TERAMO,
20.2.2016 -
Un 49enne, disoccupato, celibe e
convivente con l’anziana madre, residente nella
provincia di Teramo, è stato arrestato dalla
Polizia Postale e delle Comunicazioni di Pescara
questa mattina, in flagranza di reato,
all’interno della sua abitazione, dove gli
investigatori hanno anche rinvenuto un’ingente
quantità di materiale pedopornografico, memorie
di diversi notebook e hard-disk da lui
utilizzati.
La perquisizione domiciliare ha
infatti consentito di recuperare oltre 150
immagini e 900 video ritraenti minori abusati o
in atteggiamenti pornografici, con numerose
vittime di età stimata tra i quattro e i dodici
anni.
Peraltro, per fare ingresso
nell’appartamento, gli operatori di Polizia
hanno dovuto fare irruzione con la massima
rapidità e determinazione, in quanto l’uomo
deteneva legalmente diverse armi e, negli ultimi
tempi, prestava la massima attenzione nel
consentire l’ingresso di persone estranee
all’interno della propria abitazione: al
contempo si dovevano scongiurare conseguenze in
caso di eventuali reazioni violente.
L’analisi del materiale
informatico nella disponibilità dell’uomo, ha
permesso agli specialisti della Polizia Postale
e delle Comunicazioni, almeno dai primi
risultati, di acquisire elementi che
sembrerebbero evidenziare, da parte
dell’arrestato, scambi di foto e video ritraenti
minori coinvolti in attività sessuali attraverso
alcuni social network.
Purtroppo la diffusione di
internet ed il proliferare di programmi
informatici che permettono il c.d. “file
Sharing”, ossia lo scambio di file tra
utenti connessi tra loro mediante appositi
server e più recentemente dei social network, ha
amplificato tra gli altri anche il fenomeno
della diffusione di materiale pedopornografico
facilitandone evidentemente anche la fruizione
on line e la stessa detenzione.
Si tratta, per quanto concerne la
sola detenzione, di un delitto contro la persona
cui l’ordinamento giuridico italiano ha posto
particolare attenzione.
L’ultimo comma dell’art.
600-quater del codice penale, che punisce
chiunque si procura o detiene materiale
pornografico realizzato utilizzando minori degli
anni 18, prevede un aumento di pena qualora il
materiale detenuto sia di ingente quantità.
Su tale fronte, l’attività viene coordinata a
livello centrale dal Servizio Polizia Postale e
delle Comunicazioni attraverso il Centro
Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia
On-line (C.N.C.P.O.). |