PESCARA,
21.7.2016 –
La Giunta
Regionale ha approvato oggi le “Linee guida per
la predisposizione del Piano Regionale di
Emergenza”: lo strumento che consente alle
autorità di predisporre e coordinare gli
interventi di soccorso a tutela della
popolazione, costituito dall’insieme delle
procedure operative d'intervento atte
a fronteggiare una qualsiasi calamità in un
determinato territorio.
Il provvedimento
è stato illustrato dal Sottosegretario
Regionale con delega alla Protezione
Civile Mario Mazzocca, il quale si è soffermato
sulla funzione della pianificazione in
protezione civile che rappresenta «lo
strumento attraverso cui viene tracciata una
mappa dei potenziali rischi, prevedibili o meno,
che interessano uno specifico territorio,
prevedendo l'organizzazione delle risorse umane
e materiali necessarie per fronteggiarli
tempestivamente».
L'Abruzzo è
interessato da una gamma estesa di rischi, da
quello idrogeologico e idraulico a quello
sismico,a quello scatenato da incendi, valanghe,
etc.
Il Piano prevede
specificamente di affrontare i casi di incendio
boschivo d'interfaccia, ossia
quelli riguardanti le aree boscate a ridosso di
centri abitati e viabilità. Il territorio
regionale è costituito per il 30% da aree
naturali protette (tre Parchi Nazionali, uno
Regionale e diverse riserve), la cui tutela e
conservazione rientra, quindi, tra i principali
obiettivi.
Un’apposita
sezione del Piano è riservata al rischio
sismico. In questo caso, si prevede
l’individuazione delle strutture, infrastrutture
per l’accessibilità e servizi essenziali
- elementi strategici in caso di emergenza
-tenendo conto anche di quelli già
individuati nei piani comunali ad hoc e delle
“vie di fuga” in fase di attivazione su tutta la
regione. Inoltre, sulla base dei criteri
nazionali e di recenti studi scientifici, il
Piano prevede che si proceda alla redazione di
una mappa di pericolosità sismica, propedeutica
alla modifica della classificazione del
territorio.
Nel Piano si
legge che il territorio regionale è interessato
anche dal rischio d'incidente rilevante
stradale, ferroviario ed industriale.
In correlazione
ai rischi su indicati, verrà riportata anche
l’indicazione di possibili effetti
indotti, quali tsunami, frane sismoindotte,
rottura dighe, possibili incidenti derivanti da
industrie.
Il
provvedimento adottato sarà inviato a tutte le
Prefetture, Ufficio Territoriale del Governo (UTG)
e al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile. |