L'AQUILA,
7.1.2016
– In
Regione Abruzzo deve essere istituito un ufficio
anti crisi da indebitamento, lo chiede il M5s.
Un organo che garantisca un supporto concreto
agli abruzzesi che sono vessati dai debiti
verso Enti, Banche e Aziende di riscossione,
come Equitalia o Soget, e tutti gli enti
pubblici o privati. Un sostegno dalla Regione
Abruzzo che, tramite l’istituzione di un ufficio
interno per la crisi da sovra indebitamento,
potrà supportare i richiedenti verso un piano
di rientro concordato che tuteli la dignità e la
quotidianità civile del cittadino.
E’ questo il
cuore del progetto di legge presentato dal M5S
che vede come primo firmatario il consigliere
Domenico Pettinari: «Il sostegno per il
concordato dei debiti non può essere destinato
solo alle aziende. Recependo le indicazioni di
una legge nazionale del 2012, a cui nessuno fin
ora ha dato rilievo” spiega il consigliere
regionale“stiamo dotando la Regione Abruzzo di
un Organo di Composizione della crisi da sovra
indebitamento. Un ufficio - spiega - che
aiuti anche la persona fisica, dunque il singolo
cittadino, ad uscire dal tunnel dei debiti. Un
tunnel di cui troppo spesso non si vede l’uscita
e che anzi, con l’accumularsi delle spese si
allunga sempre di più fino a diventare una vera
e propria trappola mortale».
Sono stati oltre 580 (dal 2012) i suicidi
causati dai gravi disagi economici dettati dal
sovra indebitamento. Il M5S in ogni grado
istituzionale sta lottando contro questa triste
tendenza italiana.
«Questa
norma vuole dare lo stop ai suicidi per motivi
economici, offrendo una speranza a chi si sente
soffocato dalla pressione dei debiti. E’
impensabile pensare che un cittadino nel 2015
sia lasciato solo a combattere contro un sistema
logorante da cui spesso è impossibile uscire
senza rivolgersi alla criminalità che delle
tragedie fa un introito personale - afferma
Pettinari - Il piano di rientro, invece, è
la conclusione di un progetto che inizia da
quando il cittadino fa istanza alla Regione per
richiedere la tutela - specifica Pettinari -
sarà accompagnato in tutto l’iter necessario
dagli uffici competenti fino ad arrivare al
concordato che prevederà delle modalità
flessibili considerando la persona come
individuo e non meramente come un numero o una
cartella di riscossione. Ogni caso sarà studiato
singolarmente cercando di capire le necessità di
chi chiede il supporto. Nessuna gogna sociale o
economica, ma un’azione che lasci intatti i beni
primari mobili ed immobili e che tuteli la
dignità del cittadino. Questo garantirà,
inoltre, un’entrata maggiore dei crediti fin
ora inesigibili e aiuterà gli abruzzesi ad
adempiere al loro dovere senza dover scegliere
se essere in regola con i pagamenti o mangiare.
Lo Stato prima e le Regioni poi, hanno il
dovere di porre un rimedio a questo stato di
cose e la legge 27 gennaio 2012, n. 3 e
successivo Decreto 24 settembre 2014, n. 202
emanato dal Ministero della Giustizia pone gli
strumenti alle amministrazioni locali per
adempiere al proprio dovere. La dice lunga
- conclude Pettinari - che sia dovuto
arrivare nelle istituzioni il M5S per dare il
via ad un progetto che sarebbe potuto essere
attivo già da 4 anni sul nostro territorio.
Quanti disastri familiari avremmo evitato e
quante vite avremmo salvato?» |