L'AQUILA,
25.6.2016
–
«Ci
auguriamo che quanto riportato sui quotidiani di
sabato siano solo delle supposizioni
giornalistiche: l'apertura della balneazione in
corrispondenza di via Galilei non è nemmeno
ipotizzabile; su 5 analisi di routine 3, sono
risultati negativi e bisogna usare la massima
prudenza per salvaguardare la salute dei
cittadini» affermano i consiglieri comunali
di Pescara del MoVimento 5 Stelle.
«La
cosa grave è che il comune non sembra avere
alcuna intenzione di assumere un atteggiamento
di prudenza; il caso emblematico della zona di
Fosso Vallelunga, in cui 2 analisi di routine
su 3 non sono conformi e quasi tutte le analisi
suppletive (6 su 10) non sono risultate nella
norma fa presumere che la probabilità di avere
il mare inquinato è alta».
«Il
caso di Pescara, purtroppo, non è l'unico in
Abruzzo, anche a Giulianova si registra una
situazione molto simile. A 250 metri a Nord
dalla foce del fiume Tordino, infatti, 2 analisi
di routine su 3 non sono conformi, mentre 4 su 6
suppletive non hanno evidenziato risultati
migliori, ma la zona è comunque aperta alla
balneazione. Sul portale delle acque del
Ministero della salute la zona risulta
balneabile ma, a leggere i dati delle analisi,
non dovrebbe esserlo - dichiarano i
consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico
Pettinari -. In Abruzzo il tema
dell'inquinamento delle acque è stato trascurato
per troppo tempo, governo regionale e sindaci
hanno grosse responsabilità, è arrivato il
momento di prendere provvedimenti, fare
chiarezza e di pensare, prima di tutto, alla
tutela di tutti i cittadini abruzzesi: i sindaci
dimostrino coraggio e senso di responsabilità
vietando la balneazione in zone ad alta
probabilità di inquinamento e il presidente
della regione distolga lo sguardo dalle "grandi
opere" inutili per i cittadini per focalizzarsi
sugli interventi in favore della salubrità del
nostro territorio e del nostro mare». |