PESCARA,
7.5.2016 –
Questa mattina a Pescara, nel
corso di una conferenza stampa presso la
Libreria Qui Abruzzo, sono state presentate le
iniziative organizzate in Abruzzo per la
conservazione del Fratino,
il piccolo uccello nidificante anche sulle
spiagge della nostra regione, tutelato da
normative comunitarie e nazionali perché in
consistente diminuzione in Europa.
Da alcuni anni il WWF
Abruzzo,
sotto il coordinamento dell’Area Marina
Protetta Torre del Cerrano, collabora con
numerosi gruppi di volontari portando avanti
iniziative per la tutela del Fratino: campagne
di individuazione e monitoraggio dei nidi
presenti sulla spiaggia, giornate di pulizia a
mano di tratti di litorale interessati dalla
presenza di nidi, attività di comunicazione e
programmi di educazione ambientale con le
scuole.
I risultati delle attività
condotte nel 2015 in Abruzzo sono stati
presentati il 30 aprile scorso alWorkshop
nazionale svoltosi a Comacchio,
al quale ha preso parte anche Fabiola
Carusi,
responsabile regionale per il WWF Abruzzo del
Progetto “Salvafratino”.
Nel 2015 i volontari e gli
operatori del progetto “Salvafratino” hanno
monitorato i nidi realizzati in 11 località
lungo la costa abruzzese. Sono state seguite 123
uova deposte e il 48% di queste sono arrivate
alla schiusa. Durante il Workshop sono state
illustrate anche le tante attività organizzate:
ad Alba Adriatica, grazie alla volontà
dell’Amministrazione Comunale e alla
collaborazione del WWF, è stata creata una
“Spiaggia del Fratino e del Giglio di Mare”,
prima in Abruzzo, delimitando un tratto di
spiaggia dedicato alla tutela del Fratino e, più
in generale, alla tutela della biodiversità
litorale; a Vasto sono state effettuate
importanti sperimentazioni di spostamento dei
nidi più a rischio; in quasi tutti i comuni
costieri sono state organizzate giornate di
informazione e piccole attività di tutela con
scuole e gruppi scout e sono stati apposti
cartelloni esplicativi sull’importanza della
tutela del Fratino.
“Il confronto con le altre
realtà regionali al Workshop di Comacchio”,
ha dichiarato Fabiola Carusi, “è stato molto
proficuo. L’Abruzzo è una delle regioni che
organizza più iniziative per la tutela di questo
piccolo trampoliere. Stiamo lavorando per far
comprendere a tutti che la salvaguardia del
Fratino non rappresenta un ostacolo per le
attività balneari, ma anzi può costituire un
valore aggiunto. Finalmente alcune
Amministrazioni, come quelle di Pineto e di
Giulianova, iniziano a prendere consapevolezza
adottando nel regolamento comunale i
suggerimenti inviati dal WWF. E anche alcuni
balneatori iniziano a collaborare attivamente.
Del resto la tutela di questo uccello, oltre a
rappresentare un preciso obbligo di legge, è
anche un investimento promozionale per il
territorio: da quest’anno la FEE ha deciso di
inserire tra i criteri di aggiudicazione della Bandiera
Blu anche
i parametri che riguardano la tutela del
Fratino, oltre a quella della tartaruga Caretta
Caretta”.
Anche nel 2016 le iniziative
messe in campo sono molte a partire dal censimento
dei nidi che
si svolgerà, in contemporanea con quelli svolti
in tutta Italia, dal 10
al 22 maggio e
per i quali è possibile fare attività di
volontariato aderendo al progetto “Salvafratino”.
E domani, domenica
8 maggio,
a Pescara si
svolgerà un’altra importante attività di
volontariato: dalla ore 8:30 in località
Madonnina (ingresso vicino al Ponte del Mare), i
volontari del WWF e del Progetto “Salvafratino”
saranno al lavoro per posizionare recinzioni per
salvaguardare i nidi di Fratino.
Alla conferenza stampa ha
partecipato anche Leone
Cantarini, Presidente
dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano,
da sempre impegnata nella tutela della specie
lungo i tratti di costa del perimetro del parco,
ma che svolge anche un importantissimo ruolo di
coordinamento delle iniziative di tutela lungo
l’intera costa regionale.
“Da quest’anno, grazie al WWF
e ai volontari che siamo riusciti a coinvolgere”
ha dichiarato il Presidente Cantarini, “il
progetto SalvaFratino dell’Area Marina Protetta
è divenuto il fulcro delle attività, lungo
l’intera costa abruzzese, per la conservazione
di una specie così rara. Ciò ci rende orgogliosi
perché vediamo che la nostra opera di protezione
della natura si allarga anche a zone fuori
parco. Aree dove non sempre ci si rende conto di
avere importanti valori ambientali da conservare
per consentire la tutela di specie migratrici”.
E proprio per informare tutte le
Amministrazioni Comunali anche quest’anno il WWF
Abruzzo ha inviato a tutti i comuni costieri
delle semplici linee guida de seguire.
Suggerimenti forniti alle
Amministrazioni Comunali in merito alla gestione
del Fratino.
Pulizia dell’arenile
Prima di procedere alla pulizia
meccanica della spiaggia è bene verificare la
presenza di eventuali aree di nidificazione con
i volontari che da anni operano nell’ambito del
progetto Salvafratino e che hanno svolto i
monitoraggi sulla specie lungo la costa
abruzzese.
La pulizia delle spiagge libere,
qualora ve ne sia l’assoluta necessità, deve
comunque essere effettuata al massimo entro la
prima metà del mese di marzo. Successivamente a
tale data il Fratino inizia a nidificare per cui
è bene consultare il WWF o altri gruppi di
volontari che studiano la specie per conoscere
le aree interessate dalla nidificazione nel
territorio di competenza. Qualora si dovesse
presentare la necessità di pulire le spiagge
libere in periodi diversi da quelli sopra
indicati, dove è segnalata la presenza del
Fratino si dovrebbe procedere manualmente,
assicurando possibilmente la presenza di
esperti.
Si sottolinea che nei tratti di
costa in cui sono presenti dune, durante la
pulizia meccanica della spiaggia, ove
strettamente necessaria e consentita, occorre
sempre e comunque tenersi ad almeno 10 metri dal
piede della duna o dalle aree delimitate con
funi e paletti.
Realizzazione di aree dedicate
alla tutela
Seguendo l’esempio del Comune di
Alba Adriatica dove l’Amministrazione,
collaborando con il WWF e l’Area Marina Protetta
“Torre di Cerrano”, ha realizzato un’area
dedicata al Fratino e al Giglio di Mare, possono
individuarsi aree dedicate alla tutela lungo il
litorale.
Proprio l’esempio di Alba
Adriatica ha peraltro dimostrato come questa
specie può essere tutelata usando pochi
accorgimenti anche in luoghi in cui vi è una
forte presenza antropica legata al turismo.
Nelle aree dove è certa e
abitudinaria la presenza nel periodo
primaverile-estivo, anche al fine di non
incorrere in problematiche legali qualora i nidi
dovessero essere incautamente distrutti, è
opportuna la creazione di piccole aree
interdette alla fruizione turistica e alla
pulizia meccanica, mediante delimitazioni con
pali e funi. Utile è anche l’eventuale
predisposizione di reti leggere che delimitino
l’area così da evitare anche l’ingresso ad altri
animali che potrebbero predare i nidi.
Per consentire ai bagnanti di
raggiungere comunque agevolmente la spiaggia,
tali aree possono essere dotate di passerelle di
legno.
In questi siti è bene inoltre
posizionare pannelli didattici al fine di
fornire un’adeguata informazione a cittadini e
turisti e di aumentare la sensibilizzazione
verso la tutela della specie.
Allo scopo di prevenire atti di
vandalismo sarebbe anche opportuno dotare tali
aree di un sistema di videosorveglianza.
Divieto di ingresso ai cani nelle
aree di nidificazione
I cani in spiaggia possono
rappresentare una minaccia per il Fratino sia
perché danneggiano i nidi, sia perché arrecano
stress alla specie nella fase della cova.
Nel 2014 la Regione Abruzzo ha
approvato la legge 17 aprile 2014, n. 19
sull’ingresso degli animali d’affezione in
spiaggia. Ai sensi della normativa richiamata,
entro il 30 marzo di ogni anno, i Comuni possono
individuare le aree in cui è vietato l’accesso
dei cani e degli altri animali da affezione
proprio per non arrecare danni al Fratino. In
tali aree è opportuno posizionare cartelli di
divieto per l’accesso ai cani che illustrino
anche la motivazione di tale divieto, mentre in
tutte le altre aree (in cui è consentito
l’accesso), è altrettanto opportuno potenziare
o, dove è del tutto assente, installare una
segnaletica che inviti a controllare i cani
sulle spiagge. |