L'AQUILA,
20.9.2016
–
Ancora una volta alle grandi parole di D’Alfonso
non seguono fatti altrettanto grandi.
Apprendiamo dalla stampa che il Frecciarossa, il
treno veloce che dovrebbe collegare Pescara e
l’Abruzzo al capoluogo lombardo non risulta più
nella tabella di prenotazione da inizio dicembre
ed a oggi non risulta firmato nessun contratto
per il rinnovo della tratta, nonostante la
rassicurazioni del Presidente sulla propria
pagina fb di fatto non c’è un contratto di
rinnovo come riportato dal Messaggero.
Un altro pasticcio della Regione che ha visto
bocciata dal ministero la proposta del tanto
proclamato collegamento portuale con
Civitavecchia, stavolta inciampa anche sul
freccia rossa.
Poco meno di un anno fa D’Alfonso e D’Alessandro
con Alessandrini giocavano a fare il capotreno
con tanto di berretto e fischietto da
ferroviere. Peccato però che invece di essere
tre gioiosi pargoli paffutelli sono nell’ordine
Presidente della regione Abruzzo, delegato al
trasporto pubblico della Regione e Abruzzo e
sindaco di Pescara.
Un teatrino dal gusto amaro se si pensa che da
quel fischio di partenza è passato solo un anno
e che oggi il Presidente deve giustificarsi
mezzo social per calmare gli abruzzesi che si
sentono presi ancora una volta in giro.
«Il Freccia Rossa è un collegamento
importante per la nostra Regione - commenta
Domenico Pettinari
- un primo piccolo passo per rendere la
viabilità ferroviaria d’Abruzzo davvero
competitiva con le grandi regioni d’Italia. Già
gli orari dell’unica corsa disponibile
penalizzano comunque lavoratori e professionisti
che si vedono costretti ad arrivare a Milano
solo intorno alle 23, costringendoli al pernotto
nel capoluogo lombardo, ed ora anche quella
possibilità è negata. Un ritardo? Una
negligenza? Un errore di battitura? Per ora
sappiamo che non è possibile prenotare la corsa
dopo l’11 dicembre e che ad oggi non risulta
nessun contratto firmato. Un disordine che
ricade sugli abruzzesi. Ci auguriamo di vedere
presto ripristinato l'orario e la possibilità di
prenotazione e di vedere il contratto firmato
che è la cosa più importante, perché contano i
fatti non le parole». |