PESCARA,
19.2.2016 –
A partire dalla fine
dello scorso mese di
gennaio un equipaggio di
mare e due equipaggi di
volo della Guardia
Costiera di Pescara,
insieme alla motovedetta
CP 322 di Lipari, sono
stati dislocati
rispettivamente presso
le isole di Kos e Lesbo
per prendere parte alle
attività di ricerca e
soccorso della vita
umana in mare connesse
al flusso migratorio che
dalle coste turche si
dirige verso le isole
greche dell’Egeo
orientale.
La missione degli equipaggi pescaresi si
inserisce nell’operazione Poseidon rapido
intervento disposta e finanziata da Frontex,
l’Agenzia europea per il coordinamento e il
pattugliamento delle frontiere, in risposta alla
richiesta avanzata dal Governo greco di
potenziare la sorveglianza delle proprie
frontiere nel mar Egeo e agevolare le pratiche
di identificazione e registrazione dei migranti.
Il Governo italiano, insieme ad altri Paesi
dell’Unione europea, ha aderito al dispositivo
predisposto per fronteggiare questa emergenza
umanitaria attraverso l’impiego dei mezzi navali
e aerei della Guardia Costiera.
Così, su disposizione del Comando Generale del
Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia
Costiera, il personale della Capitaneria di
porto e quello della neoistituita 3a
Sezione Volo Elicotteri di Pescara ha approntato
in pochi giorni equipaggi e mezzi da inviare in
missione. La prima a partire è stata la
motovedetta d’altura CP 292, l’unità maggiore
della flotta in forza alla Guardia Costiera di
Pescara, equipaggiata delle migliori
strumentazioni per l’attività di soccorso in
alto mare e condotta da un equipaggio di otto
militari altamente qualificati, affiancati, per
l’occasione, da un sommozzatore e un
soccorritore navale (un operatore addestrato per
il recupero a nuoto dei naufraghi) in servizio
presso la Guardia Costiera di Giulianova. La
motovedetta ha mollato gli ormeggi dal porto
pescarese il 18 gennaio e, dopo cinque giorni di
navigazione, il giorno 23 ha attraccato al porto
dell’isola di Kos, per iniziare il 25 gennaio
l’attività di pattugliamento e le operazioni di
intercettazione e trasbordo dei migranti.
Qualche giorno dopo, il 30 gennaio, è invece
decollato dall’aeroporto militare “P. Liberi” di
Pescara, per rischierarsi sull’aeroporto di
Mitilene presso l’isola di Lesbo, l’elicottero
AW 139 GC “Nemo 11-05”, condotto da due
equipaggi, costituiti ognuno da due piloti, un
operatore di sistemi e un aerosoccorritore
marittimo specializzato nel recupero dei
naufraghi tramite verricello.
L’intensa attività degli equipaggi pescaresi
impiegati nello scenario operativo greco si
concentra per lo più nelle ore notturne, quando
avvengono le partenze dei migranti dalle coste
turche, ed è resa particolarmente complessa
dalla difficoltà di intercettare le fatiscenti
imbarcazioni di piccole dimensioni utilizzate
dai migranti nelle loro traversate.
Qualche numero per rendere l’idea dell’impegno
operativo a cui i nostri equipaggi sono
sottoposti quotidianamente. Da una parte la
motovedetta CP 292 che in 25 giorni di attività
ha effettuato 24 uscite a mare alla ricerca
delle piccole imbarcazioni segnalate dai
velivoli, per un totale di 255 ore di
navigazione e 2.045 miglia, durante le quali ha
intercettato 15 gommoni con a bordo
complessivamente 180 persone, per lo più uomini
di nazionalità pakistana e afghana. Una volta
individuate, le imbarcazioni sovraccariche di
migranti vengono avvicinate con una serie di
manovre atte ad evitarne il ribaltamento nelle
gelide acque dell’Egeo e gli occupanti vengono
trasferiti a bordo, dove i militari provvedono a
fornire loro coperte termiche, cibi caldi e
acqua. Dall’altra parte, a Lesbo, l’elicottero
AW 139 GC ha il compito di pattugliare il tratto
di mare assegnato, individuare i gommoni dei
migranti, intervenire direttamente con l’aerosoccorritore
di bordo in caso di pericolo per gli occupanti e
trasmettere le loro posizioni alle unità navali,
per il successivo recupero dei migranti. In
quasi tre settimane di attività i due equipaggi,
che lavorano a turni alterni, hanno compiuto
circa 45 ore di volo, durante le quali sono
state soccorse circa 62 imbarcazioni per un
totale di circa 2.100 migranti, poi recuperati
dalle unità navali italiane e degli altri Paesi
europei presenti nell’area (una motovedetta
finlandese, motovedette greche e due svedesi).
Il lavoro degli equipaggi pescaresi è stato
profondamente apprezzato dalla Presidente della
Camera dei Deputati, on. Laura Boldrini, che, in
occasione della turnazione degli equipaggi, il
13 febbraio scorso si è recata a Lesbo a bordo
del velivolo Atr 42 MP “Manta 10-02”, del 3°
Nucleo Aereo Guardia Costiera di Pescara,
accompagnata dal Comandante Generale del Corpo
delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera
Ammiraglio Ispettore Vincenzo Melone, per
incontrare i nostri militari, ai quali ha
rivolto parole di viva ammirazione per il senso
di umanità e dedizione al servizio che
profondono nel loro operato a favore dei
migranti del mar Egeo. |