teramo ci
aiuterà a mantenere vivo il suo ricordo e a
portare avanti le sue idee che sono state la sua
vita”.
Una gesto
“affettuoso” così il presidente Renzo
Di Sabatino ha
spiegato la decisione di intitolare i giardini:
“stavamo
lavorando da qualche mese all’apertura al
pubblico di questo luogo suggestivo sino ad oggi
precluso alla collettività: è stato naturale
pensare a Pannella. Quando i riflettori si
spengono è necessario passare dall’emozione dei
ricordi alla documentazione, alla conservazione
e allo studio analitico della sua vita, delle
sue battaglie, del suo ruolo storico e sociale
che in questo Paese è stato molto forte e che
molto ha influito sulle vicende politiche
italiane ed europee. Penso che insieme al Comune
e all’Università possiamo cominciare a pensare
ad un luogo dove raccogliere e rendere fruibile
il suo patrimonio intellettuale e
penso, perché no, alla Biblioteca Delfico”.
L’iniziativa si è
svolta con il patrocinio del Comune e questa
mattina, il sindaco
Brucchi ha
ricordato “la
mattina che insieme ad una delegazione teramana,
a Roma, gli abbiamo consegnato le chiavi della
città. E’ uno dei ricordi più belli che porterò
con me” ha dichiarato che “da quando Marco non
c’è più è come se in città si fosse risvegliato
un fermento, una voglia di fare da parte di
cittadini e associazioni”.
La senatrice Stefania Pezzone sulla nomina di
Rita Bernardini a Garante dei detenuti
La senatrice
Stefania Pezzopane ricordando le numerose
iniziative del leader radicale, molte delle
quali, ha sottolineato: “di
valore europeo e internazionale nelle quali lui
riusciva sempre a svolgere un ruolo da
protagonista, come un leone, spesso determinando
le risoluzioni che venivano approvate”. Anche
per questo, ha detto la senatrice,
“ approfitto della presenza dell'assessore Pepe
per dire alla Regione che bisogna istituire la
figura del Garante dei detenuti perche sarebbe
un segnale importante intanto nei confronti di
una persona brava e competente come Rita
Bernardini, tra le pochissime in grado di poter
fare bene quel lavoro, e poi perché
rappresenterebbe il giusto riconoscimento al
lavoro tanto prezioso che sui detenuti e sulle
carceri Marco Pannella ha fatto”.
E l’assessore regionale Dino
Pepe,
in rappresentanza del Governatore D’Alfonso “si
è augurato che tutte le forze presenti in
Consiglio diano il loro il loro contributo
convenendo sulla nomina della Bernardini”.
C’è un “doppio
filo” che lega i giardini del palazzo di via
Milli (ingresso via Rosati) a Marco Pannella
come ha fatto notare Di Sabatino: “Un
bene che torna alla collettività, un simbolo
appropriato per un uomo che nella sua vita ha
condiviso tutto, anche i suoi beni personali,
con obiettivi pubblici, politici e sociali. Ma
c’è anche un filo conduttore di tipo storico: lo
zio Giacinto Pannella nel 1888 scrisse la Guida
illustrata di Teramo in occasione della Mostra
operaia che si tenne proprio qui nel palazzo che
allora era sede della Scuola normale femminile e
nei suoi giardini”.
La frase
Quindi, l’apertura
simbolica del cancello e la visita al giardino
“dei cedri” che da oggi diventa “Giardini
Giacinto Marco Pannella”: sulla targa una delle
sue frasi “Il
crimine più grande è stare con le mani in mano”.
Sul canale
youtube della Provincia la riproposizone della
diretta video su FB https://www.youtube.com/watch?v=htBP2RCkyaU
Spazio Tre e il “Sogno di una notte di mezza
estate”
Ieri sera oltre
cinquecento persone hanno assistito allo
spettacolo degli "allievi pomeridiani" della
scuola di Teatro Spazio Tre – per la regia di
Silvio Araclio – “Sogno di una notte di mezza
estate”. I giardini si sono letteralmente
animati di figure fiabesche ricreando
l’atmosfera del bosco, luogo dove è ambientata
una delle storie più conosciute ed amate di
William Shakespeare. |