TERAMO, 24.5.2017 -
Dire che è
stato un grande successo non vuol dire, in
questa occasione, autocelebrarsi. Ma la presenza
di quasi mille cacciatori all'incontro con il
presidente della Regione Abruzzo, Luciano
D'Alfonso, ha solamente voluto significare
quanto, questa categoria, insieme alle
associazioni degli agricoltori, sente fortemente
la questione legata alla caccia,ai danni causati
dagli animali alle colture, alla necessità di
una soluzione che segua le linee guida delle
leggi nazionali messe in atto nelle altre
regioni d'Italia. All'incontro di Castelnuovo
Vomano di Castellalto oltre al presidente
D'Alfonso, erano presenti diversi esponenti
politici, sia di centrodestra sia di
centrosinistra, con il sindaco di Castellalto,
Vincenzo Di Marco, a fare gli onori di casa.
Problematiche che gli Ambiti territoriali di
caccia abruzzzesi da tempo hanno messo sul
tavolo della discussione. Problematiche che in
alcuni casi sono diventate vere e proprie
emergenze, come la questione dei cinghiali e del
loro contenimento, necessario per far fronte
agli innumerevoli danni che gli ungulati stanno
provocando al settore dell'agricoltura, già
messo in crisi dalle ondate di maltempo
invernali.
Presenti i
rappresentanti di tutti gli Atc abruzzesi, gli
esponenti regionali delle associazioni
venatorie, un esponente nazionale, le
associazioni di categoria degli agricoltori. Un
incontro che quindi ha permesso di vedere sotto
le diverse ottiche la questione caccia. Una
brillante relazione, dettagliata, tecnica e
fedele alle normative vigenti, ha permesso al
presidente dell'Atc Vomano, Franco Porrini, di
affrontare tutte le questioni che adesso
dovranno essere fonte di analisi del governo
regionale. Il governatore D'Alfonso ha seguito
con attenzione l'esposizione e da subito ha
preso atto che le denunce fatte dagli Atc
abruzzesi sulle manchevolezze degli uffici
regionali sono un dato di fatto. Leggi alla mano
il presidente D'Alfonso ha quindi annunciato di
volere approfondire la questione per porre
soluzioni ai problemi affrontati. Lo farà con un
tavolo tecnico che oltre agli uffici regionali,
sotto la sua supervisione, sarà composto anche
da una delegazione di Ambiti territoriali di
caccia, associazioni agricole, venatorie e
ambientaliste. Da rivedere, sulla base della
normativa regionale, il calendario venatorio, il
piano faunistico, le regole per il contenimento
dei cinghiali. D'Alfonso ha anche ipotizzato di
creare correlazioni e similitudini con quanto
accade nella Regione Marche, che soprattutto
nell'ambito pedemontano ha una situazione
similare a quella abruzzese e la realizzazione
di uno Statuto della Caccia, che risulterebbe
utile per fornire le linee guida sia a chi deve
preparare leggi e regolamenti sulla base della
normativa nazionale, sia per chi ha la passione
venatoria.
«Sono molto soddisfatto dell'esito di questo
incontro – ha commentato il presidente dell'Atc
Vomano, Franco Porrini –. Ringraziamo il
presidente D'Alfonso per aver voluto capire di
persona quali fossero le nostre difficoltà, le
problematiche del settore che investono anche
gran parte dell'economia abruzzese in maniera
negativa. Abbiamo prospettato soluzioni che
porterebbero anche risparmi di denaro alla
Regione e di conseguenza ai cittadini abruzzesi.
A dispetto di alcune proteste da parte di pochi
cacciatori che ancora non riescono a guardare al
bene comune e a soluzioni valide per tutti, la
presenza di centinaia di persone ha fatto
emergere con evidenza, e penso che di questo il
presidente D'Alfonso ne abbia percepito in prima
persona, che per anni il sistema, come da noi
denunciato era sbagliato. Non spetta a noi dire
se in buona o cattiva fede. Ma siamo sicuri che
adesso abbiamo bypassato anche quella parvenza
di ostracismo che avvertivamo da parte
dell'assessore delegato alla Caccia Dino Pepe,
che ci ha ascoltato, ma mai con la volonà di
guardare le nostre proposte, di comprendere la
legge nazionale a cui la Regione deve
sottoporsi. E questo è dimostrato anche dalle
dichiarazioni del capogruppo del Pd in Regione,
Sandro Mariani, anche lui presente all'incontro,
che ha fatto presente al Governatore che lui
stesso, in contraddizione alle linee
dell'assessore e quindi del partito, ha dovuto
andare contro per rispettare norme e volontà che
in Regione troppo spesso sono state dimenticate.
Contiano di ripartire da questo incontro –
ha concluso Porrini – che rappresenta una
pietra miliare per tutte le questioni inerenti
il mondo venatorio e faunistico, con la certezza
che personalismi e giochi di bottega saranno
superati in nome della serietà che ogni singolo
cacciatore, ogni singolo agricoltore ieri sera
ha portato con sé nell'incontro di Castelnuovo».
L'Ufficio Stampa
Atc |