PESCARA, 14.6.2017 -
"Il Giudice
per le Indagini Preliminari di Sulmona Marco
Billi, lo scorso 6 dicembre, ha archiviato il
procedimento ai danni dell’allora Sindaco di
Caramanico Terme Mario Mazzocca, attualmente
Sottosegretario alla Presidenza della Regione
Abruzzo, scaturito da una denuncia dell’ex
direttore del Parco Nazionale della Majella
Nicola Cimini. Il GIP, nel merito, ha accolto la
richiesta di archiviazione formulata dal
Pubblico Ministero ritenendo "condivisibili le
argomentazioni proposte nel merito dal pm"
nell’atto menzionato risalente al 17 marzo 2016.
Circostanza, questa, che ha comportato l’archiviazione
del procedimento penale e darà luogo ad
un’azione di risarcimento danni da parte di
Mazzocca e da vari suoi concittadini nei
confronti del denunciante annunciata l’altro
ieri dallo stesso Sottosegretario in conferenza
stampa.
Nicola
Cimini ebbe a presentare una denuncia come
privato cittadino, in quanto già alla data di
stesura della stessa non era stato più
confermato nel suo incarico di Direttore
dell'Ente Parco Nazionale della Majella (svolto
per 17 anni ben oltre ogni limite della legge,
che prevede una durata di cinque anni,
reiterabile per una sola volta e comunque a
seguito di una procedura di selezione pubblica)
nonostante abbia fatto riferimento a "calcoli"
effettuati dall'ufficio urbanistica dell'Ente
parco.
In esito ad
una complessa attività istruttoria, la Procura
della Repubblica di Sulmona ha inteso
archiviare l'indagine penale, non
esercitando l'azione penale, e le relative
motivazioni sono agevolmente desumibili dalla
medesima "Richiesta di Archiviazione" formulata
dal pm. Infatti, dalla sua semplice lettura, si
apprende come "l’approvazione del nuovo PRG del
Comune di Caramanico Terme è stato preceduto da
ampie intese e confronti" con il Parco Nazionale
della Majella. "Tale dato è stato confermato"
non solo dal progettista del PRG ma anche dal
Direttore del Parco "che sottoscrive l’intesa
con il Comune di Caramanico concludendo un iter
avviato dal denunciante". Nel richiamato atto si
legge, inoltre, che il PRG "viene approvato con
pubblicazioni sul Bura 41/14 senza successivi
rilievi".
In ordine,
poi, al presunto abnorme incremento volumetrico
lamentato dal denunciante, il richiamato atto
della Procura della Repubblica di Sulmona
evidenzia "che l’incremento di volumetria
stabilito e l’aumento della superficie di
zonizzazione rientrano nei limiti
consentiti" - come confermato anche dal
Responsabile del Servizio Tecnico comunale - che
il 'Programma Complesso di Iniziativa Privata'
su Via Martiri Caramanichesi è venuto meno, e
che il terreno oggetto della denuncia, "pur
essendo stato incluso nel nuovo PRG, è
semplicemente transitato dal precedente
con IDENTICA DESTINAZIONE senza possibilità di
sviluppo".
"Il mancato
superamento", conclude il Procuratore, "dei
limiti di incrementazione volumetrica (20%)
esclude la violazione di Legge 394/91 posta a
fondamento della contestazione di abuso".
Ovvero il fatto non sussiste.
«E non
poteva sussistere - dichiara Mario Mazzocca
- dal momento che il nuovo PRG prevede uno
sviluppo ampiamente rispettoso sia dei dettami
normativi e di legge, e sia delle prescrizioni
del Piano del Parco. Infatti, dalla semplice
lettura dei dati oggi consultabili sul sito
dell’Ente, si evince come, dal raffronto del
nuovo e vecchio PRG, si verifichi un
incremento volumetrico oltremodo modesto del
2,38% (pari a mc. 28.047, valore
ampiamente compatibile con tutte le disposizioni
normative e/o regolamentari vigenti, così come
sono ampiamente rispettati i limiti imposti
relativi alla popolazione per gli
interventi residenziali (7,83% < 20 %
consentito), al numero di posti
letto per la ricettività turistica (5,32% < 20 %
consentito), nonché alla superficie per
gli insediamenti di tipo produttivo
(3,53% < 20 % consentito)».
Nonostante la suddetta richiesta di
archiviazione del pm, Nicola Cimini, come prima,
un qualunque cittadino italiano, in data 9
aprile 2016 ha inteso proporre
opposizione all'archiviazione che,
ovviamente, è stata dichiarata
inammissibile dal giudice per le
udienze preliminari, dott. Marco Billi, il
quale ha anche ribadito "la
correttezza della scelta d'archiviazione
intrapresa dall'Ufficio inquirente, non
sussistendo il fatto-reato denunciato".
Mario Mazzocca |