L'AQUILA,
7.1.2016
–
«Pare sia
iniziata la propaganda pro-riforma
costituzionale, la più incostituzionale delle
riforme attuate dal Governo Renzi. Si comincia a
far passare, anche in Abruzzo, su pararti della
stampa locale il messaggio che modificando la
Carta Costituzionale, anche i consiglieri
regionali vedranno dimezzati gli stipendi. È un
messaggio strumentale e ipocrita, non c'è alcuna
necessità di stravolgere la Costituzione per
ridurre i costi del consiglio regionale. Noi
consiglieri del M5S lo stipendio ce lo
dimezziamo già! Lo facciamo anche gli altri
oppure approvassero la proposta di legge del M5S
per il taglio degli stipendi, che ormai da due
anni prende polvere nei cassetti di Regione
Abruzzo».
E' categorica Sara
Marcozzi, prima firmataria della legge che
dall'inizio del suo insediamento, con i colleghi
a 5 stelle, sta portato avanti questa battaglia
per la riduzione dei costi della politica. Una
battaglia condivisa anche dai colleghi in
parlamento che, con il taglio dei loro stipe ndi,
alimentano un fondo che eroga microcredito alle
piccole e medie imprese.
«I tagli
previsti nella nostra proposta di legge -
spiega Sara Marcozzi - sono significativi e
consentirebbero di risparmiare ben 23 milioni di
euro nei cinque anni di legislatura. Noi già
tagliamo abbondantemente i nostri stipendi -
incalza Marcozzi -, Centro-destra e Centro-
sinistra prendono tempo per rinviare il taglio
aggrappandosi alla peggiore riforma della
Costituzione che potessimo immaginare. La
contropartita del dimezzamento degli stipendi
dovrebbe essere la dittatura? No, grazie!
Approvate la nostra pdl regionale! È più che
sufficiente!»
ECCO I TAGLI PROPOSTI DAL M5S
Il primo attiene alle indennità di Consiglieri e
Presidenti di Giunta e Consiglio le cui massime
retribuzioni consentite sarebbero
rispettivamente ridotte per i primi da €
11.100,00 a € 5.000,00 e per i secondi da €
13.800 a € 6.500.
Altro taglio previsto è quello dei rimborsi
spese, nota dolente per le tasche della Regione,
che elargisce ai consiglieri fino a 4500 euro
mensili. Un forfait che viene assegnato a
prescindere da quanto si spenda effettivamente
per vitto, alloggio e viaggio e a prescindere
dal luogo di provenienza. Solo i consiglieri del
M5S rendicontano già ogni spesa e percepiscono
il rimborso solo su quanto realmente utilizzato.
Gli altri intascano il forfait incrementando di
molto il loro stipendio.
Tagli sono previsti anche per le indennità di
Vice Presidente e Segretari di Commissione. Sono
previste l’abrogazione della Polizza
assicurativa in caso di morte o infortunio del
Consigliere, l’abrogazione del trattamento di
fine mandato e la riduzione dei vitalizi con
percentuali maggiori in caso di cumulo di
vitalizi diversi. Infine lo spostamento da 60 a
67 anni per la fruizione del vitalizio per i
consiglieri che ne abbiamo maturato il diritto,
come per i lavoratori “comuni”. |