SILVI,
12.9.2016 -
Si è tenuta ieri,
11 settembre, in occasione della chiusura estiva
dell'esperienza di UNICA BEACH a Silvi Marina,
la presentazione del libro "Un cane in
famiglia", di Maria Luisa Cocozza,
conduttrice televisiva della trasmissione
"L'Arca di noè" di Canale 5.
«Un
manuale per aiutare le famiglie che intendono
adottare un cane, perchè introdurre un amico a
quattro zampe in famiglia è un grande passo , a
cui questo libro intende fare da supporto grazie
ai consigli degli esperti della rubrica del tg5
dedicata agli animali, l'arca di Noè. C'è un
forte bisogno di supporto, servizi, strutture,
accoglienza e informazione, per il sempre
crescente numero di persone che si decide a fare
questo grande passo. E il successo dirompente di
Unica Beach ne è la dimostrazione. Il senso
comune nei confronti degli animali è cresciuto
enormemente in questi ultimi anni , anche se
sono ancora poche le istituzioni e le
amministrazioni che si fanno carico di tramutare
le richieste di chi ha un amico a quattro zampe
in agevolazioni per questa convivenza così
proficua per tutti», ha dichiarato l'autrice
che ha voluto occuparsi dell'iniziativa proposta
dalla mia associazione, per tutta l'estate 2016,
dal giorno dell'inaugurazione (il 30 giugno
2016), fino al momento del bilancio finale,
nettamente superiore alle più rosee delle
previsioni.
La conferenza è
stata moderata dal giornalista Walter De
Berardinis che non ha mancato di rivolgere
domande per conoscere le impressioni, ma
soprattutto le intenzioni future del Sindaco di
Silvi Marina, Francesco Comignani:
«Ringrazio
la dott.ssa Branella che ha dimostrato
l'importanza della convivenza con gli animali.
Ho avuto modo di recarmi in spiaggia durante
l'estate, e di constatare di persona, non solo
il clima e l'atmosfera presente, ma anche il
livello di gradimento da parte dei turisti e i
complimenti per la novità apportata. E' dunque
mia intenzione rinnovare l'invito a tornare
nella mia città e se , per avere questo progetto
fosse necessario l'intervento e la
collaborazione dell'Amministrazione, siamo
pronti a metterci a disposizione affinchè si
ripeta e aumenti il successo di quest'anno».
Immancabile infine il quesito da
parte del giornalista giuliese: «Sono
di Giulianova e so quanto è stata osteggiata la
tua iniziativa, ti manca la spiaggia che
comunque eri riuscita ad aprire nel 2012? Ti
conosciamo per le tue battaglie, puoi dirci cosa
"bolle in pentola" adesso?».
Mi sono molto
commossa per le parole pronunciate dal Sindaco
Comignani, a nome della sua città, un Comune a
cui non appartengo e che mi ha salutata da
subito con grande affetto. L'esperienza del 2012
, voluta dal Sindaco di Giulianova, Francesco
Mastromauro, è stata bellissima, ma la violenza
con cui venni accolta da alcuni residenti del
posto, mi portano a dire che non vorrei tornare
mai più in via Lungo Mare Rodi, zona in cui è
stata istituita in seguito, tra l'altro, la
"spiaggia per soli umani". Ho già detto al
Sindaco di Giulianova quali sarebbero, in base
all'esperienza che ho fatto sul campo, le
caratteristiche che una spiaggia di questo tipo
dovrebbe avere. Dopo l'esperienza di Silvi, ne
sono maggiormente convinta. Mi sono opposta con
tutte le mie forze affinchè non venisse ubicata
alla foce del Salinello. La spiaggia di Silvi ha
tutte le caratteristiche ideali, non a ridosso
degli stabilimenti, ma non è ghettizzata e ha un
mare meraviglioso e pulito. Ma è vero, sono
conosciuta per essere una battagliera. A
Giulianova sono stata definita "la tigre",
quindi il mio messaggio a Giulianova è : "la
tigre è ancora viva". Ringrazio
l'Amministrazione del Comune di Silvi Marina per
la disponibilità a continuare questo progetto, è
indispensabile lavorare bene immediatamente per
migliorare l'offerta, attrezzando la spiaggia e
aumentando i servizi. A questo proposito termino
esprimendo la mia più profonda riconoscenza per
i ragazzi che hanno collaborato alla buona
riuscita del progetto, gli educatori di "Vivendo
in Branco" e del Centro Cinofilo "Gran Sasso" e
la mia vice presidente, Serena Crescentini,
senza il cui sostegno, tutto il lavoro fatto non
sarebbe stato possibile. |