PESCARA,
24.12.2016 –
Le indiscrezioni di stampa di questi giorni
confermano che la politica regionale continua a
considerare la direzione dell’Azienda Regionale
per la Tutela Ambientale (in sigla ARTA) alla
stregua di un assessorato da attribuire per
appartenenza alla coalizione che ha vinto le
elezioni e non per competenze e capacità
tecniche specifiche.
Oltre un anno fa, il 20 ottobre 2015,
Legambiente e WWF avevano diffuso una nota per
chiedere formalmente alla Regione di azzerare i
vertici dell’Agenzia e di rinnovarli affidandosi
a un concorso europeo e non a una selezione
burla, come è sempre avvenuto sinora, con la
decisione presa nelle segreterie di partito.
«Siamo
rimasti – osserva il delegato regionale del
WWF Luciano Di Tizio – del tutto inascoltati
e anzi il fatto che si stia ora procedendo verso
il rinnovo alla vigilia dell’entrata in vigore,
il 14 gennaio prossimo, di una legge nazionale
che finalmente impone una elevata
professionalità e qualificata esperienza nel
settore ambientale lascia legittimamente
ipotizzare che si voglia procedere di nuovo con
la scelta di un direttore senza tali requisiti.
La conseguenza sarà inevitabilmente una
ulteriore perdita di credibilità dell’ARTA, a
meno che il presidente D’Alfonso e la sua giunta
non vogliano dimostrare nei fatti e non soltanto
a parole di voler cambiare qualcosa nella
gestione della cosa pubblica».
«Un
fatto altrettanto grave – aggiunge il
presidente di Legambiente Abruzzo Giuseppe Di
Marco – è che nel nuovo bilancio regionale i
fondi destinati all’ARTA sono previsti in
diminuzione, il che renderà ancora più
problematico il lavoro dell’Agenzia. In quella
che si vanta essere la regione verde d’Europa le
scelte dovrebbero essere ben altre. Occorre
potenziare e non svilire chi è chiamato a
vigilare sull’ambiente».
Allo stesso modo occorre garantire alle aree
protette di competenza regionale, il Parco del
Sirente Velino e le Riserve, adeguati
finanziamenti: ogni euro investito sull’ambiente
ne produce quattro nell’indotto ed è impensabile
ridurre anno dopo anno gli stanziamenti su
questo capitolo di bilancio, come gli ultimi
governi regionali hanno continuato a fare.
«Avevamo
chiesto – ricorda Di Tizio – in audizione
alla Regione e con una nota diffusa il 9
dicembre scorso 2,5 mln di euro per le Riserve
Naturali e 1,5 mln di euro per il Parco. La
Regione ha del resto investito 660 mila euro per
la campagna di comunicazione di Abruzzo Open Day
Winter per promuovere l’ambiente nei suoi vari
aspetti ed è paradossale che non investa invece
sulla tutela di quello stesso ambiente che è il
principale punto di forza della propria politica
turistica».
«Legambiente
e WWF – conclude Di Marco – saranno il 27
a L’Aquila, davanti alla sede del Consiglio
Regionale, insieme alle altre associazioni
ambientaliste e ai rappresentanti delle comunità
locali, sindaci in testa, per chiedere ai
consiglieri, che esamineranno il bilancio, di
riflettere e di operare in modo che l’Abruzzo
non vanifichi con scelte incoerenti un
patrimonio prezioso per la qualità della vita e
l’economia stessa del nostro territorio». |