PESCARA, 10.3.2017 -
Per noi
l’esperienza di Sinistra Italiana finisce qui.
Negli ultimi anni, provenienti da varie
esperienze politiche, abbiamo lavorato per la
ricomposizione della sinistra, per superare il
paradosso di quella sinistra che mette in campo
politiche di destra, come il PD renziano, e
dell’inefficacia di quella radicale. Abbiamo
contribuito in maniera decisiva alla nascita di
Sinistra Italiana anche in Abruzzo speranzosi
che questo potesse essere il terreno della
ricomposizione, ma quel progetto come inteso in
origine, a partire dall’assemblea del teatro
Quirino del 2015, si è arenato nelle secche di
un congresso insufficiente che ha chiaramente
riposizionato SI nell’area dell’inefficacia
radicale. Oggi 20 dei 28 delegati abruzzesi a
quel congresso intraprendono un’altra strada.
Noi non ci stiamo ne possiamo rimanere inermi di
fronte ad un fatto politico più che rilevante
come la scissione da sinistra del PD che negli
anni abbiamo sempre auspicato.
Per noi oggi comincia un nuovo percorso, di
ricomposizione del centrosinistra perché le
diseguaglianze e le ingiustizie nel nostro Paese
continuano ad essere troppo forti per non
trovare rappresentanza in una forza politica
capace di contrastarle con serie politiche di
governo.
Contribuiamo anche qui in Abruzzo alla nascita
del movimento democratico e progressista con
riferimento al neo gruppo parlamentare “Articolo
1 – Movimento Democratico e Progressista” al
quale hanno aderito tra gli altri Arturo Scotto,
Gianni Melilla, Alfredo D’Attorre, Pierluigi
Bersani e Roberto Speranza.
In questi giorni hanno aderito circa 500
compagni delle realtà di L’Aquila, Tagliacozzo,
Fossa, Calascio, Sulmona, Avezzano,Teramo,
Silvi, Roseto degli Abruzzi, Giulianova,
Mosciano Sant’Angelo, Martinsicuro, Montorio al
Vomano, Tortoreto, Alba Adriatica, Sant’Omero,
Basciano, Tossicia, Civitella del Tronto,
Cellino Attanasio, Arsita, Pescara,
Montesilvano, Penne, Loreto Aprutino, Spoltore,
Rosciano, Caramanico Terme, Cugnoli, Scafa,
Civitaquana, Salle, Civitella Casanova,
Farindola, Chieti, Vasto, Francavilla al Mare,
Lanciano, Miglianico, Guardiagrele, San Salvo e
Frisa.
Inoltre hanno aderito rappresentanti delle
associazioni sindacali e studentesche.
Questo un estratto dei nominativi:
Gianni Melilla (Deputato), Mario Mazzocca
(Sottosegretario Giunta Regione Abruzzo),
Tommaso Di Febo (già Coordinatore regionale SEL),
D'Agresta Francesco (Presidente Nazionale ESSE),
Filippini Mario (già Consigliere Regionale),
Caramanico Franco (già Consigliere Regionale),
Leone Betty (Assessore Comunale L’Aquila),
Masciocco Giustino (Capogruppo SI Comune de
L’Aquila), Cianci Paola (Vicesindaco Città di
Vasto CH), Marra Marco (Consigliere Comunale
Vasto CH), Caporale Francesca (Assessore Comune
di Lanciano CH), Di Battista Rocco (Sindaco di
Frisa CH),Rita Silvaggi (Assessore Comune di
Caramanico Terme), Morante Davide (Consigliere
Comunale Salle PE), Partipilo Vito (Vicesindaco
di Silvi TE) e il relativo gruppo consigliare,
Montelisciani Vincenzo (già Coordinatore
provinciale SEL L’Aquila), De Lutiis Silvio (già
Coordinatore provinciale SEL CH), Andrea Core
(Esecutivo Nazionale UDU), Di Marco Donato
(Sindacalista CIA), Virgilii Francesco
(Presidente Nazionale ANCODAS), Cambi Enzo (Fab
CNA), Chiarini Piero (Teramo Nostra), Fortunato
Deleo (Presidente Comunità Eritrea Pescara),
Franca Canale (SPI CGIL), i seguenti quadri
regionali, provinciali e locali: Bruno Marino,
De Angelis Fabrizio, Antonio Canzano, Virgilii
Arianna, Di Lodovico Roberto, Rossi Luca, Rosato
Dario, Di Cesare Giulia, Cutugno Francesco,
Marchetti Sabrina, Montelisciani Marco, Ahmad
Husein, Conte Donatella, Racinelli Vittorio,
Prosperi Sabatino, Cutilli Fiorangelo, Del
Viscio Francesco, Vicoli Maurizio, Nardangeli
Maurizio, Battestini Marco, D'Alfonso Geraldine,
Acconciamessa Federico, Blasiotti Marco,
Donatella Di Cesare, Zulli Giustino, Naccarella
Roberto, Trisi Marco, Pacchione Camillo, Tieri
Carlo, Sisofo Gabriele, Rasetta Francesca, Di
Stefano Antonio.
Aderiscono tra gli altri : De Berardinis Mirko,
Nardangeli Maurizio, Di Filippo Stefano,
D’Eugenio Danilo, Luciani Mario, Narcisi
Michelino, Di Nicola Gabriele.
Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori
comunicazioni da parte dei rappresentanti
istituzionali delle diverse realtà territoriali.
Il documento politico sottoscritto
Contribuiamo a far nascere il movimento
democratico e progressista
Un fatto politico nuovo, in grado di rispondere
unitariamente anche in Abruzzo alla domanda di
democrazia e Costituzione contenuta nella
vittoria referendaria del 4 dicembre scorso.
Quello è stato per noi lo spartiacque decisivo.
Perché abbiamo investito tutte le nostre energie
sull’idea che la sconfitta del tentativo di
stravolgere la Costituzione avrebbe portato con
sé il crollo dell’intero impianto politico su
cui aveva scommesso in questi anni il gruppo
dirigente del Pd e quindi l’esplosione delle
contraddizioni interne a quel partito e
all’intero campo democratico.
Vogliamo aprire una fase nuova e, ora,
finalmente e grazie al coraggio dei nostri nuovi
compagni di strada, la fase nuova si può aprire
a partire ed in riferimento al gruppo
parlamentare Articolo 1 – Movimento dei
Democratici e dei Progressisti. La affronteremo
da protagonisti, portando con noi alcune
certezze.
La prima riguarda il percorso che abbiamo alle
spalle. Quando al teatro Quirino di Roma nel
novembre 2015 lanciammo il progetto di Sinistra
Italiana usammo parole precise. Si trattava per
tutti noi di realizzare l’idea di una sinistra
popolare e di governo, alternativa alle
politiche dell’austerità e del rigore
finanziario e al contempo incompatibile con la
dimensione della residualità e della
testimonianza.
Noi, per
rimanere coerenti con quell’ambizione - in una
fase che non smentisce ma che anzi conferma e
rafforza il senso del nostro investimento –
diamo vita a un percorso nuovo.
La seconda certezza è che partecipiamo a questo
nuovo inizio con tutta la nostra storia, la
nostra identità, la nostra esperienza
parlamentare. Di donne e uomini liberi che in
questi quattro anni di legislatura hanno avuto
il privilegio di potere condurre battaglie di
civiltà, democrazia e riscatto. Siamo donne e
uomini della Sinistra, impegnati a dare voce ai
lavoratori e ai disoccupati, ai ceti medi
impoveriti, che hanno a cuore le battaglie per i
diritti civili e la centralità della questione
ecologica. Continueremo a farlo, mantenendo il
vincolo che abbiamo contratto con la nostra
gente.
A queste certezze si aggiunge una disponibilità
che sta dentro il nuovo cammino. Alla ricerca
comune, al confronto, al dialogo plurale e alla
sintesi dentro il nuovo gruppo parlamentare, a
una mescolanza processuale ma decisiva ai fini
di consegnare al Paese quella forza autorevole,
credibile, democratica e progressista, che oggi
manca.
Lavoreremo
ogni giorno nelle istituzioni e sul territorio,
per far tornare ad essere le istituzioni quei
luoghi di rappresentanza reale delle ferite che
la lunga crisi infligge alla vita delle persone,
per dare sui territori voce e sbocco al bisogno
di riscatto di quella larga parte della
popolazione italiana che non si riconosce
nell'uomo solo al comando come nei populismi
inconcludenti. Qui è per noi la funzione
essenziale di una sinistra popolare dotata di
una cultura di governo per la trasformazione
dell'Italia.
L’Italia ha bisogno di voltare pagina, di una
politica economica e sociale in netta
discontinuità con l’azione dei governi
succedutesi in questi anni. Dalla lotta alla
povertà alla necessità di una politica
redistributiva, dal rilancio del welfare a una
nuova politica industriale.
Intendiamo contrastare
l’avventurismo arrogante e compulsivo dei
protagonisti di una stagione che vogliamo
lasciarci alle spalle. Nel mezzo di una quadro
delicatissimo per la tenuta democratica e
sociale dell’Europa noi diamo un segnale di
attenzione e credibilità.
Ma, al contempo, di coerenza rispetto ai nostri
principi e ai nostri valori. E' necessario
scrivere una nuova agenda progressista che
accompagni i prossimi mesi, incalzando gli
interlocutori politici e sociali.
Noi siamo in campo. In Italia ed in Abruzzo. Con
un nuovo progetto, che riparta dalla
partecipazione, dal nostro popolo, dalla cultura
di governo, dalla riscoperta dei valori fondanti
della sinistra. |