ROSETO DEGLI ABRUZZI,
11.5.2016 -
Il sindaco, Enio Pavone,
e l’Assessore ai Lavori
Pubblici ed Ambiente,
Fabrizio Fornaciari,
hanno confermato questa
mattina alla stampa che
la città di Roseto degli
Abruzzi non ha ricevuto,
per il 2016, la Bandiera
Blu da parte della Fee
e, al contempo, hanno
fornito i dati e le
motivazioni che
avrebbero portato la
Fondazione per
l’Educazione Ambientale
(Fee) a questa
decisione.
“Si tratta, francamente, di una decisione
piuttosto anomala, per non dire altro” ha
esordito il candidato sindaco Pavone. “Il
2015 è stato, se non ricordo male, l’unico anno
in cui non ho emesso alcuna ordinanza di divieto
di balneazione, mentre negli anni precedenti,
malgrado avessimo dovuto prendere diverse volte
questa decisione, la bandiera non ci è stata
negata. Infatti, grazie alla collaborazione
della Ruzzo Reti Spa, che gestisce gli impianti
si sollevamento, non si sono registrati
sversamenti a mare o altri problemi,
garantendoci una stagione estiva sicura e
tranquilla”.
“Detto questo, da quanto ci è stato spiegato da
Roma, malgrado la qualità dei servizi immutata,
la raccolta differenziata in continuo aumento,
la conferma della Bandiera Verde per la qualità
delle spiagge a misura di famiglie e bambini,
nonostante diversi parametri in crescita e,
malgrado la qualità generale delle acque in
deciso miglioramento in diverse zone, i pessimi
risultati fatti registrare nei punti di prelievo
nei pressi della foce del Vomano, ma soprattutto
del Tordino, hanno fatto sì che la Bandiera Blu
ci fosse negata per la prima volta dopo tanti
anni. Una sorte questa che ha riguardato anche
altri comuni del litorale teramano, tutti uniti
dal fatto di avere le foci dei fiumi che
scaricano sul proprio territorio” ha confermato
Pavone.
“Per fare in modo che i sette comuni della costa
teramana abbiano la Bandiera Blu c’è bisogno che
la Regione si attivi in maniera puntuale e
precisa per la pulizia dei fiumi e la
salvaguardia degli argini” ha proseguito il
primo cittadino uscente e candidato della
coalizione di centrodestra. “Abbiamo partecipato
a numerosi incontri con i vertici regionali su
certe tematiche, spesso si è parlato di
“contratti di fiume” e altre iniziative, ma se
queste restano sulla carta non servono a nulla.
Non è possibile che le amministrazioni locali si
impegnino “anima e corpo” per l’ottenimento
della Bandiera Blu per poi vedersi negato il
riconoscimento a causa di problematiche su cui
il comune non ha alcun potere”.
Il sindaco ha poi voluto riservare un pensiero a
quanti, pur di gettare fango sulla propria
città, sono disposti a tutto. “Non si può
fare politica contro il proprio territorio, fare
segnalazioni contro la propria città, come ha
fatto il Wwf lo scorso mese di marzo in
occasione della vicenda Fratino, poi rivelatasi
infondata. Roseto degli Abruzzi è purtroppo
piena di pseudo-associazioni ambientaliste e
ambientalisti radical-chic che, pur di avere un
briciolo di visibilità, sono pronti a scrivere
contro, anche inventandosi storie, al solo fine
di provare a prendere qualche voto in più.
Roseto degli Abruzzi ha bisogno di gente seria e
che ami la propria città, di una classe politica
che lavori per il suo bene, altro che questi
soggetti che sanno solo parlarne male”.
La parola è poi passata all’Assessore ai Lavori
Pubblici ed Ambiente, Fabrizio Fornaciari, che
ieri mattina si è recato a Roma per parlare con
il Presidente della Fee, Claudio Mazza, per
avere spiegazioni su questa mancata conferma
della Bandiera Blu per il 2016.
“La criticità che mi è stata manifestata è
quella relativa all’emergenza fiumi, un problema
che riguarda tutto l’Abruzzo. Il nostro comune
ha fatto la sua parte e il miglioramento e la
qualità di certi parametri lo dimostrano, ma i
dati dei prelievi nei pressi della foce di
Vomano, ma soprattutto Tordino, non lasciano
scampo. Purtroppo, è bene sottolinearlo, il loro
inquinamento parte a monte e riguarda tutti i
territori che attraversano, e ognuno di questi
deve fare la sua parte”.
“Numeri alla mano infatti i dati dei prelievi
effettuati nelle zone urbanizzate del territorio
sono in complessivo miglioramento, infatti nel
2015 non sono stati emanati divieti di
balneazione, né abbiamo avuto a che fare con
sversamenti o altre problematiche, ma il dato
complessivo delle acque che emerge, proprio a
causa della situazione dei due fiumi, non ci ha
permesso di confermare, secondo gli esperti
della Fee, il vessillo” ha proseguito
Fornaciari.
“Ho sentito gli amministratori degli altri
comuni costieri e chiederemo alla Regione
Abruzzo un intervento risolutivo su certe
problematiche e non le solite passerelle
politiche che qualcuno, da Pescara, è venuto a
fare nei mesi scorsi sul nostro territorio.
Vogliamo maggiori controlli da parte dei tecnici
dell’Arta sull’alveo dei fiumi e maggiore
attenzione generale su queste problematiche. Noi
vogliamo che i fiumi tornino a essere una
risorsa e non un problema” ha concluso
Fornaciari. “Questa decisione ci ha lasciato
l’amaro in bocca, anche se siamo sereni perché
sappiamo di aver fatto quanto nelle nostre
possibilità per confermare la Bandiera Blu e che
il diniego, oggettivamente, non dipende da
nostre inadempienze. Ci auguriamo, su certi
temi, una maggiore unità politica per il bene
della città e per una loro risoluzione. Conta
poco esacerbare gli animi per un mero tornaconto
elettorale quando i dati ed i problemi sono
sotto gli occhi di tutti”. |