PESCARA, 27.11.2017 -
Il Sottosegretario Mazzocca
sottolinea la necessità d'incrementare gli
investimenti sulle principali emergenze
ambientali della nostra Regione. Fondi non
concessi dal Governo.
La Regione Abruzzo si è occupata
più volte dei rifiuti spiaggiati. L'ultima volta
è stato nel febbraio di quest'anno quando, dopo
l'eccezionale ondata di maltempo di metà
gennaio, il problema emerse con forza avendo
investito gran parte della riviera abruzzese.
Il Sottosegretario Mazzocca ricorda:
«Scrissi
al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e
Fabrizio Curcio, allora Responsabile Nazionale
della Protezione Civile, per chiedere loro di
inserire, tra i provvedimenti da adottare per
fronteggiare la situazione di emergenza, lo
stanziamento di un milione e mezzo di euro da
destinare ai Comuni costieri per la raccolta e
lo smaltimento della enorme quantità di rifiuti
spiaggiati».
Purtroppo tale richiesta non
venne accolta e, sulla base di quanto stabilito
dal D.Lgs.152/2006, che prevede che tali rifiuti
siano classificati come rifiuti urbani, tocca
ingiustamente ai soli Comuni costieri sopportare
il peso della loro raccolta e smaltimento.
Comunque, in base ad una
circolare emanata dalla Regione Abruzzo nel
2014, si stabiliva che per i materiali lignei il
Comune poteva emanare un'ordinanza che
autorizzava i privati a raccoglierli per proprio
utilizzo al fine di evitare il loro conferimento
in discarica, mentre per i materiali litoidi si
prevedeva la possibilità di depositarli nella
zona di rispetto di 150m contigua alla foce
delle aste fluviali. Tutto ciò, lungi
dall'essere risolutivo, potrebbe aiutare a
ridurre la quantità di materiale da trattare.
«In
fase discussione dei documenti di previsione
finanziaria, come già fatto negli anni scorsi
- conclude il Sottosegretario Mazzocca -
continuerò a sottoporre all'attenzione della
maggioranza la necessità d'incrementare gli
investimenti sulle principali emergenze
ambientali della nostra Regione, a partire dalla
creazione di un fondo di rotazione per la
bonifica delle discariche per arrivare, infine,
alla questione appena esposta dei rifiuti
spiaggiati». |