TERAMO,
11.2.2016 -
Negli ultimi giorni la Polizia Postale e delle
Comunicazioni ha registrato una nuova ondata di
attacchi attraverso invio di mail contenenti il
già noto virus Cryptolocker, che imperversa
ormai da un po’ di tempo sul web.
Purtroppo, nonostante gli sforzi investigativi
abbiano già consentito di individuare diversi
individui e gruppi organizzati, sia italiani che
stranieri, impegnati nella organizzazione e
realizzazione di simili campagne malevole,
la estesa diffusione del fenomeno e la costante
per cui l’attacco si rivela possibile, sempre e
comunque grazie ad un comportamento disattento
dell’utente, hanno indotto la Specialità ad
aumentare le misure di prevenzione attraverso
ogni strumento utile a garantire la sicurezza di
chi naviga in Rete.
Lo scenario è il seguente: l’ignaro utente
riceve sulla propria casella di posta
elettronica un messaggio che fornisce
indicazioni ingannevoli su presunte spedizioni a
suo favore oppure contenente un link o un
allegato a nome di Istituti di credito, Aziende,
Enti, gestori e fornitori di servizi noti al
pubblico.
Cliccando sul link oppure aprendo l’allegato
(solitamente un documento in formato pdf o zip),
viene iniettato il virus che immediatamente
cripta il contenuto delle memorie dei computer,
anche di quelli eventualmente collegati in rete.
A questo punto si realizza il ricatto dei
criminali informatici che richiedono agli
utenti, per riaprire i file e rientrare in
possesso dei propri documenti, il pagamento di
una somma di alcune centinaia di euro in
bitcoin* a fronte del quale ricevere via
e-mail un programma per la decriptazione.
E’ importante non cedere al ricatto, anche
perché non è certo che dopo il pagamento vengano
restituiti i file criptati!
Tenere sempre aggiornato il software del proprio
computer, munirsi di un buon antivirus, fare
sempre un backup, ovvero una copia dei propri
file, ma soprattutto fare attenzione alle mail
che ci arrivano, specialmente se non attese,
evitando di cliccare sui link o di aprire gli
allegati, sono i consigli più importanti da
seguire per impedire l’infezione del
Cryptolocker.
Per maggiori informazioni e assicurare un
contatto diretto e continuativo con il
cittadino, si può fare riferimento anche al
Commissariato di P.S. on line, per tutti coloro
che frequentano la rete, caratterizzato da
innovativi sistemi di interattività con
l’utente, reperibile all’url:
www.commissariatodips.it.
Il portale è stato integrato con apposita “app”
scaricabile gratuitamente dal proprio smartphone
o dall’ipad per consentire di venire incontro
alle crescenti richieste di assistenza e di
aiuto degli utenti della Rete, in tempo reale, e
di conoscere sempre di più il mondo del web, i
suoi rischi e le sue opportunità.
In tale contesto, la Polizia Postale e delle
Comunicazioni ha concluso, alla fine dello
scorso anno, alcune attività che hanno permesso
di sgominare un’organizzazione criminale per
associazione per delinquere finalizzata
all’accesso abusivo informatico, estorsione on
line e riciclaggio degli illeciti proventi
realizzati mediante la diffusione del virus in
argomento, di cui sono rimaste vittima privati
cittadini ma anche aziende, private e pubbliche.
* (Il Bitcoin è una moneta virtuale,
esprimibile con un numero a 8 cifre decimali.
Non esiste un'autorità centrale che la
distribuisce e che ne traccia le transazioni in
quanto le operazioni sono gestite
collettivamente dal network attraverso dei siti
c.d. exchanger che rilasciano monete virtuali
incamerando moneta proveniente da carte di
credito o altri strumenti elettronici di
pagamento, ossia codici che a loro volta possono
essere convertiti in denaro contante).
Il valore di un BTC è stabilito dal mercato,
come per ogni altro bene (attualmente 1 BTC
corrisponde a circa 217 euro, ma tale valore è
destinato ad aumentare, considerando che il
numero massimo di BTC producibili attraverso il
cd. processo di “mining” cui possono partecipare
tutti i nodi della rete, è fissato a 21
milioni).
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