TERAMO,
18.10.2016 –
E’ quanto
accaduto ieri pomeriggio, quando, intorno alle
ore 16.00, una volante del Commissariato di
Atri, in servizio di controllo del territorio
notava in Silvi una autovettura sospetta
imboccare contro senso di marcia una traversa
della strada statale Adriatica. Alla vista
dell’auto con i colori di istituto, il
conducente del veicolo accelerava repentinamente
la marcia all’evidente scopo di sfuggire al
controllo di polizia. Nonostante l’intimazione
dell’alt da parte degli agenti e l’avvio delle
sirene, l’auto sospetta non si arrestava, ma, al
contrario, al fine di seminare la volante,
effettuava ad alta velocità manovre spericolate,
imboccando divieti di accesso e proseguendo la
marcia in direzione di Città Sant’Angelo,
passando davanti al casello autostrada e poi
verso Elice.
Durante la
corsa, il conducente della Clio danneggiava
anche un’autovettura in transito, condotta da
un settantenne di Castilenti, e continuava con
folli manovre zigzagando in pieno traffico
cittadino, tallonata ad una distanza di circa
10/15 metri dalla volante del Commissariato di
Atri, che, con manovra repentina, ponendosi di
traverso, riusciva ad indurre il conducente in
fuga ad arrestare la marcia. Questi si fermava
sulla S.P. 21 Lungofino, all’altezza del Km 8,
ma poi, in un nuovo tentativo di sfuggire al
controllo, ingranava la retromarcia danneggiando
l’autovettura di servizio con l’intento di
ripartire successivamente ma non vi riusciva per
mancanza di spazio di manovra. A questo punto,
il conducente del veicolo veniva fermato ed
identificato in un 35 enne residente a
Lanciano, pregiudicato per i reati contro il
patrimonio, privo di documenti identificativi e
di patente al seguito, e tratto in arresto per
resistenza a pubblico ufficiale. Sul posto
intervenivano in ausilio anche la volante della
Questura di Pescara, la polizia Stradale di
Pescara ed una pattuglia dei Carabinieri di
Montesilvano per i rilievi del sinistro.
Veniva inoltre
denunciato in stato di libertà per il reato di
danneggiamento aggravato e unitamente agli altri
passeggeri dell’auto, i suoi due fratelli di 36
e 40 anni, anche per la contraffazione della
targa dell’autovettura, cui erano stati
modificati numeri e lettere al fine di non
consentirne l’identificazione da parte delle
forze dell’ordine mediante l’apposizione di
nastro isolante nero. Il 35 enne giustificava la
sua fuga spericolata sostenendo di detenere una
piccola quantità di hashish per uso personale e
di temere, dunque, il ritiro della patente. In
effetti veniva trovato in possesso di uno
spinello debitamente sequestrato per la
successiva contestazione amministrativa. Ora
G.C. si trova ristretto presso la casa
Circondariale di san Donato in Pescara a
disposizione del Sost. Proc. Dott.ssa Santoro ed
il veicolo sottoposto a sequestro penale. |