L'AQUILA,
9.6.2016
–
Un nuovo richiamo
a Cristina Gerardis, Direttore Generale di
Regione Abruzzo, da parte della consigliera
regionale Sara Marcozzi (M5S) che torna a
chiedere con determinazione il rilascio delle
adeguate credenziali di accesso al sistema SIC
(Sistema Informativo Contabile) e questa volta
c’è un ultimatum. “Avere l’accesso al sistema
che gestisce il bilancio regionale è elemento
imprescindibile per tutti i consiglieri
regionali che devono o vogliono svolgere la
funzione di controllo. Sono due anni che
chiediamo le credenziali che ci permetterebbero
di controllare personalmente e direttamente la
capienza dei fondi, le coperture delle leggi e,
soprattutto, come vengono spesi i soldi degli
abruzzesi” spiega la 5 stelle.
«L’atteggiamento
della dirigenza che continua a ignorare le
reiterate richieste, nonostante la legge ne
imponga il rispetto e nonostante il Collegio
Regionale per le Garanzie Statutarie abbia dato
ragione alle nostre istanze, ci sembra un atto
volto alla limitazione della funzione di
controllo dell'opposizione più che la semplice
negligenza di un ufficio che fa fatica a
svolgere il proprio lavoro».
Marcozzi, che già ha sollecitato a settembre e
novembre 2015 la Gerardis senza avere risposta,
questa volta inasprisce i toni. Ecco quanto si
legge nella missiva inviata alla dirigenza:
«Mi
rammarico per l’estremo ritardo nell’attuare un
suo dovere d’ufficio, ricordo a me stessa che il
Consiglio regionale nella sua X legislatura si è
insediato due anni fa (!), evidenziandoLe
nuovamente e per l’ultima volta, come tale
omissione arrechi oggettivo danno allo
svolgimento delle funzioni e delle prerogative,
anche di controllo sull’operato della Giunta».
E, infine, l’ultimatum:
«Invito
e diffido la Direzione generale della Regione
Abruzzo, nella Sua persona e in quanti di
competenza, ad attivare l’accesso al suddetto
programma gestionale per tutti i consiglieri
regionali entro e non oltre 15 giorni dal
ricevimento della presente. In caso contrario,
mio malgrado, sarò costretta a segnalare
l’omissione alle competenti autorità e a porre
in essere ogni azione a tutela dei diritti e
delle prerogative miei e di tutti i cittadini
abruzzesi»
conclude Sara Marcozzi. |