L'AQUILA,
12.2.2016
–
Il risparmio
stimato ammonta a oltre 500mila euro anno.
Questo l’importo che la proposta di legge del
M5S, che vede come prima firmataria
Sara Marcozzi,
garantirà alle casse di Regione Abruzzo. La
proposta normativa dispone il divieto di
cumulabilità dell’assegno vitalizio regionale
con altri analoghi istituti previsti per gli
eletti alla carica di parlamentare europeo, di
parlamentare della Repubblica italiana, di
consigliere o assessore di altra Regione.
La legge oggi vigente, infatti, permette di
percepire il doppio e anche triplo vitalizio:
ipoteticamente, un politico che abbia svolto un
mandato in consiglio regionale, un mandato nel
Parlamento Italiano e un mandato nel Parlamento
Europeo avrebbe diritto a riscuotere 3 corposi
vitalizi a fronte di pochi anni di versamento di
contributi.
“Il M5S da sempre
combatte questo indegno privilegio di cui gode
la casta” commenta Sara Marcozzi “la mia
proposta, genera immediati risparmi e tenta di
accorciare le distanze che per anni i partiti,
con questo tipo di vantaggi, hanno frapposto tra
loro e i cittadini”. Solo nel 2015,
Regione Abruzzo ha sborsato oltre 4.230.000,00
euro per
onorare questo assurdo privilegio, destinato a
una lista di 152 “fortunati” con un vitalizio
medio di € 27.000,00 per ogni anno a politici e
coniugi, visto il diritto di reversibilità
riservato a questi ultimi in caso di decesso
dell’avente diritto al vitalizio.
Cifre che ovviamente variano a seconda degli
anni di presenza in Consiglio Regionale e che
per alcuni fortunatissimi ex-consiglieri supera
i 60.000,00 euro annui. Una seconda categoria è
composta da 31 politici, alcuni di loro
attualmente presenti in Consiglio Regionale e in
Parlamento, che non hanno rinunciato a questo
diritto e che, al compimento del sessantesimo
anno di età potranno usufruire di questo
immeritato beneficio.
“Riteniamo che questa lampante disparità di
trattamento tra cittadino comune e classe
politica non sia più sostenibile - afferma
Sara Marcozzi -. Sempre più frequentemente mi
capita di ricevere persone disoccupate o in
mobilità costrette a subire le ingiustizie di un
legislatore che, da un lato approva
provvedimenti indegni come la legge Fornero e
dall’altro si auto-garantisce vantaggi da casta.
E’ proprio di qualche giorno fà l’audizione da
parte della Conferenza dei Capigruppo di una
delegazione di ultra cinquantenni che vive nel
limbo degli esodati: senza reddito, troppo
giovani per andare in pensione e troppo vecchi
per trovare un nuovo lavoro. L’equità sociale
- continua Marcozzi - va garantita e
ritrovata anche attraverso l’approvazione di
questo tipo di provvedimenti”.
Inoltre, è stata da poco pubblicata sul BURA la
legge Regionale 2/2016 che all’articolo 1
prevede l’obbligo di pubblicazione sul sito
internet istituzionale la lista dei soggetti
aventi diritto al vitalizio e i relativi
importi. “Auspico che il Presidente del
Consiglio Regionale, Giuseppe Di Pangrazio, dia
immediato seguito a quanto disposto da questa
legge” conclude Sara Marcozzi. |