L'AQUILA,
20.10.2016
–
«Annunci
smentiti dai numeri. Ancora una volta la
propaganda di Camillo D’Alessandro e della
Giunta che rappresenta, sono smentiti alla prova
dei numeri».
Nel mirino del consigliere Regionale Domenico
Pettinari del M5S c’è TUA, l’azienda unica di
trasporti che, a differenza degli annunci della
maggioranza, rappresenta il grande fallimento
della Giunta D’Alfonso sotto tutti i punti di
vista. Una grande opera di carta che si regge
sulle chiacchiere. I fatti sono una diminuzione
dei servizi e un bilancio precario.
«Abbiamo
analizzato le carte nel dettaglio dei costi -
continua Domenico Pettinari -, un’analisi che
ha portato alla luce una serie di incongruenze
tra le parole e i numeri e che dimostrano ancora
una volta come questo Governo regionale vuole
spacciare il piombo per oro facendo credere agli
abruzzesi qualcosa che nei fatti non esiste».
PERSONALE
Per ridurre i
costi della produzione si ridimensiona il
personale, con un totale di 1.587 unità
rispetto alle 1.610 precedenti, colpendo un
settore già sottodimensionato, come dimostrano
gli articoli degli ultimi giorni in cui i
sindacati lamentano la mancanza di personale. Ma
come se non bastasse in una società appena
istituita si bandiscono tre selezioni per un
Direttore amministrativo, finanza e controllo,
un Direttore delle risorse umane, un Direttore
generale, così da portare al 2015 la dotazione
dirigenziale della società a 10 Dirigenti, con
un costo complessivo di 1.050.560,60 euro
l’anno. E si pensa anche di aumentare il Premio
di risultato passando dagli 877mila euro
previsti al 31.12.2014 a 1 milione e 45 mila
euro previsti al 31.12.2015. In un’azienda, che
come vedremo è fondata su carta velina una
scelta di questo tipo non può che essere
sinonimo di una mala gestione delle risorse del
personale.
Andando
avanti nell’analisi dei bilanci TUA ci
accorgiamo dell’enorme castello di carta.
CREDITI VERSO
IMPRESE CONTROLLATE
Nei bilanci
di TUA S.p.A., infatti troviamo alcune voci di
credito verso le aziende controllate.
Tra queste
c’è la Sistemi Srl, detenuta al 75,19%, che si
occupa di vendita e distribuzione dei titoli di
viaggio e pulizia di autobus e immobili.
L’azienda ha chiuso il proprio bilancio al
31.12.2015 con una perdita pari a 656.293 euro.
Una situazione critica, se si pensa che la
Sistemi Srl deve a TUA S.p.A. 3.248.037 euro.
Credito che con un bilancio così nettamente
passivo potrà difficilmente saldare. Eppure nel
bilancio TUA S.p.A. posta nell'attivo tale cifra
che la Sistemi dovrebbe dare considerandola
riscuotibile.
Stessa
situazione anche con la Società Sangritana
S.p.A., detenuta al 100% da TUA S.p.A..
L’Azienda che si occupa del servizio noleggio da
rimessa con conducente e ogni altra attività
accessoria, affine, complementare e strumentale
allo sviluppo del turismo. La Sangritana S.p.A.
deve a TUA S.p.A. oltre 677 mila euro, ma ha
chiuso il proprio bilancio al 31.12.2015, con un
attivo pari a 3.752 mila euro. Una cifra molto
lontana dal debito verso TUA S.p.A., che non ne
garantisce certo il saldo. Ma anche in questo
caso il bilancio di TUA S.p.A. è ottimista e
pone tale credito che ha nei confronti di
Sangritana S.p.A. nell'attivo considerandolo
totalmente riscuotibile.
Ultima la
Autoservizi Cerella Srl, detenuta al 51,58% da
TUA S.p.A., che si occupa del trasporto pubblico
locale e gestisce concessioni regionali,
ministeriali ordinarie e stagionali, che
nonostante abbia chiuso il proprio bilancio al
31.12.2015, con un utile di euro 39.505, ne deve
euro 379.781 alla TUA S.p.A.. Anche in questo
caso, dunque, risulta difficile che la società
riesca ad adempiere al proprio debito verso TUA
S.p.A..
Insomma TUA
S.p.A., ha tra i crediti nei confronti delle
imprese controllate poste alla stato
patrimoniale attivo, oltre 4 milioni e 600
mila euro. Un attivo che però come abbiamo
visto, carte alla mano, è molto difficilmente
riscuotibile poiché a doverlo sono aziende che
hanno o un enorme disavanzo o un utile molto
lontano dalla cifra da versare a TUA S.p.A..
Ma la TUA si
sarà tutelata da questa catastrofe annunciata?
Anche a questa domanda ci rispondono le carte.
Sempre in preda all’ingiustificato ottimismo
l’azienda di trasporti regionale ha stanziato
al “fondo rischi” dello stato patrimoniale
passivo solo 70.000 euro per rischio perdite nei
confronti delle società controllate. Perciò
neanche gli spiccioli dell’intero credito che
TUA S.p.A. ha verso le sue partecipate.
ENTI
Non sono solo
le partecipate il fuoco amico di TUA S.p.A.,
infatti dal Bilancio consuntivo si legge che
anche alcuni clienti ed Enti devono una
sostanziale somma all’azienda. Al 2015, infatti,
ci sono ancora crediti da riscuotere verso
clienti (rivenditori autorizzati, pubblicità,
corrispettivo verso Trenitalia S.p.A., rimborso
verso fornitori) per 3.624.606 euro. Crediti che
nel corso dell'anno sono stati già svalutati per
euro 8.035.635 rispetto al 31.12.2014, con il
fondo svalutazioni crediti posto in bilancio.
Provocando sicuramente un danno all’azienda. Si
aggiunge a questa situazione quella dei crediti
verso i controllanti posti in bilancio che al
31.12.2015 ammontano ad euro 34.830.680, per
contributi da parte della Regione Abruzzo da
versare. Di questi ben 17.157.687 euro risalgono
a esercizi pregressi, non indicati e per
13.175.856 euro già svalutati attraverso il
fondo rischi ed oneri. Dunque per la restante
parte di circa 4 milioni di euro si presume una
difficile riscossione da parte dell’azienda.
Come i crediti verso altri per euro 5.818.388
che sostanzialmente afferiscono a euro 1.901.907
per contributi in conto esercizio e euro 782.227
per contributi per personale da parte del Comune
di Pescara e euro 1.240.413 da parte del
Ministero dei Trasporti, già oggetto di
svalutazione nel corso dell'esercizio per euro
9.423.357, con il fondo svalutazioni rischi.
Insomma Enti,
clienti e partecipate devono a TUA S.p.A.
milioni di euro, che nonostante siano crediti
difficilmente riscuotibili vengono
tranquillamente postati allo stato patrimoniale
attivo.
Infine
troviamo in bilancio al 31.12.2015 un credito
verso l'Erario per rimborso IVA, IRAP e accise
sul gasolio, per 7.898.751 euro, ma anche questo
già svalutato nel corso dell'esercizio per euro
764.277, con il fondo svalutazioni crediti.
Dunque anche per questo appaiono perplessità
sulla fattibile riscossione da parte di TUA
S.p.A..
IL GIOCO
DELLE TRE CARTE SUI SERVIZI
Non aumenta
il numero dei viaggiatori su TUA S.p.A. e dalle
voci poste in bilancio possiamo affermare che
con la costituzione di TUA S.p.A. non si sia
fatto molto per incrementare i ricavi dal
traffico dei viaggiatori e ridurre le
irregolarità di viaggio. Se da una parte infatti
si annuncia che le corse tagliate sono solo
doppioni, dall’altra il numero degli abruzzesi
che usufruisce di TUA S.p.A. sono bassissimi
molti dei quali viaggiano anche senza adempiere
al pagamento della corsa anche a causa dei non
sufficienti controlli sui mezzi di trasporto
pubblico.
Nel dettaglio
vediamo che portando i km percorsi su autolinee
extraurbane da 21.801.638 rendicontati al
31.12.2014 a 21.673.583 del 31.12.2015, le
autolinee suburbane passano da km 5.111.804 del
31.12.2014 a 5.077.259 del 31.12.2015 e le
autolinee nel Comune di Pescara da km 1.706.748
del 31.12.2014 a 1.697.735 del 31.12.2015,
abbiamo una riduzione dell'entrata da autolinee
di euro 336.846, dei servizi turistici (noleggio
autobus) di euro 303.044 e introito da noleggio
autobus urbano pari a 0.
Perciò al
diminuire dei km diminuisce il numero di
entrate, un dato che va in contraddizione con
quanto sempre affermato dal Governo regionale.
Infatti se fosse realmente solo la corsa
doppione eliminata, le entrate non avrebbero
dovuto subire variazioni. Ma i numeri ci dicono
altro. Inoltre contestualmente si registra un
aumento delle irregolarità riscontrate pari a
200.518 euro (+ 4.638 rispetto al 31.12.2014)
pari a quasi il doppio della somma posta alla
voce ricavi da tessere pari ad euro
107.316. Diminuiscono dunque gli usufruitori
delle corse, ma aumenta il numero di chi non
paga la corsa.
I DEBITI DI
TUA S.p.A.
Per quando
riguarda i debiti invece nel rendiconto al
31.12.2015 troviamo ben 37.155.764 euro verso i
fornitori, con un incremento nel corso
dell'esercizio di 7.638.538 euro. Un incremento
che avviene dopo la fusione. Dei quali per
tributi 2.208.095 euro, con un incremento nel
corso dell'esercizio di euro 754.949; verso
istituti di previdenza per euro 3.851.394 (oneri
sociali e ferie maturate e non godute), con una
variazione nel corso dell'esercizio di euro
59.520; verso altri (personale per ferie non
godute e retribuzioni nel 2016, sovvenzioni
ministeriali ex legge 297/78 e IVA su fatture)
per euro 25.606.575, con un incremento nel corso
dell'esercizio di euro 2.278.958 e infine per
ratei e risconti passivi (finanziamenti per
acquisto di materiale rotabile e autobus) per
euro 32.298.757, con una variazione nel corso
dell'esercizio di più euro 431.126. Gli
incrementi che abbiamo analizzato, sono tutti
post fusione. Questo dovrebbe far riflettere sui
vantaggi che la fusione delle tre aziende ha
portato al trasporto pubblico locale abruzzese.
Particolare
perplessità tra le voci poste al costo della
produzione troviamo la voce "Risarcimenti danni
- indennizzi assicurativi" che passa da euro
82.666 al 31.12.2014 a euro 257.738 al
31.12.2015; la voce "Pneumatici e lubrificanti"
che passa da euro 588.338 al 31.12.2014 a euro
1.107.980 al 31.12.2015 e la voce "Ricambi" che
passa da euro 3.082.558 al 31.12.2014 a euro
3.724.050 al 31.12.2015, ma con la costituzione
di TUA S.p.A. non si era puntato molto all'internalizzazione
di tali servizi per ridurne i costi. Mentre
nella voce "Manutenzioni" nel settore
ferroviario troviamo che passa da euro 495.954
al 31.12.2014 a euro 1.235.444 al 31.12.2015.
Se in precedenza per le tre società i
risarcimenti danni e gli indennizzi assicurativi
erano di 82 mila euro, come mai post fusione
lievitano a 257 mila euro? Anche in questo caso,
come nel caso dei debiti la fusione ha portato
ad un incremento dei costi di produzione.
MA PER
QUALCUNO L’IMPORTANTE E’ APPARIRE
Ma come è
stato investito l'utile prodotto dall’azienda al
31.12.2015, circa 19 mila euro? La Giunta
regionale e i vertici aziendali hanno deciso di
spendere ben 26.275 mila euro per
l’organizzazione in grande stile di un evento
pubblico realizzato nel 2016 dove si illustrava
appunto il rendiconto consuntivo al 31.12.2015 e
l’utile conseguito di 19 mila euro. Non è uno
scherzo, è proprio così, si sono spesi oltre 26
mila euro per festeggiare un utile di 19 mila.
COSA PROPONE
IL M5S
«Quello
che proponiamo - spiega Domenico Pettinari -
è una reale razionalizzazione dei costi.
Riposizionando il personale amministrativo in
esubero nei settori dove c’è necessità.
Tagliando la dirigenza, nei costi e nei numeri
senza procedere a nuovi incarichi dirigenziali.
L’efficientamento dei mezzi in dotazione
valorizzando l’officina interna della TUA, che
dispone di attrezzature e personale qualificato,
senza affidamenti esterni con costi onerosi e
ingiustificati.
Inoltre l’officina interna TUA potrebbe essere
potenziata per lo snellimento delle pratiche
burocratiche e conseguentemente essere aperta
alle partecipate che dispongono di mezzi di
servizio garantendo un introito esterno, come le
aziende a cui è affidata la pulizia della strada
o i mezzi del personale di servizio degli enti
locali.
La regione dovrebbe, inoltre, farsi promotrice
presso i comuni del territorio di un serio e
responsabile piano di mobilità che incentivi
l’utilizzo del servizio pubblico per i cittadini
portando un introito maggiore all’azienda e
rendendo la qualità della vita più
sostenibile. Aumentando presso i mezzi urbani ed
extra urbani i controlli». |