(ANSA
ABRUZZO)
PESCARA, 27.4.2017 -
Sei persone, tra amministratori e funzionari
pubblici, risultano indagati dalla Procura di
Pescara per la tragedia dell'Hotel Rigopiano di
Farindola (Pescara). Lo scorso 18 gennaio una
valanga travolse la struttura causando 29 morti,
mentre i superstiti furono undici. A quanto si è
appreso a palazzo di Giustizia si tratterebbe di
una prima tranche di inchiesta. Gli inquirenti
stanno notificando in queste ore agli
interessati l'iscrizione sul registro degli
indagati.
LO SPECIALE SUL DRAMMA DEL
RIGOPIANO
Tra gli indagati
per la tragedia dell'hotel Rigopiano
risultano il presidente della Provincia di
Pescara Antonio Di Marco,
il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il
direttore dell'albergo Bruno Di Tommaso. Con
loro sono stati iscritti sul registro degli
indagati i due funzionari della Provincia Paolo
D'Incecco e Mauro Di Blasio più il dipendente
del comune di Farindola Enrico Colangeli.
INDAGATI PER OMICIDIO E LESIONI
COLPOSE
I sei indagati della prima tranche di inchiesta
sulla tragedia di Rigopiano sono iscritti sul
registro per i reati di omicidio colposo e
lesioni colpose. Al direttore dell'hotel Di
Tommaso è stato indagato anche ai sensi
dell'art. 437, per atti omissivi in ambito di
sicurezza sul lavoro. Gli inviti a comparire
stilati dalla procura di Pescara, pm Tedeschini
e Papalia, nei confronti del presidente della
Provincia Antonio Di Marco, del sindaco di
Farindola Ilario Lacchetta, del direttore
dell'albergo Bruno Di Tommaso, dei due
funzionari della Provincia Paolo D'Incecco e
Mauro Di Blasio più il dipendente del comune di
Farindola Enrico Colangeli, sono stati
notificati dal Nucleo Carabinieri Forestali e
dal comando provinciale dei carabinieri di
Pescara. |