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REGIONE 2017

 

Incendi in Abruzzo: Sit-in “BASTA ROGHI” questa mattina a Pescara

 

PESCARA, 2.9.2017 - 209 incendi “significativi” nel periodo 1 luglio-30 agosto che hanno interessato complessivamente circa 5.570 ettari, 3.337 dei quali erano interamente coperti da boschi; 1 milione di euro spesi per far fronte all’emergenza e un danno ambientale al momento ancora difficile da quantificare ma che certamente dovrà essere calcolato con una cifra con molti zeri. Questi gli impressionanti numeri emersi durante la manifestazione Facciamoci sentire! BASTA ROGHI svolta questa mattina in piazza Sacro Cuore a Pescara.

 

All’evento, lanciato da WWF e Legambiente, hanno aderito, citati in ordine sparso, CAI Abruzzo, Libera Abruzzo, Federparchi, Confesercenti Abruzzo, Comitato Cittadino di Chieti (cui aderiscono ben 80 associazioni e organizzazioni di categoria), FAI Abruzzo e Molise, Mountain Wilderness, Lega del Cane di Pescara,Acqua e Beni Comuni Chieti, “Gli amici di Peppino” di Moscufo (PE), C.P. Club per l’Unesco di Chieti, Noi del G.B.Vico, associazione turistica “Parco Majella Costa dei Trabocchi”, Sinistra Italiana, Associazione “Le Majellane”, Art. 1 MDP Abruzzo,  Artisti per il Matta, Societas Herpetologica Italica Sezione Abruzzo e Molise, Movimento adulti scout cattolici MASCI, Società Botanica Italiana Sezione Abruzzo e Molise.  Ma il dato più confortante è dato dalla adesione personale di numerosi cittadini, abruzzesi e non solo, che hanno testimoniato con la propria presenza la vicinanza agli abitanti dei comuni interessati agli incendi, la gratitudine per chi sta concretamente operando contro le fiamme ma anche la richiesta perché si correggano gli errori e si rendano impossibili in futuro le repliche di un simile immane disastro. Gli abruzzesi tutti sono addolorati per quel che è accaduto e sta accadendo, e chi ha partecipato ha voluto dimostrarlo.

 

Tra i tanti interventi particolarmente sentiti quelli di due signore di Sulmona che, pur ringraziando chi tanto si è speso contro le fiamme, hanno anche denunciato a chiare lettere i ritardi e le manchevolezze emerse in questi drammatici giorni. È anche emersa, sul piano generale, la ben precisa richiesta per un cambiamento di strategia con l’impiego dei fondi pubblici non su inutili grandi opere ma sulla prevenzione e sui reali interessi dei cittadini, a cominciare da tutela della salute e dell’ambiente nel quale viviamo.

 

Per le istituzioni ha parlato il sottosegretario con delega alla protezione civile Mario Mazzocca, che ha riconosciuto la validità delle posizioni espresse nel corso del sit-in e si è impegnato personalmente perché si operi nella direzione indicata. Il comandante dei vigili del fuoco di Teramo, Romeo Panzone, ha ricordato l’immane lavoro svolto e ha annunciato che in giornata il rogo del Morrone sarà spento dopo tanti, troppi giorni. Un annuncio che è stato accolto con un applauso così come era stata accolta con gioia la pioggia all’inizio della manifestazione: tutti hanno pensato che quelle gocce potevano contribuire alla lotta alle fiamme e ne sono stati felici.

 

Significativo l’intervento del giovane dottorando Michele Di Musciano cha ha portato il contributo della Società Botanica sul delicato tema dei rimboschimenti e della gestione del patrimonio boschivo. Occorre ascoltare gli esperti e non chi ha interessi economici a vendere alberi o a metterli a dimora. Nelle conclusioni, affidate al vice presidente del WWF Italia Dante Caserta, le associazioni hanno ribadito il proprio impegno perché la questione non si esaurisca con la fine dell’emergenza. L’appuntamento di oggi è stato solo un inizio: i cittadini si sono stancati di solisti che salgono sul podio e pontificano su ogni cosa; chiedono invece di partecipare, di fare squadra per risolvere tutti insieme i problemi. Le associazioni ambientaliste come sempre saranno con loro.

 

WWF Italia Onlus, Abruzzo

abruzzo@wwf.it

Una giornata di riflessione e denuncia per un attentato all’ambiente e alla collettività

Chiesto un cambiamento di strategia e l’impiego dei fondi pubblici non su inutili “grandi opere” ma sulla prevenzione e sui reali interessi dei cittadini, a cominciare da salute e natura

 
 

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