L'AQUILA,
3.2.2017 –
Un
consiglio regionale straordinario e una
commissione d’inchiesta regionale della durata
di sei mesi, queste le azioni che il M5S intende
intraprendere nel breve e medio periodo per far
luce su ciò che non ha funzionato in quella
tragica settimana.
L'obiettivo è sviscerare le cause
dell'interruzione della fornitura di energia
elettrica, le disfunzioni della macchina dei
soccorsi e approfondire il tema della sicurezza
sismica. Azioni mirate a fare chiarezza sulle
responsabilità e sulle iniziative da
intraprendere per risanare le ferite e,
soprattutto, per scongiurare un nuovo stato di
emergenza in Abruzzo. E’ questa la risposta del
M5S agli eventi disastrosi che hanno colpito la
nostra regione nell’ultimo mese. In una
conferenza stampa, a cui hanno partecipato i
consiglieri regionali, i parlamentari ed i
consiglieri comunali dei comuni più colpiti
dall’emergenza, sono state presentate tutte le
iniziative regionali parlamentari e comunali.
«L'Abruzzo
è stato segnato in modo indelebile dal
susseguirsi degli eventi che hanno reso
un’abbondante nevicata una drammatica pagina di
storia della nostra regione - spiegano i
portavoce 5 stelle -. Vi sono delle inchieste
aperte da parte della magistratura, che
aspetteremo e rispetteremo, ma nel frattempo, il
Governo regionale ha il dovere di fornire
precise risposte ai cittadini accertando le
responsabilità e impegnandosi ad adottare tutte
le strategie utili per permettere all’Abruzzo di
risollevarsi. Il nostro impegno sarà quello di
spingere il Governo a fare quello per cui è
stato eletto. La neve - continuano - ha
svelato l’inefficienza delle reti di
distribuzione dell'energia elettrico, nonostante
gli operai abbiano lavorato allo stremo in
condizioni proibitive, ed ha mostrato
l’inadeguatezza del sistema di prevenzione e dei
"piani neve", la probabile carenza strutturale
dei mezzi di soccorso».
COSA CHIEDE IL M5S?
IN REGIONE
1) COMMISSIONE D'INCHIESTA
La
Commissione avrà il compito di svolgere indagini
volte a fare luce sui livelli di prevenzione e
di allerta elaborati e predisposti da Regione
Abruzzo e intrattenuti con tutti gli enti
coinvolti. Analizzerà la correttezza e
regolarità delle procedure eseguite per la
predisposizione e l’adozione delle misure
necessarie previste dalla legge in caso di
emergenza. Inoltre avrà il compito di verificare
le comunicazioni informative intercorse fra i
vari livelli istituzionali sui rischi valanghe,
con particolare attenzione alle procedure e alle
modalità di allertamento del sistema di
protezione civile ai diversi livelli di
competenza territoriale. Sarà compito di questa
commissione, inoltre, verificare le
motivazioni e le responsabilità
dell’insufficienza dei mezzi dispiegati per
risolvere l’emergenza neve nonché la
tempestività dell’evasione delle richieste di
soccorso, dell’invio di personale e di mezzi
terrestri e non, di competenza regionale. Anche
le indagini sul livello di sicurezza sismica del
patrimonio immobiliare ricadente sull’intero
territorio regionale, con particolare attenzione
agli edifici scolastici, alle strutture
ospedaliere, all’edilizia popolare saranno
nell’esercizio della Commissione. Ultimo ma non
ultimo si indagherà sull’interruzione del
servizio energetico su il M5S ha prodotto un
significativo documento di impegno per la
Regione Abruzzo.
Da
chi è composta e quali sono le funzioni?
La
commissione è stata richiesta e proposta dal
M5S, con l'adesione di alcuni consiglieri del
centro destra. La commissione di inchiesta sarà
presiedute da un consigliere tra quelli indicati
dall'opposizione, sarà nominata dal Presidente,
con le stesse modalità previste per le
Commissioni permanenti. Nello svolgimento
dell'inchiesta, la Commissione potrà richiedere
agli Uffici della Regione, nonché agli Enti ed
Istituti da essa dipendenti e alle società
partecipate dalla Regione, tutte le informazioni
utili all'espletamento dell'inchiesta, senza che
ad essa sia opponibile il segreto d'ufficio, e
potrà altresì convocare persone che possano
fornire informazioni utili al completamento
dell'inchiesta.
2) CONSIGLIO REGIONALE STRAORDINARIO,
ANALISI E RISARCIMENTO PER BLOCCO ENERGIA
ELETTRICA
Il
M5S ha richiesto il consiglio regionale
straordinario con lo scopo di fare un focus
sull’emergenza neve. In particolare è stato
prodotto un documento per puntare il mirino
sull’interruzione del servizio elettrico e sul
ruolo che la Regione Abruzzo deve svolgere con
gli organi preposti al servizio.
La
normativa parla chiaro. Le norme adottate nel
corso degli anni, la direttiva 2009/72/CE
recepita dal Decreto legislativo 93/2011 e dal
Decreto Legislativo 79/1999, ribadiscono che gli
scopi principali sono efficientare e
implementare il sistema di trasmissione e
distribuzione dell'energia elettrica dell’Italia
e soprattutto quello di rendere sicuri gli
impianti. Uno scopo che in Abruzzo non è stato
assolutamente raggiunto.
L'interruzione della fornitura elettrica ha
messo in seria difficoltà la popolazione delle
zone colpite dall'evento, costrette a rimanere
nelle loro abitazioni per molti giorni, a
temperature polari, con grave rischio per la
propria salute. Una situazione allarmante anche
perché le azioni di primo intervento, messe in
campo dall'impresa di distribuzione, sono
risultate insufficienti e inadeguate, come più
volte denunciato sugli organi d'informazione,
dai Sindaci dei territori colpiti dal maltempo.
E’ successo ad esempio con il posizionamento di
gruppi elettrogeni, per assicurare
momentaneamente il servizio di fornitura di
energia elettrica, che si sono verificati
obsoleti, mal funzionanti e in alcuni casi privi
di adeguata fornitura di combustibile necessario
per il loro funzionamento o in altri casi,
interventi tardivi, giunti solo dopo diversi
giorni dall'interruzione del servizio e non
sempre efficaci.
Perché in Abruzzo è successo questo?
E’
venuto a galla il mancato investimento nella
manutenzione delle reti in Abruzzo. Una
manutenzione scarsa sia degli impianti che dei
territori in cui sono ubicati. Sono venuti
altresì alla luce i non sufficienti investimenti
da parte di ENEL e/o TERNA S.p.A., poiché le
opere realizzate non sono state sufficienti a
scongiurare l'interruzione per oltre 200 utenze,
una mole di cittadini al buio e di conseguenza
al freddo di circa 600mila abruzzesi, Un numero
senza precedenti.
Cosa spetta ai cittadini?
Le
norme che regolano il settore dell'energia
elettrica prevedono indennizzi automatici per
gli utenti che noi riteniamo assolutamente
insufficienti a coprire il disagio e danno che
hanno subito i cittadini. Gli Abruzzesi hanno
diritto ad un risarcimento adeguato allo stato
del disagio, e la Regione deve mettere in campo
tutte le forze per ottenerlo.
Cosa chiede il M5S al governo regionale?
Che la Regione Abruzzo si faccia promotrice
dell'inserimento nel Piano decennale di sviluppo
della rete di trasmissione nazionale, delle
necessarie opere programmatorie, come nuove
infrastrutture di trasmissione o lavori di
potenziamento. Che ci sia una verifica degli
investimenti sull'incremento dell'efficienza
energetica e delle opere di manutenzione del
sistema di distribuzione dell'energia elettrica
di competenza dell'impresa di distribuzione,
verificando che la manutenzione sia stata
puntualmente realizzata nei modi e nei tempi
previsti nella concessione. Qualora gli obblighi
contrattuali non fossero rispettati dal gestore
la politica deve intervenire revocando la
concessone.
Chiediamo un tavolo di concertazione con il
Gestore del sistema di trasmissione e di
distribuzione, attraverso il quale concordare la
concessione in favore di tutti quegli utenti
coinvolti nell'interruzione della fornitura di
energia elettrica, garantendo un adeguato
risarcimento per gli enormi disagi e danni
subiti, anche facendo ricorso al Fondo per
eventi eccezionali, costituito presso la Cassa
Conguaglio per il Settore Elettrico.
3)
SERVIZIO GEOLOGICO E SISMICO REGIONALE
La
Regione deve adoperarsi per attivare un servizio
geologico e sismico regionale, strumenti
fondamentali sul fronte della prevenzione per il
dissesto idrogeologico e del terremoto. La
Regione necessita di un equipe che esegua
costantemente un monitoraggio su questi temi e
che concentri le competenze. Il progetto di
legge venne presentato 7 mesi dopo il terremoto
de L’Aquila dall’allora opposizione del PD, fu
bocciata in commissione dal Governo Chiodi. Oggi
né il Pd né il centro destra hanno fatto nulla
per colmare questo vuoto che, visti gli eventi
dell’ultimo mese, rappresentano più che mai una
grave mancanza.
IN PARLAMENTO
1)
Il M5S chiederà una COMMISSIONE D’INCHIESTA
PARLAMENTARE, che faccia luce sulle
responsabilità del blackout che ha colpito
l’Abruzzo, sull'organizzazione della macchina
dei soccorsi e sull’efficienza degli interventi
con mezzi e personale, nonché sulla totale
impreparazione nell’affrontare l’annunciata
criticità meteorologica.
2)
PROVVEDIMENTI PER I COMUNI FUORI CRATERE
Dopo l’interpellanza urgente ed i due interventi
durante le audizioni il M5S, alla vigilia del
Decreto approvato ieri, ha avuto un incontro con
il Governo per far adottare una serie di
provvedimenti riguardanti maggiormente i comuni
colpiti dall’emergenza, anche quelli che non
rientrano all’interno del cratere terremoto.
3)
SICUREZZA SCOLASTICA
Il M5S già lo scorso settembre aveva prodotto
un report sullo stato antisismico delle scuole
abruzzesi. Secondo il sito del Ministero
dell’Istruzione Università e Ricerca, infatti,
in base ai dati forniti dai comuni, più del 70%
delle scuole è risultato non a norma. Nei giorni
scorsi, in Parlamento sulla questione è stata
attenzionata la neo Ministra Fedeli. Lo scorso
settembre - commentano i parlamentari del M5S -
sul report relativo alla drammatica situazione
delle scuole abruzzesi il Governatore D’Alfonso
non ha mostrato interesse. Oggi si parla di
indagini di vulnerabilità sugli edifici, anche
in questo caso con interventi tardivi.
Gruppo Consigliare
Regionale M5S |