PESCARA,
29.7.2016
–
«Combattere
ogni forma di clientelismo o favoritismo nelle
nomine e nel conferimento di incarichi
all’interno della Regione Abruzzo e degli Enti
strumentali: questo l’obiettivo della nostra
proposta di legge che non a caso abbiamo
chiamato Antiparentopoli».
Queste le parole del Consigliere regionale del
M5S, primo firmatario del progetto, che ha così
continuato:
«Si
tratta di una norma che, in perfetta armonia con
i principi propri del Movimento 5 Stelle, vuole
evitare che la Regione e gli enti dipendenti
vengano trasformati in meri poltronifici ed
impedire che scelte non effettuate su base
meritocratica possano incidere negativamente
sull’efficacia dell’azione amministrativa e,
quindi, sulla capacità di prendersi cura degli
interessi dei cittadini.
Non è di certo una novità –
ha continuato Mercante - che l’attribuzione
di incarichi amministrativi nella Pubblica
Amministrazione avvenga spesso sulla base di
criteri che nulla hanno a che fare con il
principio meritocratico né tantomeno che le
nomine dei vertici all’interno di tutti quegli
organismi che, a diverso titolo, gravitano
attorno agli enti pubblici siano legate a
ragioni che esulano completamente da ogni logica
di risultato. Le cronache di questi ultimi anni
sono testimonianza della brutta prassi,
particolarmente diffusa nel nostro paese, di
scambiare funzioni e ruoli importantissimi per
il buon andamento della attività pubblica per
comode poltrone su cui collocare amici, parenti
e sostenitori politici.
La nostra proposta di legge vuole cancellare
questo modus operandi vietando, all’interno
della Regione Abruzzo e degli enti da essa
dipendenti, l’accesso agli incarichi di nomina
politica per tutti quei soggetti che siano
legati da rapporti di coniugio, parentela od
affinità fino al quarto grado con Consiglieri ed
Assessori in carica. In questo modo si potrà
assicurare maggiore trasparenza ed imparzialità
nella scelta delle persone che saranno chiamate
a ricoprire ruoli strategici per l’attività
dell’Ente spazzando via dalla nostra Regione
quelle che potremmo definire vere e proprie
dinastie.
Stesso discorso
varrà per i collaboratori assunti alle
dipendenze degli organi politici e delle
segreterie consiliari essendo prioritario,
soprattutto in un periodo di grave crisi
occupazionale, garantire, pur all’interno di una
scelta di carattere fiduciario, principi
meritocratici e parità di accesso.
L’obiettivo adesso
– ha concluso Mercante – è quello di giungere
il prima possibile alla approvazione di questa
legge che merita, senza alcun dubbio, un
consenso unanime da parte di tutte le forze
politiche presenti in Consiglio. Sarà questa
un’ottima occasione per capire se per
centro-sinistra e centro-destra siano più
importanti gli interessi dei cittadini abruzzesi
o le vecchie logiche proprie di un modo di fare
politica che, oggi più che mai, non ha più
alcuna ragione di esistere». |