PESCARA, 12.6.2017 -
ll Sottosegretario alla Presidenza d'Abruzzo
Mario Mazzocca ha spiegato oggi, in conferenza
stampa, i vari passaggi che lo
riguardano relativi all'inchiesta Soget e ha
annunciato un'azione risarcitoria contro l'Aca riconsegnando,
di conseguenza, la delega
al servizio idrico integrato.
«Fin
da domani - ha sottolineato Mazzocca - avvierò
una decisa azione risarcitoria nei confronti di
Aca al fine di accertare la vicenda a
tutela della mia persona e della mia immagine e, soprattutto, per
avere il risarcimento di un danno che ho
finora subìto sul quale, a
questo punto, non
voglio più soprassedere. L'atto successivo
all'avanzamento dell'azione legale sarà quello
di riconsegnare al Presidente D'Alfonso la mia
delega al servizio idrico integrato per
evitare situazioni di incompatibilità anche
solo ipotetiche».
Ricostruzione
dell'accaduto e delucidazioni:
1. Il garage con annesso lavandino.
Il sottoscritto
dispone di un locale di
proprietà a destinazione non residenziale
(autorimessa) sito in Caramanico Terme (PE) al
Viale della Libertà n.25, dotato di un unico
lavandino.
Il suddetto locale non viene più
utilizzato in alcun modo, né dallo scrivente né
da terzi, da circa venti anni, ovvero da quando
il sottoscritto ha trasferito il proprio
domicilio dalla prospiciente unità immobiliare
all’attuale abitazione in cui risiede
stabilmente. A seguito
della lettura del contatore da
parte di incaricati ACA (avvenuta in data
28.07.2011), avvertito circa l’esistenza di una
più che probabile rottura della tubazione idrica
di adduzione dal contatore al punto di
erogazione, provvedevo immediatamente a chiudere
il contatore medesimo e, alla presenza di
incaricati ACA e del proprio idraulico di
fiducia, ad individuare congiuntamente la causa
della suddetta perdita come sopra descritta.
Alcuni mesi dopo, su mia richiesta, il contatore
fu definitivamente 'sigillato' da un incaricato
ACA.
Il
resto della storia potrà agevolmente desumersi
dall’allegato sintetico compendio corredato di
atti, varia documentazione e copie delle
ricevute di pagamento. Una situazione
incredibile, connotata da una serie di
coincidenze apparentemente 'sospette', ma che
sono certo possa ampiamente risolversi fin dal
1° grado di giudizio, essendo estremamente
convinto di bontà ed efficienza del nostro
sistema giudiziario, nel quale, dunque, confido
ciecamente.
2.
Alcune doverose precisazioni.
Nel frattempo, non posso esimermi dal precisare
alcuni argomenti non abbastanza evidenziati in
alcuni articoli di stampa nel frattempo
pubblicati:
a)
il debito vantato dall’ACA, rateizzato dalla
SOGET in 14 rate per complessivi €. 22.528,48, è
stato interamente saldato entro il 23 maggio
2016 (vedasi prospetto riportato in compendio);
b) chiesi ad ACA di essere ammesso a
conciliazione manifestando la mia disponibilità
al pagamento dell’importo a saldo e stralcio di
ogni debito in data 3 luglio 2014, dunque oltre
un anno prima della notizia (appresa ancora solo
ufficiosamente il 9 luglio 2015) di essere
'persona sottoposta alle indagini';
c)
fin dai primi articoli di stampa del 23 aprile
2015, riecheggia ancora la presunta rilevanza di
un SMS ("Grazie di cuore!"); è lo stesso che,
con il 'copia-incolla', mandavo dal mio
cellulare in risposta a svariate centinaia di
messaggi di auguri e congratulazioni, ricevuti
dal 26 maggio 2014 in poi, prima per l’avvenuta
elezione a consigliere regionale e poi per la
nomina ad assessore;
e) la più che giustificata mia incredulità di
fronte ad una iscrizione ipotecaria avvenuta
senza preavviso alcuno, per altro adempimento
obbligatorio per legge;
f) da alcuni articoli di stampa
del 24 aprile 2015 emergerebbe una condotta non
proprio irreprensibile da parte del Comune che
amministravo fino al 2014: si parla di una
decisione di "giunta"
pro-Soget votata a maggioranza ("… come capita
di sovente … con tre voti favorevoli e due
contrari. Tra i favorevoli c’è anche quello del
sindaco Mario Mazzocca …"). Si tratta di notizie
destituite di ogni fondamento.
Nei miei 10 anni di mandato da Sindaco, la
Giunta Comunale si è espressa sempre
all’unanimità!
Nello specifico, il Comune, con Delibera
consiliare del 23 settembre 2010 decide di
affidare, per 5 anni, il servizio di riscossione
volontaria e coattiva delle entrate comunali
(ICI, TARSU, Pubblicità ed Affissioni) e delle
sanzioni a soggetto esterno abilitato,
demandando al responsabile di servizio di
esperire una gara ad evidenza pubblica
prevedendo la possbilità di estendere il
servizio ad altre entrate dell’Ente.
Il
Consiglio Comunale (presenti 12/13 dei
consiglieri) votò la Delibera l’atto senza
alcun voto contrario!
A
seguito di gara ad evidenza pubblica, il
1febbraio 2011 il Comune di Caramanico Terme
sottoscrisse il contratto con la SOGET per la
gestione del servizio di riscossione volontaria
e coattiva di ICI e TARSU per 5 anni, dunque con
scadenza al 31 gennaio 2016. Il Comune, dunque,
fin dal 2011 affidò a SOGET i servizi
complementari ICI/TARSU, aggiornamento annuale e
redazione ruolo per recuperare l’evasione.
L’attività consequenziale della Giunta Comunale,
consistita nella adozione di atti tipici o
dovuti ad esclusivo beneficio dell’Ente
comunale, come sempre, anche in occasione della
Delibera del 12 marzo 2014, dispose all’unanimità
la proroga annuale dei descritti servizi
complementari.
3.
Incredibili coincidenze: la vicenda del PRG del
mio paese.
Dopo 10 anni trascorsi a fare il Sindaco (alcuni
dicono anche bene) del mio paese, ero fortemente
restio a candidarmi alla Regione. Un po’ perché
il mio lavoro di architetto mi è sempre piaciuto
parecchio, ma soprattutto perché ero scarsamente
incline a sostenere la naturale e fisiologica
esposizione mediatica che, in caso di elezione,
avrei dovuto giornalmente fronteggiare.
Capiamoci: non disdegno affatto l’uso corretto
dei media, anzi; parafrasando un grande
socialista del passato come Pietro Nenni, sono
convinto che nella attività pubblica bisogna
fare e far sapere, l’una cosa distinta
dall’altra non funziona. Pur tuttavia ero, ora
molto meno di allora, poco adatto ad accusare
colpi 'mediatici' derivanti da eventuali
possibili 'incidenti di percorso'.
Poi, quando si dicono le coincidenze! Il 23
aprile 2015, a soli 15 (quindici) minuti di
distanza della notizia del mio coinvolgimento
nella vicenda Soget, alcuni organi di stampa
iniziano a pubblicare articoli sul mio ulteriore
'guaio giudiziario' in relazione all’accusa di
'concorso in abuso d'ufficio' in relazione al
PRG del Comune di Caramanico Terme, derivato da
una denuncia elevata nei miei confronti dall’ex
direttore del Parco Nazionale della Majella, che
si doleva di come il mio agire di pubblico
amministratore avesse il fine di "impedire il
prolungamento dell’incarico al direttore" (un
incarico che, per legge, poteva essere affidato
"per una durata non superiore a cinque
anni" e che invece durava da 17 anni!).
In
quel 23 aprile 2015, come fu riferito al mio
legale dal corrispondente locale di una testata
regionale che mi contattava solertemente per una
dichiarazione, una fonte anonima 'passò' alla
stampa la notizia di un fatto noto già da due
mesi e mezzo (le indagini si conclusero l’11
febbraio 2015). Coincidenze.
Una solerzia diametralmente opposta a quella
riservata alla positiva conclusione della
vicenda del PRG, avvenuta ormai oltre 6 mesi fa
ma mai riportata fino ad oggi. Quella 'manina'
anonima, evidentemente, non se l’è sentita. Poco
male. Riguardo a tale vicenda avviamo oggi una
puntuale illustrazione e ricostruzione dei
fatti, dall’Avviso di Conclusione delle Indagini
Preliminari dell’11 febbraio 2015 alla Ordinanza
di Archiviazione del GIP di Sulmona del 6
dicembre 2016 (documenti allegati).
Si
tratta di un semplice inizio. La vicenda,
infatti, non rimarrà lettera morta; fin dal
dicembre scorso ho affidato l’incarico legale ad
un esperto della materia per promuovere una
decisa azione risarcitoria nei confronti del mio
denunciante e di coloro i quali, in tale
vicenda, possono avere avuto un ruolo sia
diretto che indiretto. Vi invito, a tal
riguardo, a leggere alcuni passaggi dell’atto di
denuncia inclusi i nominativi indicati quali
'persone informate sui fatti'.
4.
Il ruolo dell’ACA.
'Tornando a Bomba', ovvero al mio coinvolgimento
nella vicenda Soget, ritengo l’ACA l’unica
responsabile di una gravissima ingiustizia
perpetrata nei miei confronti, che ha cagionato
a me e alla mia famiglia un immenso danno sia
materiale che immateriale.
Sussisterà pure, infatti, il diritto-dovere
dell’utente di controllare il proprio contatore
in ragione di un regolamento interno datosi
autonomamente dall’ACA, ma ciò non esime ACA
stessa dall’omettere i controlli per 7 anni e
mezzo di fila, così come non la pone al riparo
dagli effetti degli errori commessi nelle
operazioni di evidenziazione del debito: la
Fattura ACA n. 335628 del 27.10.2011 riportava
un importo totale da pagare pari ad €. 19.515,12
per n.7 annualità di consumo idrico, con alcune
sostanziali discrepanze fra i dati di lettura e
quelli di consumo (i primi, in data 21.06.2011,
ammontano a mc. 1.252, mentre il corrispondente
consumo viene indicato in mc. 4.510 ?!?).
Perché è accaduto ciò?
Francamente lo ignoro. Certo è che da domani mi
muoverò per promuovere un’azione legale nei
confronti di ACA a tutela della mia persona e
della mia immagine. Il successivo immediato
passo, ovviamente e doverosamente, sarà quello
di riconsegnare nelle mani del Presidente
D’Alfonso la delega al "Servizio Idrico
Integrato" a suo tempo affidatami. |