GIULIANOVA,
11.2.2016 -
“Siamo
solidali con i colleghi imprenditori balneari
che il prossimo 17 febbraio manifesteranno a
Roma ma questo non è il mezzo per spingere il
governo ad assumere decisioni risolutive per il
comparto”. Lo dice Morgan Di Concetto,
presidente Federbalneari Abruzzo che
aggiunge: “Fra poche settimane il Governo
presenterà il disegno di legge sulle spiagge in
Senato, nel Governo e nella Commissione Europea,
chi si sta occupando di questo tema conosce
benissimo le problematiche del comparto e le
istanze degli imprenditori balneari, non servirà
un’ennesima manifestazione di piazza. Invece di
marciare su Roma tutti dovrebbero procedere con
le richieste ventennali”.
Secondo
Federbalneari, in attesa delle nuove norme che
disciplineranno il Demanio Marittimo, bisogna
applicare le leggi vigenti. Nel Codice della
Navigazione c’è l’articolo 18 che già prevede e
disciplina una procedura per il conferimento di
concessioni demaniali marittime caratterizzata
da elementi di competitività ed evidenza
pubblica, così come la Bolkestetin richiede agli
Stati membri.
Federbalneari
Abruzzo segue da tempo questa linea e gli
aderenti hanno già fatto domanda di concessione
ventennale presso i Comuni con l’obiettivo di
investire sulla programmazione del futuro e
trasformare l’offerta balneare.
“In molte
regioni le concessioni ventennali sono già state
ottenute, come in Puglia e Toscana. La strada è
ancora in salita - dice Morgan Di
Concetto – perché le amministrazioni
locali prendono tempo in attesa delle decisioni
governative, ma siamo certi che la
rideterminazione della concessione in funzione
degli investimenti, attraverso l’applicazione
dell’art 18 del Regolamento del Codice della
Navigazione sia la strada per superare la
Bolkestetin”.
Il tema centrale
in questo momento è il riconoscimento del valore
d’Azienda di cui si parlerà nel convegno
organizzato da Federbaleneari Italia in
occasione di Carrara Fiere, che si terrà il 29
Febbraio nella Sala Bernini dal titolo “Il
valore del mare. Criteri di evidenza pubblica e
premialità per le imprese balneari”.
Il demanio è
dello Stato ma l’azienda l’ha creata
l’imprenditore turistico, l’evidenza pubblica è
ormai solo una questione di tempo, dal 2020 o
dal 2016 lo deciderà presto la Corte di
Giustizia Europea, ed il Governo Italiano ha
lasciato intendere di voler concedere un
periodo transitorio per gli attuali
concessionari balneari. Così l’evidenza pubblica
è solo rimandata.
“Chi investe
vince!”
conclude il presidente Di Concetto.
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