TERAMO,
16.5.2016 -
La delicata partita dell’area di crisi complessa
in Vibrata, la necessità di intercettare i
segnali di ripresa e di sostenere le aziende che
tornano a investire, i processi di innovazione
che stanno caratterizzando alcuni settori
produttivi del teramano. C’è bisogno di una
maggiore rappresentatività del nostro sistema
impresa, soprattutto in vista dei nuovi assetti
territoriali delle associazioni di categoria e
del progetto di riforma delle Camera di
Commercio. A sostenerlo è il presidente Renzo Di
Sabatino anche alla luce dell’esperienza che sta
svolgendo la Provincia all’interno del
Coordinamento nazionale per il Piano di rilancio
dell’area Vibrata-Piceno (dove si lavora insieme
alle Marche) e dal confronto di queste ultime
settimane con imprese, associazioni e sindacati.
«Confindustria
Teramo si è fusa con Pescara-Chieti, la Camera
di Commercio dovrebbe fondersi con quella
dell’Aquila e non entro nel merito di nessuna di
queste scelte ma rilevo, come abbiamo avuto modo
di constatare sia al tavolo dell’Opes che a
quello della Vibrata che vi è una scarsa
adesione e partecipazione delle aziende negli
organismi associativi – dichiara Di
Sabatino – una circostanza che nella
logica dei nuovi assetti territoriali rischia di
trasformarsi immediatamente in una debolezza.
Qualunque sia il tavolo il risultato dipenderà
anche dai rapporti di forza che, in questo
momento, ci vedono in netta minoranza.
Sicuramente c’è una sottovalutazione dei
processi che si metteranno in moto e di cui già
vediamo i primi effetti visto che rincorriamo
dinamiche che non determiniamo. Se è vero che le
istituzioni devono fare la loro parte è
altrettanto importante che le aziende teramane
facciano lobby innanzitutto rafforzando il loro
potere di rappresentatività, alimentando con la
loro adesione la forza contrattuale degli
organismi di categoria. In questa direzione,
considerando la struttura dimensionale delle
nostre imprese, c’è da auspicarsi anche una
possibile sinergia fra Confindustria e
l’Associazione delle piccole e medie imprese». |