TERAMO,
14.7.2016 -
Si chiama
START (servizi territoriale antiviolenza rete
teramana) e il progetto, presentato dalla
Provincia che già gestisce il centro
antiviolenza La Fenice e casa Maia, è stato
finanziato dalla Fondazione Tercas per 18 mila
euro. Per sostenere la rete, però, la Fondazione
chiede un cofinanziamento da parte dei Comuni
che, questa mattina, riuniti per l’Assemblea dei
Sindaci, hanno deciso all’unanimità di aderire e
di sostenere anche economicamente i servizi
territoriali antiviolenza.
Gli enti
locali e anche il Bim contribuiranno secondo uno
schema proporzionale rispetto al numero i
abitanti, da 300 mila euro l’anno a 2 mila euro.
A
relazionare, questa mattina, la vicepresidente
Barbara
Ferretti,
che in questi mesi ha seguito il progetto: “Vogliamo
garantire la continuità dei servizi già offerti,
ampliare gli sportelli comunali e aumentare le
iniziative di formazione e prevenzione anche
attraverso la collaborazione di associazioni di
volontariato già operanti –
ha spiegato
– l’esperienza acquisita con Casa Maya e il
Centro La Fenice ci hanno consentito di
strutturare una solida rete di sostegno e
accoglienza per le donne e i loro figli. Ma,
certo, c’è bisogno di risorse e c’è bisogno di
intervenire per la prevenzione dei fenomeni. Il
fatto che il progetto sia stato votato
all’unanimità e con convinzione ci dimostra
quanto sia aumentata la consapevolezza rispetto
alle molte sfaccettature della violenza contro
le donne”. |