PESCARA,
25.8.2016 –
L’esecutivo regionale ha
deciso di presentare le proprie osservazioni
alla
procedura di V.I.A. Nazionale
sul
Progetto di sviluppo concessione “Colle Santo”,
presentato
dalla
CMI Energia
SpA, inerente
la messa in produzione di un giacimento di gas
naturale ubicato in Provincia di Chieti
e interessante i Comuni abruzzesi di Bomba,
Archi, Roccascalegna, Torricella Peligna,
Pennadomo, Villa Santa Maria, Atessa e
Colledimezzo.
Il piano di
sviluppo prevede la costruzione di un gasdotto
di circa 21km, di una centrale di trattamento
gas nell’area industriale del Comune di Paglieta
(CH), la messa in produzione di due pozzi
esistenti realizzati nella postazione in Comune
di Bomba (CH), la successiva perforazione di
ulteriori 2-3 pozzi di sviluppo a partire dalla
medesima postazione. Contestualmente, la Regione
ha disposto l’invio al Ministero dell’Ambiente
di una specifica richiesta di attivazione dello
svolgimento di un'inchiesta pubblica di livello
nazionale per l'esame dello studio d'impatto
ambientale del progetto in argomento.
Lo
rende noto il Sottosegretario alla Presidenza
della Giunta Regionale con delega all’Ambiente
Mario
Mazzocca,
che ha partecipato ai
lavori della Giunta Regionale durante i
quali l’esecutivo ha approvato il verbale della
riunione del CCR/VIA (Comitato di Valutazione di
Impatto Ambientale) della Regione Abruzzo con
accluso parere negativo.
Le
motivazioni sono ampiamente illustrate sia nel
documento citato e sia, soprattutto, nella
relazione istruttoria parte integrante del
deliberato. Numerose le criticità, a partire da
quelle relative alle procedure di VIA Nazionale
e di VIA in ambito Regionale. In sostanza,
l’intervento è la riproposizione del già
esaminato dal Comitato CCR-VIA della Regione
Abruzzo per ben 5 volte.
Le
criticità sono state individuate nel mancato
rispetto della sentenza del Consiglio di Stato
n° 02495/2015 del 18 maggio 2015 (rischi per
l'incolumità pubblica derivanti dal progetto);
nell’insufficienza del quadro autorizzatorio;
ancora criticità dell’Area dell’Intervento,
dell’area pozzi e relative al tracciato della
condotta di trasporto del gas ed agli
attraversamenti delle zone SIC;
nell’incompletezza delle informazioni sulle
emissioni generate dall’impianto di ossidazione
termica dei rifiuti e sul relativo impatto sulla
qualità dell’aria (l’azienda intende installare
un inceneritore di rifiuti); nella carenza di
approfondimenti circa l’impatto dell’opera sulla
qualità morfologica dei corpi idrici
superficiali; nella carenza di approfondimenti
circa l’impatto dell’opera su acque sotterranee,
sorgenti ed opere di captazione; nella carenza
della documentazione inerente la gestione di
terre e rocce da scavo; nella mancanza di
considerazioni sull’eventuale interferenza
dell’opera con i siti a rischio potenziale;
nelle carenze nella valutazione sull’impatto
acustico dell’opera; nella inadeguatezza del
Piano di Monitoraggio Ambientale rispetto alle
Linee Guida del Ministero dell’Ambiente “Linee
Guida per la predisposizione del Progetto di
Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere
soggette a procedure di VIA (D.Lgs.152/2006 e
s.m.i.)”; nella insufficienza delle informazioni
sull’impatto prodotto dall’opera in fase di
realizzazione; infine, nella
insufficiente analisi sui possibili effetti
indotti dall’attività estrattiva
su quella sismica dell’area di progetto. |