PESCARA,
30.12.2016 –
“COUNT DOWN” è il nome
dato dal Comando
Generale del Corpo delle
Capitanerie di Porto
all’operazione di
polizia marittima per il
controllo della filiera
della pesca condotta in
tutto il territorio
nazionale, e che ha
visto impegnati i
Comandi locali
dell’Abruzzo, del Molise
e delle Isole Tremiti
coordinati dalla
Direzione Marittima di
Pescara. L’operazione
svolta nel periodo
natalizio ed indirizzata
al controllo della
qualità dei prodotti
ittici che saranno
consumati sulle nostre
tavole ed in particolare
prima e dopo il “conto
alla rovescia” della
cena di fine anno si
pone l’obbiettivo di
tutelare maggiormente i
consumatori e garantire
il rispetto delle
disposizioni normative
che disciplinano la
commercializzazione dei
prodotti della pesca e
la tutela
dell’ecosistema marino.
Più di 183
le attività ispettive eseguite su tutto il
territorio di competenza svolte da 118 uomini,
10 unità navali e 18 mezzi terrestri che hanno
eseguito accertamenti a terra ed in mare, alle
unità da pesca in attività ed allo sbarco del
prodotto ittico, nei mercati e nei punti vendita
al dettaglio nonché ai mezzi di trasporto, tutto
allo scopo di verificare ogni tipo di violazione
inerente il rispetto delle taglie minime e delle
specie protette, la corretta etichettatura dei
prodotti e la tenuta della documentazione
attestante la tracciabilità, il rispetto dei
divieti di pesca imposti in particolari zone
marittime come la Fossa di Pomo o l’Area Marina
Protetta Torre del Cerrano.
Nel
complesso l’attività posta in essere nelle due
regioni ha prodotto i seguenti risultati:
28 sanzioni
amministrative elevate per un importo
complessivo di € 51.016 ed una notizia di reato,
10 attrezzi da pesca sequestrati, Kg. 208 di
prodotto ittico sequestrato, e ha messo in luce
un generale rispetto nelle due regioni delle
principali norme a tutela del consumatore e
dell’ecosistema; segno che la costante attività
svolta dalla Guardia Costiera durante tutto
l’anno ha ormai raggiunto una connotazione di
tipo preventivo dissuadendo gli operatori del
settore da possibili illeciti.
Le sanzioni
maggiormente rilevate hanno riguardato
l’inosservanza delle norme sull’ “etichettatura”
(mancanza di informazioni o errate informazioni
al consumatore sul prodotto) e sulla
“tracciabilità/rintracciabilità del prodotto
ittico” (documentazione che consente di
stabilire la storia e di seguire l’utilizzo e la
provenienza del prodotto). |